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Annalisa Furnari – Collaterali evidenze
Annalisa Furnari utilizza la sfera della memoria per sconfinare in un’intricata rete di rimandi nella quale rientrano i concetti di identità e autorialità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
23 SETTEMBRE, UNA NUOVA MOSTRA DELLO SPORTELLO S.A.C.S.
NELLA SEDE CATANESE PRESSO LA FONDAZIONE BRODBECK
SI INAUGURA “COLLATERALI EVIDENZE” DI ANNALISA FURNARI
Dopo l’estate, un nuovo appuntamento catanese con gli artisti di S.A.C.S., l'archivio creato
da Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, per valorizzare gli artisti siciliani.
Venerdì 23 settembre alle 18,30 nella sede catanese della Galleria S.A.C.S., presso la
Fondazione Brodbeck, si inaugura infatti “Collaterali evidenze”, progetto espositivo di
Annalisa Furnari che utilizza la sfera della memoria per sconfinare in un’intricata rete
di rimandi nella quale rientrano i concetti di identità e autorialità. In mostra tre opere
strettamente correlate: con “Il tempo di Eva” (estratto di un super 8 lievemente manipolato)
Annalisa Furnari si appropria di una pellicola storica la cui archiviazione appare dubbia,
per porre l'accento sulla vulnerabilità di documenti che costituiscono la nostra memoria. La
trama si dispiega poi attraverso “Collaterale e manifesto”, elementi scultorei che sembrano
fuoriuscire dalla proiezione per condurre verso l'ultima opera in mostra, “Il silenzio non è
complice della memoria”, installazione che sintetizza il credo dell'artista secondo cui “la
memoria individuale non serve a nessuno se muore con l'uomo”.
La mostra sarà aperta da sabato 24 settembre a sabato 22 ottobre; ingresso libero su
prenotazione, dal martedì al sabato; telefonare al numero 095.7233111.
Annalisa Furnari
E’ nata nel 1969 a Milano, dove tuttora vive e lavora. Le installazioni di Annalisa Furnari, mediate
anche dall'uso di video, fotografie e stampe, indagano una dimensione di universi personali,
viaggi intimi, spazi quotidiani. Così, il tocco silenziosamente autobiografico è evocato, ma mai
completamente svelato. Ogni opera si sposta da un frammento della realtà per acquisire piena
autonomia nella sfera dell'arte. L'artista, per raggiungere un orizzonte che è configurato per
suscitare sensazioni, sonda invisibili territori, irrompe nel noto - ma generalmente ignorato - con
flussi di azione. Annalisa Furnari, riflette la complessità dell'esistenza nella sua parte più visibile i
cui aspetti sono raramente esplorati. Secondo il suo metodo di lavoro, l’artista milanese privilegia
quelle situazioni in cui possa conciliare un intimo e indipendente approccio, con la possibilità di
relazionarsi agli altri.
Scrive Alessandra Ferlito nella presentazione della mostra:
“Rispetto alla conoscenza delle cose che animano la nostra vita, eccetto i casi in cui l'acquisizione
di un sapere avvenga in maniera diretta, siamo costretti a fidarci delle informazioni e dei dati
elaborati e trasmessi da altri. Ogni mediazione, però, anche se è opera esclusiva di un preciso
autore e segno di uno specifico frammento spazio-temporale, può subire forti alterazioni di senso,
siano esse volute o meno. Collaterali evidenze parte da queste riflessioni per sconfinare in una
intricata trama di rimandi nella quale rientrano anche i concetti di autorialità e identità. Figlio di una
pratica maturata nel corso degli ultimi anni di produzione, misurato e potente, il progetto espositivo
utilizza la sfera della memoria per affermare l'urgenza di una vera assunzione delle responsabilità,
così come il bisogno di prestare attenzione ad ogni singolo gesto o parola che produciamo. Questa
etica del lavoro e del vivere viene resa in tre opere strettamente correlate. Con Il tempo di Eva
(estratto di un super 8 lievemente manipolato) l'artista si appropria di una pellicola storica la cui
archiviazione appare dubbia, per porre l'accento sulla vulnerabilità di documenti ed eventi che
costituiscono la nostra memoria. La trama si dispiega poi attraverso Collaterale e manifesto,
elementi scultorei che sembrano fuoriuscire dalla proiezione per condurci verso l'ultima opera in
mostra: Il silenzio non è complice della memoria, installazione che sintetizza il credo dell'artista
secondo cui “la memoria individuale non serve a nessuno se muore con l'uomo”.
“Collaterali evidenze” - Annalisa Furnari
24 settembre – 22 ottobre 2011
Galleria S.A.C.S. c/o Fondazione Brodbeck
via Gramignani, 93 – 95121 Catania
ingresso gratuito su prenotazione
dal martedì al sabato
+39.095.7233111 www.fondazionebrodbeck.it
Ufficio stampa Palazzo Riso: 333.5289457 – stampa.palazzoriso@gmail.com
NELLA SEDE CATANESE PRESSO LA FONDAZIONE BRODBECK
SI INAUGURA “COLLATERALI EVIDENZE” DI ANNALISA FURNARI
Dopo l’estate, un nuovo appuntamento catanese con gli artisti di S.A.C.S., l'archivio creato
da Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia, per valorizzare gli artisti siciliani.
Venerdì 23 settembre alle 18,30 nella sede catanese della Galleria S.A.C.S., presso la
Fondazione Brodbeck, si inaugura infatti “Collaterali evidenze”, progetto espositivo di
Annalisa Furnari che utilizza la sfera della memoria per sconfinare in un’intricata rete
di rimandi nella quale rientrano i concetti di identità e autorialità. In mostra tre opere
strettamente correlate: con “Il tempo di Eva” (estratto di un super 8 lievemente manipolato)
Annalisa Furnari si appropria di una pellicola storica la cui archiviazione appare dubbia,
per porre l'accento sulla vulnerabilità di documenti che costituiscono la nostra memoria. La
trama si dispiega poi attraverso “Collaterale e manifesto”, elementi scultorei che sembrano
fuoriuscire dalla proiezione per condurre verso l'ultima opera in mostra, “Il silenzio non è
complice della memoria”, installazione che sintetizza il credo dell'artista secondo cui “la
memoria individuale non serve a nessuno se muore con l'uomo”.
La mostra sarà aperta da sabato 24 settembre a sabato 22 ottobre; ingresso libero su
prenotazione, dal martedì al sabato; telefonare al numero 095.7233111.
Annalisa Furnari
E’ nata nel 1969 a Milano, dove tuttora vive e lavora. Le installazioni di Annalisa Furnari, mediate
anche dall'uso di video, fotografie e stampe, indagano una dimensione di universi personali,
viaggi intimi, spazi quotidiani. Così, il tocco silenziosamente autobiografico è evocato, ma mai
completamente svelato. Ogni opera si sposta da un frammento della realtà per acquisire piena
autonomia nella sfera dell'arte. L'artista, per raggiungere un orizzonte che è configurato per
suscitare sensazioni, sonda invisibili territori, irrompe nel noto - ma generalmente ignorato - con
flussi di azione. Annalisa Furnari, riflette la complessità dell'esistenza nella sua parte più visibile i
cui aspetti sono raramente esplorati. Secondo il suo metodo di lavoro, l’artista milanese privilegia
quelle situazioni in cui possa conciliare un intimo e indipendente approccio, con la possibilità di
relazionarsi agli altri.
Scrive Alessandra Ferlito nella presentazione della mostra:
“Rispetto alla conoscenza delle cose che animano la nostra vita, eccetto i casi in cui l'acquisizione
di un sapere avvenga in maniera diretta, siamo costretti a fidarci delle informazioni e dei dati
elaborati e trasmessi da altri. Ogni mediazione, però, anche se è opera esclusiva di un preciso
autore e segno di uno specifico frammento spazio-temporale, può subire forti alterazioni di senso,
siano esse volute o meno. Collaterali evidenze parte da queste riflessioni per sconfinare in una
intricata trama di rimandi nella quale rientrano anche i concetti di autorialità e identità. Figlio di una
pratica maturata nel corso degli ultimi anni di produzione, misurato e potente, il progetto espositivo
utilizza la sfera della memoria per affermare l'urgenza di una vera assunzione delle responsabilità,
così come il bisogno di prestare attenzione ad ogni singolo gesto o parola che produciamo. Questa
etica del lavoro e del vivere viene resa in tre opere strettamente correlate. Con Il tempo di Eva
(estratto di un super 8 lievemente manipolato) l'artista si appropria di una pellicola storica la cui
archiviazione appare dubbia, per porre l'accento sulla vulnerabilità di documenti ed eventi che
costituiscono la nostra memoria. La trama si dispiega poi attraverso Collaterale e manifesto,
elementi scultorei che sembrano fuoriuscire dalla proiezione per condurci verso l'ultima opera in
mostra: Il silenzio non è complice della memoria, installazione che sintetizza il credo dell'artista
secondo cui “la memoria individuale non serve a nessuno se muore con l'uomo”.
“Collaterali evidenze” - Annalisa Furnari
24 settembre – 22 ottobre 2011
Galleria S.A.C.S. c/o Fondazione Brodbeck
via Gramignani, 93 – 95121 Catania
ingresso gratuito su prenotazione
dal martedì al sabato
+39.095.7233111 www.fondazionebrodbeck.it
Ufficio stampa Palazzo Riso: 333.5289457 – stampa.palazzoriso@gmail.com
23
settembre 2011
Annalisa Furnari – Collaterali evidenze
Dal 23 settembre al 22 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BRODBECK ARTE CONTEMPORANEA
Catania, Via Gramignani, 93, (Catania)
Catania, Via Gramignani, 93, (Catania)
Orario di apertura
dal martedì al sabato su prenotazione; telefonare al numero 095.7233111
Vernissage
23 Settembre 2011, ore 18.30
Autore