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Annotazioni contemporanee
Annotazioni contemporanee è videoarte, che racconta storie di artisti, diversi loro, diversi gli argomenti, diversi i modi.
Comunicato stampa
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Annotazioni contemporanee è videoarte, che racconta storie di artisti, diversi loro, diversi gli argomenti, diversi i modi. Annotazioni contemporanee appunto. 11 video. La visione dell’arte contemporanea sulle cose. Il video non lascia traccia, se non dentro di noi, nella nostra mente, si può adattare completamente ai luoghi, anche fisicamente, andando poi via silenziosamente.
Il pensiero laterale che ogni artista ha usato per la realizzazione del suo lavoro è l’unica chiave di lettura che necessita conoscere per accostarsi all’interpretazione delle operazioni. Un suggerimento…. piccole tracce….. come l’evoluzione dell’idea si è sviluppata, come si manifesta davanti a noi, lasciandoci stupiti!? Lasciandoci indifferenti!? Lasciandoci un’emozione! Altra, rispetto alla normale visione del mondo. Altra, rispetto alla quotidiana visione. Altra, rispetto alla logica.
Per parlare di questo, del perché un artista realizza quell’opera, tratta quel tema e di come lo mette su e lo rende fruibile, nel vernice, saranno presenti gli artisti a raccontare del loro lavoro, ospiti del Museolaboratorio e di Enzo De Leonibus. L’obiettivo dell’incontro è quello di far emergere le peculiarità, il tipo d'impegno svolto nella realizzazione, quali pensieri ragionati ci sono dietro a pochi minuti di lavoro video proposto. Un efficace interscambio- confronto culturale noi e loro. Potrebbe ciò portarci a comprendere ulteriormente il mondo dell’arte? O aiutare la nostra fantasia a espandersi?
Ci siamo mai chiesti quanto ci può essere dietro e dentro una semplice zolletta di zucchero? Lo fa Gianni Caravaggio, dove in sugar no sugar metamorphosis l’evoluzione e la trasformazione della materia bianca alimentare, diventa segno, segno nero gestuale, mutando i connotati evocativi. Il segno ritorna in Barbara Esposito, ma è esercizio, wunderkammer è un processo di conduzione, a un gioco di ambiguità visiva sull’intimità dello spazio vissuto. Non comunicabile di Franco Fiorillo, estrapolazioni dal web di esplosioni letali, fuga dalla sonata BWV 1001 di J.S. Bach e una frase a caratteri braille di R. Jacobson. Tre elementi per un’unica componente di durissima riflessione. Il pugno nello stomaco lo avvertiamo anche nel lavoro di Donatella Giagnacovo che ha realizzato I 99 dopo il sisma. 99 volti di pietra (le 99 Cannelle), l’acqua che genera è vita, che scorre, e nell’istallazione sono 99 piccoli libri con pagine vuote da riempire. Mentre, Carlo Nannicola, con loop life ferma il suo e il nostro sguardo sulla piazzola di una stazione ferroviaria. Cosa ci importa sapere il luogo? I treni, le persone e il tempo vanno, ovunque. Di spazio pubblico ci parla anche Loretta D'Orsogna, public/re-public è una riflessione di denuncia sul concetto internazionale di spazio pubblico e su come è usato dalla politica nazionale e territoriale della Re-pubblica. Sperimentazione e tradizione, in Sasha Prosperi, sono unite e impresse sulla sua pelle, tatuandosi da se la presentosa e in Pelin, rivive l’opera di J.de Ribera la mujer barbuda per omaggiare l’anima della sua città con l’abruzzese barbuta. Un reportage di una favola ambientalista, in cui è impresso l’attimo delle cose, ce lo mostra Fabrizia Arduini, Ginevra, principessa, quartiere Alfa bis, interno 4, blocco 5.
Cosimo Sinforini e Flavia Alexandra Grattacaso provengono dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, corso di Videoinstallazione Nta. Il prof. Salvatore Manzi ha sviluppato il progetto Unità di produzione, sperimentazione che indaga sul limite tecnologico, applicato alla videoinstallazione, gli esempi sono riferiti al laptop. L’utilizzo del portatile come estensione sensoriale del proprio corpo, in cui sono racchiusi molti elementi del nostro attuale modo di vivere. Cosimo, divide il corpo e testa-anima con il portatile, riuscendo, in Delle strade, a trasmetterci l’illusione della libera associazione delle idee fuori dall’influenza mediatica. L'allegoria del divenire, della continua trasformazione ritorna, con Flavia Alexandra, VideoFritto ci diverte.
Durante la serata sarà presentato il libro Enzo e Germano, di Piotr Hanzelewicz e Felicia Santilli, a cura di Adina Pugliese, META edizioni. La favola sull’invisibilità dà la possibilità di coniugare in un modo comune, semplice, per tutti, l’arte contemporanea e la lettura, il libro nella forma e sostanza classica, la metafora a utilizzo nella vita della collettività come visione contemporanea.
Adina Pugliese
Il pensiero laterale che ogni artista ha usato per la realizzazione del suo lavoro è l’unica chiave di lettura che necessita conoscere per accostarsi all’interpretazione delle operazioni. Un suggerimento…. piccole tracce….. come l’evoluzione dell’idea si è sviluppata, come si manifesta davanti a noi, lasciandoci stupiti!? Lasciandoci indifferenti!? Lasciandoci un’emozione! Altra, rispetto alla normale visione del mondo. Altra, rispetto alla quotidiana visione. Altra, rispetto alla logica.
Per parlare di questo, del perché un artista realizza quell’opera, tratta quel tema e di come lo mette su e lo rende fruibile, nel vernice, saranno presenti gli artisti a raccontare del loro lavoro, ospiti del Museolaboratorio e di Enzo De Leonibus. L’obiettivo dell’incontro è quello di far emergere le peculiarità, il tipo d'impegno svolto nella realizzazione, quali pensieri ragionati ci sono dietro a pochi minuti di lavoro video proposto. Un efficace interscambio- confronto culturale noi e loro. Potrebbe ciò portarci a comprendere ulteriormente il mondo dell’arte? O aiutare la nostra fantasia a espandersi?
Ci siamo mai chiesti quanto ci può essere dietro e dentro una semplice zolletta di zucchero? Lo fa Gianni Caravaggio, dove in sugar no sugar metamorphosis l’evoluzione e la trasformazione della materia bianca alimentare, diventa segno, segno nero gestuale, mutando i connotati evocativi. Il segno ritorna in Barbara Esposito, ma è esercizio, wunderkammer è un processo di conduzione, a un gioco di ambiguità visiva sull’intimità dello spazio vissuto. Non comunicabile di Franco Fiorillo, estrapolazioni dal web di esplosioni letali, fuga dalla sonata BWV 1001 di J.S. Bach e una frase a caratteri braille di R. Jacobson. Tre elementi per un’unica componente di durissima riflessione. Il pugno nello stomaco lo avvertiamo anche nel lavoro di Donatella Giagnacovo che ha realizzato I 99 dopo il sisma. 99 volti di pietra (le 99 Cannelle), l’acqua che genera è vita, che scorre, e nell’istallazione sono 99 piccoli libri con pagine vuote da riempire. Mentre, Carlo Nannicola, con loop life ferma il suo e il nostro sguardo sulla piazzola di una stazione ferroviaria. Cosa ci importa sapere il luogo? I treni, le persone e il tempo vanno, ovunque. Di spazio pubblico ci parla anche Loretta D'Orsogna, public/re-public è una riflessione di denuncia sul concetto internazionale di spazio pubblico e su come è usato dalla politica nazionale e territoriale della Re-pubblica. Sperimentazione e tradizione, in Sasha Prosperi, sono unite e impresse sulla sua pelle, tatuandosi da se la presentosa e in Pelin, rivive l’opera di J.de Ribera la mujer barbuda per omaggiare l’anima della sua città con l’abruzzese barbuta. Un reportage di una favola ambientalista, in cui è impresso l’attimo delle cose, ce lo mostra Fabrizia Arduini, Ginevra, principessa, quartiere Alfa bis, interno 4, blocco 5.
Cosimo Sinforini e Flavia Alexandra Grattacaso provengono dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, corso di Videoinstallazione Nta. Il prof. Salvatore Manzi ha sviluppato il progetto Unità di produzione, sperimentazione che indaga sul limite tecnologico, applicato alla videoinstallazione, gli esempi sono riferiti al laptop. L’utilizzo del portatile come estensione sensoriale del proprio corpo, in cui sono racchiusi molti elementi del nostro attuale modo di vivere. Cosimo, divide il corpo e testa-anima con il portatile, riuscendo, in Delle strade, a trasmetterci l’illusione della libera associazione delle idee fuori dall’influenza mediatica. L'allegoria del divenire, della continua trasformazione ritorna, con Flavia Alexandra, VideoFritto ci diverte.
Durante la serata sarà presentato il libro Enzo e Germano, di Piotr Hanzelewicz e Felicia Santilli, a cura di Adina Pugliese, META edizioni. La favola sull’invisibilità dà la possibilità di coniugare in un modo comune, semplice, per tutti, l’arte contemporanea e la lettura, il libro nella forma e sostanza classica, la metafora a utilizzo nella vita della collettività come visione contemporanea.
Adina Pugliese
07
agosto 2010
Annotazioni contemporanee
Dal 07 agosto al 26 settembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEOLABORATORIO
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Città Sant'angelo, Vico Lupinato, 1, (Pescara)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 20,00 alle 24,00. Chiuso lunedì e martedì
Vernissage
7 Agosto 2010, ore 19
Autore
Curatore