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Annalia Amedeo – Sinestesie. Natura, Storia, Arte
Nello scenario naturale suggestivo di Villa Torlonia e del museo, scrigno che raccoglie alcune delle più alte espressioni di arti applicate del Novecento, i raffinati lavori in porcellana di Annalia Amedeo si integrano coinvolgendo il visitatore in una spirale percettiva che attiva più sensi
contemporaneamente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Sinestesie, natura, storia, arte” è il titolo della personale di Annalia Amedeo che si terrà
presso la Casina delle Civette di Roma dal 21 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018.
Nello scenario naturale suggestivo di Villa Torlonia e del museo, scrigno che raccoglie alcune
delle più alte espressioni di arti applicate del Novecento, i raffinati lavori in porcellana di Annalia
Amedeo si integrano coinvolgendo il visitatore in una spirale percettiva che attiva più sensi
contemporaneamente.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Elena Paloscia, è presentata dal
Centro Studi per la Storia della Ceramica Meridionale, diretto da Guido Donatone. L’esposizione
sarà inaugurata venerdì 20 ottobre alle ore 16.30. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
L’artista, con una lunga esperienza di restauratrice di ceramiche che le ha conferito una
profonda conoscenza dei materiali e una tecnica artigianale impeccabile, persegue da alcuni
anni un proprio percorso artistico di cui la mostra costituisce un momento di sintesi presentando
per l’occasione oltre cinquanta sculture in porcellana realizzate a partire dal 2012 e nuove
installazioni site-specific in un’interazione costante con lo spazio interno ed esterno.
Sinestesie non solo sensoriali ma anche concettuali tra arte, natura e storia, perché le opere
di Annalia Amedeo, come scrive la curatrice Elena Paloscia, varcano la soglia del tempo e ne
attraversano le dimensioni. Restando sempre in profonda sintonia con la natura indagano, al
contempo, l’essenza della condizione umana nei suoi risvolti più intimi, la sofferenza e la
metamorfosi, la possibilità di evolversi e di cambiare. L’artista si esprime attraverso un materiale
intrinsecamente fragile, seppure longevo, che necessita di cure e di attenzione costanti.
Anche se apparentemente non c’è cesura tra le serie realizzate in passato e i nuovi lavori è
evidente che nelle serie recenti sono gli stessi elementi ricorrenti a subire una trasmutazione.
La foglia si fa nastro che si avvolge intorno a sé stesso nelle opere Bind, Oblations, in Tracce
sensibili e nella serie Kinesis diviene elemento intruso in le foglie dentro, si riproduce
incessantemente fino a riempire forme cave in Seeds, riveste materiali naturali come il sughero
in Leaves installations. La stessa foglia, che nell’installazione inedita dal titolo Verso si
trasforma in fiore, attiva un percorso virtuoso, come dichiara l’artista, verso la bellezza, la verità,
la speranza, la salvezza. Questo elemento primordiale ha nei lavori di Annalia Amedeo una
duplice valenza: è dotato di una forza intrinseca che gli consente di crescere e di rigenerarsi di
stagione in stagione, ma anche di una mutevolezza che la rende fragile alla mercé degli eventi
e ben rappresenta dunque la dialettica tra essere e apparire che è il tema fondante della sua
poetica.
Dualismo che torna nella maschera della Venere classica che, manipolata e alterata nelle sue
fattezze, non più unicamente simbolo di bellezza, nella serie Come tu mi vuoi (2015) è anche
emblema dell’identità violata e inaugura, nella serie recente Angeliche farfalle (2017), un
nuovo capitolo dedicato alla metamorfosi e al processo di trasformazione stesso.
Infine i fossili e i gusci, forme archetipiche, reperti di una memoria del creato, diventano nella
loro stratificazione “testimonianza della capacità della natura stessa nel cambiamento di
conservare le tracce di sé”.
In occasione della mostra sarà stampato un catalogo a colori di circa 100 pagine con testi in
italiano e in inglese di Elena Paloscia, curatrice dell’esposizione, Maria Grazia Massafra,
Responsabile del Museo della Casina delle Civette, Guido Donatone, Presidente del Centro
studi per la Storia della Ceramica Meridionale.
Nel corso dell’esposizione saranno realizzate una serie di iniziative collaterali e visite guidate
alla mostra con l’artista e con la curatrice.
Annalia Amedeo, nata a Napoli, vive e lavora a Roma. Si è formata a Firenze come
restauratrice e in questo settore ha lavorato per molti anni collaborando con enti pubblici e
privati tra cui Palazzo Vecchio a Firenze e il Museo Archeologico di Napoli, per poi approdare
alla ricerca artistica nel 2011. L’artista predilige la porcellana scegliendo i materiali più pregiati e
lavora con ossidi e sali metallici. Nelle sue opere si ispira alla natura e al mondo classico,
dall’antico al barocco, cui attinge rielaborando in chiave contemporanea modelli e suggestioni.
Ha partecipato a diverse esposizioni personali e collettive e a eventi e premi dedicati alla
ceramica artistica.
Media partner www.golcondarte.it
INFORMAZIONI
Mostra: “Annalia Amedeo. Sinestesie. Natura, Storia, Arte”
Sede: Musei di Villa Torlonia, Museo della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma
Apertura al pubblico: 21 ottobre 2017 - 21 gennaio 2018
Curatore: Elena Paloscia
Anteprima stampa: venerdì 20 ottobre ore 11.30
Inaugurazione: venerdì 20 ottobre ore 16.30
Orario mostra: martedì – domenica 9.00 – 19.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima
INFO 060608
Biglietto d’ingresso Casina delle Civette: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto.
La mostra è parte integrante della visita.
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento
che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto.
Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana la prima
domenica del mese.
Per informazioni: cell. 347/8285211
sito: www.annaliamedeo.it
Ufficio Stampa: Paola Saba
cell. 338/4466199
e-mail: paolasaba@paolasaba.it
presso la Casina delle Civette di Roma dal 21 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018.
Nello scenario naturale suggestivo di Villa Torlonia e del museo, scrigno che raccoglie alcune
delle più alte espressioni di arti applicate del Novecento, i raffinati lavori in porcellana di Annalia
Amedeo si integrano coinvolgendo il visitatore in una spirale percettiva che attiva più sensi
contemporaneamente.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Elena Paloscia, è presentata dal
Centro Studi per la Storia della Ceramica Meridionale, diretto da Guido Donatone. L’esposizione
sarà inaugurata venerdì 20 ottobre alle ore 16.30. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
L’artista, con una lunga esperienza di restauratrice di ceramiche che le ha conferito una
profonda conoscenza dei materiali e una tecnica artigianale impeccabile, persegue da alcuni
anni un proprio percorso artistico di cui la mostra costituisce un momento di sintesi presentando
per l’occasione oltre cinquanta sculture in porcellana realizzate a partire dal 2012 e nuove
installazioni site-specific in un’interazione costante con lo spazio interno ed esterno.
Sinestesie non solo sensoriali ma anche concettuali tra arte, natura e storia, perché le opere
di Annalia Amedeo, come scrive la curatrice Elena Paloscia, varcano la soglia del tempo e ne
attraversano le dimensioni. Restando sempre in profonda sintonia con la natura indagano, al
contempo, l’essenza della condizione umana nei suoi risvolti più intimi, la sofferenza e la
metamorfosi, la possibilità di evolversi e di cambiare. L’artista si esprime attraverso un materiale
intrinsecamente fragile, seppure longevo, che necessita di cure e di attenzione costanti.
Anche se apparentemente non c’è cesura tra le serie realizzate in passato e i nuovi lavori è
evidente che nelle serie recenti sono gli stessi elementi ricorrenti a subire una trasmutazione.
La foglia si fa nastro che si avvolge intorno a sé stesso nelle opere Bind, Oblations, in Tracce
sensibili e nella serie Kinesis diviene elemento intruso in le foglie dentro, si riproduce
incessantemente fino a riempire forme cave in Seeds, riveste materiali naturali come il sughero
in Leaves installations. La stessa foglia, che nell’installazione inedita dal titolo Verso si
trasforma in fiore, attiva un percorso virtuoso, come dichiara l’artista, verso la bellezza, la verità,
la speranza, la salvezza. Questo elemento primordiale ha nei lavori di Annalia Amedeo una
duplice valenza: è dotato di una forza intrinseca che gli consente di crescere e di rigenerarsi di
stagione in stagione, ma anche di una mutevolezza che la rende fragile alla mercé degli eventi
e ben rappresenta dunque la dialettica tra essere e apparire che è il tema fondante della sua
poetica.
Dualismo che torna nella maschera della Venere classica che, manipolata e alterata nelle sue
fattezze, non più unicamente simbolo di bellezza, nella serie Come tu mi vuoi (2015) è anche
emblema dell’identità violata e inaugura, nella serie recente Angeliche farfalle (2017), un
nuovo capitolo dedicato alla metamorfosi e al processo di trasformazione stesso.
Infine i fossili e i gusci, forme archetipiche, reperti di una memoria del creato, diventano nella
loro stratificazione “testimonianza della capacità della natura stessa nel cambiamento di
conservare le tracce di sé”.
In occasione della mostra sarà stampato un catalogo a colori di circa 100 pagine con testi in
italiano e in inglese di Elena Paloscia, curatrice dell’esposizione, Maria Grazia Massafra,
Responsabile del Museo della Casina delle Civette, Guido Donatone, Presidente del Centro
studi per la Storia della Ceramica Meridionale.
Nel corso dell’esposizione saranno realizzate una serie di iniziative collaterali e visite guidate
alla mostra con l’artista e con la curatrice.
Annalia Amedeo, nata a Napoli, vive e lavora a Roma. Si è formata a Firenze come
restauratrice e in questo settore ha lavorato per molti anni collaborando con enti pubblici e
privati tra cui Palazzo Vecchio a Firenze e il Museo Archeologico di Napoli, per poi approdare
alla ricerca artistica nel 2011. L’artista predilige la porcellana scegliendo i materiali più pregiati e
lavora con ossidi e sali metallici. Nelle sue opere si ispira alla natura e al mondo classico,
dall’antico al barocco, cui attinge rielaborando in chiave contemporanea modelli e suggestioni.
Ha partecipato a diverse esposizioni personali e collettive e a eventi e premi dedicati alla
ceramica artistica.
Media partner www.golcondarte.it
INFORMAZIONI
Mostra: “Annalia Amedeo. Sinestesie. Natura, Storia, Arte”
Sede: Musei di Villa Torlonia, Museo della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma
Apertura al pubblico: 21 ottobre 2017 - 21 gennaio 2018
Curatore: Elena Paloscia
Anteprima stampa: venerdì 20 ottobre ore 11.30
Inaugurazione: venerdì 20 ottobre ore 16.30
Orario mostra: martedì – domenica 9.00 – 19.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima
INFO 060608
Biglietto d’ingresso Casina delle Civette: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto.
La mostra è parte integrante della visita.
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento
che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto.
Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana la prima
domenica del mese.
Per informazioni: cell. 347/8285211
sito: www.annaliamedeo.it
Ufficio Stampa: Paola Saba
cell. 338/4466199
e-mail: paolasaba@paolasaba.it
20
ottobre 2017
Annalia Amedeo – Sinestesie. Natura, Storia, Arte
Dal 20 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
CASINA DELLE CIVETTE – VILLA TORLONIA
Roma, Via Nomentana, 70, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 70, (Roma)
Biglietti
€ 6,00 intero; € 5,00 ridotto
Orario di apertura
martedì – domenica 9.00 – 19.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima
Vernissage
20 Ottobre 2017, ore 16.30
Autore
Curatore