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Anneè Olofsson – Peek-a-boo
L’artista svedese, che indaga i rapporti che hanno maggiormente segnato il suo vissuto, il teatro familiare, con questa mostra abbandona quest’ultimo per aprirsi all’indagine introspettiva, ponendo la sua identità di donna come unico strumento di poesia.
Comunicato stampa
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L’artista svedese ,che indaga i rapporti che hanno maggiormente segnato il suo vissuto, il teatro familiare ,con questa mostra abbandona quest'ultimo per aprirsi all'indagine introspettiva ,ponendo la sua identità di donna come unico strumento di poesia .L'occhio indagatore che appare dietro un grande muro bianco ,"Peek-a-Boo !" , è il momento in cui si determina la scelta tra adolescenza e maturità , è lo sguardo verso il passato ma allo stesso tempo la paura verso il proprio futuro.Il desiderio/angoscia della maternità si materializza in " Hide and Seek " dove il nero è l'abisso,la voragine verso cui si affaccia la vita di una donna ; lo spazio domestico è il luogo in cui si muovono e si confrontano i protagonisti della poetica dell’artista.,ma esso può anche divenire la culla delle paure della diversità ,del sentirsi fuori posto ,inadeguata proprio come i componenti di una famiglia,ritratti negli spazi tipici domestici,che ritroviamo nella serie "Spinless",si confrontano con l'inadeguatezza reciproca.Un solo accenno al passato,la splendida e poetica serie"Will you still love me tomorrow" omaggio all'oblio del passare del tempo,quatrro ritratti ed un autoritratto,amiche,collezioniste,galleriste,immagini che si appannano,svaniscono,dimenticano.
"Tomorrow" , completa la serie di fotografie, un omaggio ai genitori che diventano al tempo stesso protagonisti reali e attori di una messa in scena che enfatizza le relazioni sociali e personali, lo scambio di ruoli e di identità. Le situazioni presentate nei lavori dell’artista svedese possono sembrare apparentemente semplici e banali, ma la facciata di un’esasperante ed alienante quotidianità nasconde situazioni più enigmatiche. Ambienti rigorosamente reali sono trasfigurati fino all’esasperazione, ogni oggetto superfluo è eliminato. Le immagini che emergono dall’obiettivo dell’artista sono di grande rigore formale, ritratti algidi e neutri caratterizzati da luci e colori freddi che donano alle opere un aspetto straniante.
Anneè Olofsson è nata nel 1966 in Svezia. Vive e lavora tra Stoccolma e New York.
Ha esposto nel 2001 alla Biennale di Venezia e alla Biennale di Valencia, alla Hayward Gallery a Londra (2004), nel 2005 al Mori Art Museum di Tokyo e alla Biennale di Tirana,alla Galleria Civica di Modena , This is who I’m me and you, la sua prima retrospettiva ospitata in tre musei svedesi (Västerås Konstmuseum, Kristianstad Konsthall, Umeå Bildmuseum),al museo Pan di Napoli.
"Tomorrow" , completa la serie di fotografie, un omaggio ai genitori che diventano al tempo stesso protagonisti reali e attori di una messa in scena che enfatizza le relazioni sociali e personali, lo scambio di ruoli e di identità. Le situazioni presentate nei lavori dell’artista svedese possono sembrare apparentemente semplici e banali, ma la facciata di un’esasperante ed alienante quotidianità nasconde situazioni più enigmatiche. Ambienti rigorosamente reali sono trasfigurati fino all’esasperazione, ogni oggetto superfluo è eliminato. Le immagini che emergono dall’obiettivo dell’artista sono di grande rigore formale, ritratti algidi e neutri caratterizzati da luci e colori freddi che donano alle opere un aspetto straniante.
Anneè Olofsson è nata nel 1966 in Svezia. Vive e lavora tra Stoccolma e New York.
Ha esposto nel 2001 alla Biennale di Venezia e alla Biennale di Valencia, alla Hayward Gallery a Londra (2004), nel 2005 al Mori Art Museum di Tokyo e alla Biennale di Tirana,alla Galleria Civica di Modena , This is who I’m me and you, la sua prima retrospettiva ospitata in tre musei svedesi (Västerås Konstmuseum, Kristianstad Konsthall, Umeå Bildmuseum),al museo Pan di Napoli.
03
aprile 2009
Anneè Olofsson – Peek-a-boo
Dal 03 aprile al 22 maggio 2009
arte contemporanea
Location
CHANGINGROLE@SALA1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 16 alle 20
Vernissage
3 Aprile 2009, dalle ore 19.00 alle 24.00
Autore
Curatore