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Anna Skoromnaya – Kindergarten. Childhood Denied
Il progetto espositivo di Anna Skoromnaya ci conduce attraverso il delicato tema della negazione dei diritti dell’infanzia: un lavoro artistico intenso,con una forte capacità di restituire all’opera d’arte il compito di farsi portatrice di riflessioni non solo estetiche e culturali ma anche sociali.
Comunicato stampa
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Si tratta di un parco giochi molto particolare, dove mancano i bambini nell’atto di giocare e al loro posto sono rimaste
le immagini in movimento, le voci evocate dalle filastrocche di sottofondo, inglobate all’interno delle
forme come fossero giocattoli. E’ un viaggio surreale tra le macerie di un fragile e delicato tema, quello
della negazione dei diritti dell’infanzia attraverso un lavoro artistico intenso, con una forte capacità di
restituire all’opera d’arte contemporanea il compito di farsi portatrice di riflessioni non solo estetiche e
culturali ma anche sociali. I bambini soldato, le spose bambine, il lavoro minorile sono solo alcuni dei volti
di questa infanzia violata a cui è negata ogni possibilità e Anna Skoromnaya, nella serie Kindergarten, urla
il suo incontenibile grido di vergogna verso ciò a cui ha sentito il dovere e prima ancora l’impellente
bisogno di dare forma.
Alle opere della serie Popcorn Machine e Cream Hand Mixer #1 e #2 già presentate in occasione di
precedenti mostre, si affiancano due opere inedite realizzate appositamente per lo Spazio Arte di CUBO,
Cotton Candy Maker #1 e #2, dedicate al dramma delle spose bambine. Tutto si svolge sotto un’apparente
aurea di normalità, ci sono i bambini, altalene, scivoli, costruzioni colorate, c’è l’apparente quiete e
tranquillità di un ambiente dove tutto appare ordinato e sicuro come del resto ci si aspetta in un luogo
deputato quale un parco giochi o un asilo per l’infanzia. L’illusione di vivere uno scenario di apparente
normalità svela il suo volto più crudo nel momento in cui – rapiti da colori, suoni, immagini – ci si scontra
con l’effettiva realtà dei fatti: gli ologrammi di Anna Skoromnaya ritraggono bambini intenti a compiere
azioni che solo l’atrocità della cronaca di ogni giorno ci ricordano essere reali.
“Ciò che nella quotidianità di un mondo globalizzato ha la parvenza del normale esistere, in luoghi in cui la
ragione sembra aver abbandonato la sua funzione, vige un’infanzia negata, in cui i bambini sono obbligati
ad essere adulti e a muoversi negli spazi di un KINDERGARTEN che nulla possiede dell’amenità e
dell’allegria che caratterizza un normale asilo per l’infanzia” scrive Antonio D’Amico nel testo in catalogo
alla mostra di Must Gallery a LUGANO.
Il progetto espositivo di CUBO è arricchito da un’applicazione multimediale costruita ad hoc che permette
di ampliare in modo intuitivo e autonomo i contenuti inerenti la mostra.
Con questo progetto, CUBO prosegue nella volontà di rendere versatile e sperimentale lo Spazio ARTE,
affidandolo alla progettualità di artisti emergenti e anche a chi, con un percorso già affermato, desidera
presentare per la prima volta al pubblico un nuovo progetto o lo stato della propria ricerca. Spazio ARTE si
propone come finestra di dialogo verso i temi della contemporaneità, come contenitore aperto, curioso,
coraggioso e inclusivo: un punto di riferimento italiano per la sperimentazione artistica.
le immagini in movimento, le voci evocate dalle filastrocche di sottofondo, inglobate all’interno delle
forme come fossero giocattoli. E’ un viaggio surreale tra le macerie di un fragile e delicato tema, quello
della negazione dei diritti dell’infanzia attraverso un lavoro artistico intenso, con una forte capacità di
restituire all’opera d’arte contemporanea il compito di farsi portatrice di riflessioni non solo estetiche e
culturali ma anche sociali. I bambini soldato, le spose bambine, il lavoro minorile sono solo alcuni dei volti
di questa infanzia violata a cui è negata ogni possibilità e Anna Skoromnaya, nella serie Kindergarten, urla
il suo incontenibile grido di vergogna verso ciò a cui ha sentito il dovere e prima ancora l’impellente
bisogno di dare forma.
Alle opere della serie Popcorn Machine e Cream Hand Mixer #1 e #2 già presentate in occasione di
precedenti mostre, si affiancano due opere inedite realizzate appositamente per lo Spazio Arte di CUBO,
Cotton Candy Maker #1 e #2, dedicate al dramma delle spose bambine. Tutto si svolge sotto un’apparente
aurea di normalità, ci sono i bambini, altalene, scivoli, costruzioni colorate, c’è l’apparente quiete e
tranquillità di un ambiente dove tutto appare ordinato e sicuro come del resto ci si aspetta in un luogo
deputato quale un parco giochi o un asilo per l’infanzia. L’illusione di vivere uno scenario di apparente
normalità svela il suo volto più crudo nel momento in cui – rapiti da colori, suoni, immagini – ci si scontra
con l’effettiva realtà dei fatti: gli ologrammi di Anna Skoromnaya ritraggono bambini intenti a compiere
azioni che solo l’atrocità della cronaca di ogni giorno ci ricordano essere reali.
“Ciò che nella quotidianità di un mondo globalizzato ha la parvenza del normale esistere, in luoghi in cui la
ragione sembra aver abbandonato la sua funzione, vige un’infanzia negata, in cui i bambini sono obbligati
ad essere adulti e a muoversi negli spazi di un KINDERGARTEN che nulla possiede dell’amenità e
dell’allegria che caratterizza un normale asilo per l’infanzia” scrive Antonio D’Amico nel testo in catalogo
alla mostra di Must Gallery a LUGANO.
Il progetto espositivo di CUBO è arricchito da un’applicazione multimediale costruita ad hoc che permette
di ampliare in modo intuitivo e autonomo i contenuti inerenti la mostra.
Con questo progetto, CUBO prosegue nella volontà di rendere versatile e sperimentale lo Spazio ARTE,
affidandolo alla progettualità di artisti emergenti e anche a chi, con un percorso già affermato, desidera
presentare per la prima volta al pubblico un nuovo progetto o lo stato della propria ricerca. Spazio ARTE si
propone come finestra di dialogo verso i temi della contemporaneità, come contenitore aperto, curioso,
coraggioso e inclusivo: un punto di riferimento italiano per la sperimentazione artistica.
11
aprile 2018
Anna Skoromnaya – Kindergarten. Childhood Denied
Dall'undici aprile al primo giugno 2018
arte contemporanea
Location
C.U.BO
Bologna, Piazza Sergio Viera De Melloo, 3/5, (Bologna)
Bologna, Piazza Sergio Viera De Melloo, 3/5, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì ore 14.00-19.00
martedì ore 9.30-23.30
mercoledì, giovedì e venerdì ore 9.30-20.00
sabato ore 14.30-20.00
Vernissage
11 Aprile 2018, ore 18.00
Autore
Curatore