Un viaggio attraverso lo sguardo dell’artista la cui opera si fonda sulla ricognizione notturna della città e dei suoi luoghi più reconditi, ritratti nell’arco di tempo che va “dal tramonto all’alba”, con il fine di cogliere le silenti ed ambigue trasformazioni che la notte provoca nella percezione del paesaggio urbano.

Spesso concentrando il proprio obiettivo sulla parte alta delle architetture, l’artista inevitabilmente ingloba nell’inquadratura delle sue immagini alcune porzioni di cielo che, a causa dell’illuminazione stradale, si modula in toni piatti e abbacinanti acquisendo una densità anomala, capace di trasmettere il senso di immobilità del tempo e dell’azione. La figura umana raramente si intravede, semmai si intuisce attraverso rari e labili indizi della sua presenza (nelle scie infuocate dei fanalini delle auto in corsa, nella luce all’interno dei condomini, negli schermi accesi dei computers).

I segnali luminosi disegnano ogni volta, in ogni città, un nuovo, vibrante skyline suscitando un’ulteriore forma di fascinazione paesaggistica, sebbene sintetica e frutto dell’artificio elettronico.



Annalisa Sonzogni

Nata a Sarnico (Bg) nel 1974. Vive e lavora a Milano.



Tra le principali mostre dell’artista si ricorda: Mirage (doppia personale con Donatella Di Cicco) presso la galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano (2003) ; Da Guarene all’Etna, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba (To) (2003), collettiva; Conception ’01, New York University, New York (2001), collettiva.

L’artista ha vinto numerosi premi e borse di studio tra cui lo European Agfa Dgital Portrait Award 2000; il premio e la borsa di studio presso l’Ecole National de la Photographie ad Arles (1999); la selezione dell’Accademia di Belle Arti di Brera per l’International exhibition of art colleges Hiroshima (1995).