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Anne Arden McDonald – Installations and self-portraits
Anne Arden Mc Donald presenterà la sua pubblicazione Installations and self-portraits
Comunicato stampa
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Il libro:
Autrice: Anne Arden McDonald
Titolo: Installations and self-portraits
Editore: Autonomy and Alchemy Press, aprile 2004
ISBN: 0-9745340-0-5
Caratteristiche: cartonato con sovracoperta, 31x33 cm, 100 pagine, 40 immagini b/n
Testi: Leslie Findlen, Wanda Strukus e Anne Arden McDonald
costo: 46,5 € – prezzo speciale per la presentazione 40 €
lingua: inglese
Immaginate di stare seduti su una sedia e che minuscole piume bagnate spuntino dai palmi delle vostre mani; incrociate le braccia e udite il fruscio di ali gigantesche. Provate queste ali e le sentite contrapporsi al peso di pietra del corpo e sollevarvi da terra; infine sentite il vento sul viso, mentre volate via da una finestra aperta e salite tra le nuvole.
“Ho molte fantasie che non posso realizzare nella vita che conosco - essere capaci di volare è la principale - e mi sento frustrata dalle limitazioni imposte dal corpo terreno”, scrive la fotografa, che presenta in questo volume una serie di autoritratti realizzati tra i quindici e i trent’anni. “(Questi autoritratti) non rappresentano soltanto chi siamo, ma anche chi potremmo essere: i sé che a volte incontriamo nei sogni. Tutti noi condividiamo il dilemma di essere allo stesso tempo corpo e spirito, di vivere in un corpo fisico con una mente che sogna. Io mitologizzo e narro i luoghi e gli oggetti che mi circondano e, grazie all'immaginazione, sopravvivo in un mondo che ha nascosto gran parte della propria magia.”
Utilizzando come sfondo interni ed esterni di edifici abbandonati, McDonald crea installazioni e performance private che immortala con la sua macchina fotografica. Gli autoritratti sono stati costruiti tramite rituali che esplorano il rapporto dell'artista con il mondo - una combinazione di teatro, sogni a occhi aperti e psicoterapia.
Le immagini che ne sono risultate sono state recentemente pubblicate nel libro Installations and Self-Portraits. “Le fotografie fungono da metafora visiva dei molteplici conflitti che dobbiamo affrontare quotidianamente: le tensioni e gli equilibri, la capacità di continuare a sperare nonostante gli ostacoli, di vivere un'esistenza vulnerabile senza lasciarsi sopraffare”, afferma McDonald. “Le immagini sono collegate alle arti della scultura e dell'installazione, in quanto altero gli spazi, e a quelle del teatro e della performance, poiché metto in scena una potenziale me stessa. Hanno anche un rapporto stretto con la spiritualità e la psicologia, poiché comportano un esame introspettivo e cercano risposte a domande fondamentali”.
Anche se una selezione di queste immagini è stata già pubblicata in due libri, otto cataloghi di mostre e più di cento riviste, è la prima volta che la serie completa viene presentata in un unico volume.
Parti della serie sono state esposte, nel corso di sedici anni, 143 volte in tredici paesi, in mostre personali e collettive in musei e gallerie degli Stati Uniti e altri paesi, tra cui Bonnie Benruby Gallery; Robin Rice Gallery; Tom Cugliani Gallery; Exit Art; Artist's Space; Queens College Museum, New York; Detroit Art Institute; Houston Center for Photography; Delaware Center for Contemporary Art, Wilmington; Fotofest of Houston, Clement Gallery of the University of Toledo, Ohio; Atlanta Photography Gallery; Moore College of Art and Design, Philadelphia; Museum of Applied Arts, Budapest; Fotogalerie Wien, Vienna; London Contemporary Art Fair; American Cultural Center, Praga; Focus Galerie, Colonia; Melkweg Gallerie, Amsterdam. Il suo lavoro appartiene inoltre a collezioni pubbliche e private, tra cui quelle di: Houston Museum of Fine Arts, Detroit Art Institute, Brooklyn Museum, Denver Museum e Bibliothèque Nationale de Paris.
L’incontro è organizzato in collaborazione con O’artoteca – associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche – dove da mercoledì 9 marzo a venerdì 8 aprile si terrà l’esposizione FROM EARTH TO SKY. La mostra verrà inaugurata mercoledì 9 marzo alle ore 19.00
Anne Arden McDonald:
Nata a Londra, cresce negli Stati Uniti ad Atlanta, Georgia. Tra i 15 e i 30 anni si dedica all’autoritratto, realizzando installazioni all’aperto o in spazi abbandonati e riprendendo queste performance private con la macchina fotografica.
Più recentemente ha cominciato a lavorare con un apparecchio fotografico in plastica (la Diana, un apperecchio giocattolo di medio formato prodotto negli anni ’60 e ’70 ad Hong Kong) e a realizzare sculture e installazioni. Negli ultimi 10 anni ha esposto in 10 mostre personali in 10 paesi (ha partecipato complessivamente a 135 esposizioni in 14 paesi) ed è stata pubblicata su diverse riviste, tra cui recentemente Aperture. Le sue opere appartengono alle collezioni di 5 importanti musei. E’ rappresentata da diverse gallerie, tra cui Marcello Marvelli a New York e Photo Eye a Santa Fe. Tiene corsi sulla storia della staged photography e ha appena pubblicato Installations and Self-Portrait, volume che raccoglie i suoi autoritratti.
Autrice: Anne Arden McDonald
Titolo: Installations and self-portraits
Editore: Autonomy and Alchemy Press, aprile 2004
ISBN: 0-9745340-0-5
Caratteristiche: cartonato con sovracoperta, 31x33 cm, 100 pagine, 40 immagini b/n
Testi: Leslie Findlen, Wanda Strukus e Anne Arden McDonald
costo: 46,5 € – prezzo speciale per la presentazione 40 €
lingua: inglese
Immaginate di stare seduti su una sedia e che minuscole piume bagnate spuntino dai palmi delle vostre mani; incrociate le braccia e udite il fruscio di ali gigantesche. Provate queste ali e le sentite contrapporsi al peso di pietra del corpo e sollevarvi da terra; infine sentite il vento sul viso, mentre volate via da una finestra aperta e salite tra le nuvole.
“Ho molte fantasie che non posso realizzare nella vita che conosco - essere capaci di volare è la principale - e mi sento frustrata dalle limitazioni imposte dal corpo terreno”, scrive la fotografa, che presenta in questo volume una serie di autoritratti realizzati tra i quindici e i trent’anni. “(Questi autoritratti) non rappresentano soltanto chi siamo, ma anche chi potremmo essere: i sé che a volte incontriamo nei sogni. Tutti noi condividiamo il dilemma di essere allo stesso tempo corpo e spirito, di vivere in un corpo fisico con una mente che sogna. Io mitologizzo e narro i luoghi e gli oggetti che mi circondano e, grazie all'immaginazione, sopravvivo in un mondo che ha nascosto gran parte della propria magia.”
Utilizzando come sfondo interni ed esterni di edifici abbandonati, McDonald crea installazioni e performance private che immortala con la sua macchina fotografica. Gli autoritratti sono stati costruiti tramite rituali che esplorano il rapporto dell'artista con il mondo - una combinazione di teatro, sogni a occhi aperti e psicoterapia.
Le immagini che ne sono risultate sono state recentemente pubblicate nel libro Installations and Self-Portraits. “Le fotografie fungono da metafora visiva dei molteplici conflitti che dobbiamo affrontare quotidianamente: le tensioni e gli equilibri, la capacità di continuare a sperare nonostante gli ostacoli, di vivere un'esistenza vulnerabile senza lasciarsi sopraffare”, afferma McDonald. “Le immagini sono collegate alle arti della scultura e dell'installazione, in quanto altero gli spazi, e a quelle del teatro e della performance, poiché metto in scena una potenziale me stessa. Hanno anche un rapporto stretto con la spiritualità e la psicologia, poiché comportano un esame introspettivo e cercano risposte a domande fondamentali”.
Anche se una selezione di queste immagini è stata già pubblicata in due libri, otto cataloghi di mostre e più di cento riviste, è la prima volta che la serie completa viene presentata in un unico volume.
Parti della serie sono state esposte, nel corso di sedici anni, 143 volte in tredici paesi, in mostre personali e collettive in musei e gallerie degli Stati Uniti e altri paesi, tra cui Bonnie Benruby Gallery; Robin Rice Gallery; Tom Cugliani Gallery; Exit Art; Artist's Space; Queens College Museum, New York; Detroit Art Institute; Houston Center for Photography; Delaware Center for Contemporary Art, Wilmington; Fotofest of Houston, Clement Gallery of the University of Toledo, Ohio; Atlanta Photography Gallery; Moore College of Art and Design, Philadelphia; Museum of Applied Arts, Budapest; Fotogalerie Wien, Vienna; London Contemporary Art Fair; American Cultural Center, Praga; Focus Galerie, Colonia; Melkweg Gallerie, Amsterdam. Il suo lavoro appartiene inoltre a collezioni pubbliche e private, tra cui quelle di: Houston Museum of Fine Arts, Detroit Art Institute, Brooklyn Museum, Denver Museum e Bibliothèque Nationale de Paris.
L’incontro è organizzato in collaborazione con O’artoteca – associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche – dove da mercoledì 9 marzo a venerdì 8 aprile si terrà l’esposizione FROM EARTH TO SKY. La mostra verrà inaugurata mercoledì 9 marzo alle ore 19.00
Anne Arden McDonald:
Nata a Londra, cresce negli Stati Uniti ad Atlanta, Georgia. Tra i 15 e i 30 anni si dedica all’autoritratto, realizzando installazioni all’aperto o in spazi abbandonati e riprendendo queste performance private con la macchina fotografica.
Più recentemente ha cominciato a lavorare con un apparecchio fotografico in plastica (la Diana, un apperecchio giocattolo di medio formato prodotto negli anni ’60 e ’70 ad Hong Kong) e a realizzare sculture e installazioni. Negli ultimi 10 anni ha esposto in 10 mostre personali in 10 paesi (ha partecipato complessivamente a 135 esposizioni in 14 paesi) ed è stata pubblicata su diverse riviste, tra cui recentemente Aperture. Le sue opere appartengono alle collezioni di 5 importanti musei. E’ rappresentata da diverse gallerie, tra cui Marcello Marvelli a New York e Photo Eye a Santa Fe. Tiene corsi sulla storia della staged photography e ha appena pubblicato Installations and Self-Portrait, volume che raccoglie i suoi autoritratti.
10
marzo 2005
Anne Arden McDonald – Installations and self-portraits
10 marzo 2005
presentazione
Location
MICAMERA – PHOTOGRAPHY AND LENS-BASED ARTS
Milano, Via Medardo Rosso, 19, (Milano)
Milano, Via Medardo Rosso, 19, (Milano)
Biglietti
gradita la prenotazione
Vernissage
10 Marzo 2005, ore 18,30
Sito web
www.anneardenmcdonald.com
Autore