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Annottarsi #1 – Dove riposano gli sguardi
storico titolo di una mostra di Alberto Burri, vuole essere un omaggio al maestro e al tempo stesso un inizio ben augurante per uno spazio con vocazione serale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Verrà inaugurata martedi 14 novembre 2006, alle 19.00, presso Il Pane e le Rose Spazio arte in Via Lorenzo Ghiberti, 29 nel Rione Testaccio, a Roma, la prima mostra della rassegna ANNOTTARSI.
“ANNOTTARSI”, storico titolo di una mostra di Alberto Burri, vuole essere un omaggio al maestro e al tempo stesso un inizio ben augurante per uno spazio con vocazione serale. La rassegna si articola in tre mostre consecutive, a cura di Carlo Fabrizio Carli e con il patrocinio del Municipio Roma I Centro Storico.
La serie di esposizioni, spaziando tra diversi linguaggi e tecniche, permette di riunire i lavori di 15 artisti; personalità di varia formazione e sensibilità che ci offrono l’opportunità di una significativa visione del panorama artistico contemporaneo.
Con questa rassegna l’AssociazioneArticoloNove inaugura la nuova galleria Il Pane e le Rose Spazio Arte.
“Con la creazione di uno spazio espositivo nuovo ed originale a Testaccio intendiamo intensificare - spiega la presidente dell’associazione, Simonetta Sorci - il nostro impegno per essere sempre più vicini al territorio, cercando di percepirne gli umori, le mutazioni e al tempo stesso stimolare altre realtà.
Pensiamo alla Galleria Il Pane e le Rose come “un'opera aperta”, disposta a recepire e sollecitare un ventaglio di linguaggi artistici e i relativi piani di comunicazione, cosicché da ogni proposta, possano scaturire itinerari decifrabili, anche se non esaustivi, del pensiero e del lavoro di artisti che operano attivamente e che desiderano confrontarsi in uno spazio, non solo espositivo, nel cuore di Roma.”
Carlo Fabrizio Carli nella presentazione evidenzia che: “E' sempre da salutare con calore la nascita di una nuova galleria d'arte, soprattutto quando - com'è appunto nel nostro caso - non si tratta di un'iniziativa strettamente e neppure prioritariamente commerciale, ma esito di una volontà di aggregazione, espressa da un gruppo di artisti. […]
La galleria ha sede nel quartiere di Testaccio, primo insediamento industriale di Roma capitale, oggi assurto, unitamente a San Lorenzo, nel novero dei luoghi preferiti in città dall'arte e dagli artisti. Il titolo "Il pane e le rose" evoca subito reminiscenze postsessantottesche (le omonime rivista e collana editoriale), titolo che credo però sia stato assunto dai promotori piuttosto per la felice allusione alla dimensione estetica, giusto all'intersezione tra le istanze dell'utilità e della gratuità, del funzionale e del bello, del necessario e del superfluo.
Uno spazio espositivo non di tendenza, ma aperto ad istanze e a linguaggi anche fortemente differenziati: eloquentemente per la sua inaugurazione è stato prescelto un evento suddiviso in tre momenti, un vero proprio trittico espositivo, uno dedicato alla pittura d'immagine, il secondo alla pittura aniconica, l'ultimo alla scultura (o comunque ad una espressività dal marcato materismo) e alla fotografia: in ciascuna sezione figurano cinque artisti, ciascuno presente con due opere.
Si trascorre così, per la prima pattuglia di espositori, dalle vaste inquadrature di periferie urbane di Massimo Campi, trasfigurate in una gamma cromatica da nuovo chiarismo; alle poetiche figure di Michele Crocco, sospese tra dimensione fiabesca e il raffinato sintetismo dell'intervento pittorico; alla solida figurazione di Massimo Fiocco, che rivela una selettiva e molto personale rivisitazione di un certo orfico versante delle avanguardie protonovecentesche, in particolare di August Macke; ad Alessandro Guzzi, intento a dipingere l'icona figurale per antonomasia, quella umana, con la volontà di restituirle il significato di manifesto umanista; per concludere la cinquina con Luca Pace, anch'egli attratto dalla figura umana, letta, nel suo caso, come presenza evocatrice del retaggio, sempre coinvolgente e mai spento, del mito classico. […] “
“ANNOTTARSI”, storico titolo di una mostra di Alberto Burri, vuole essere un omaggio al maestro e al tempo stesso un inizio ben augurante per uno spazio con vocazione serale. La rassegna si articola in tre mostre consecutive, a cura di Carlo Fabrizio Carli e con il patrocinio del Municipio Roma I Centro Storico.
La serie di esposizioni, spaziando tra diversi linguaggi e tecniche, permette di riunire i lavori di 15 artisti; personalità di varia formazione e sensibilità che ci offrono l’opportunità di una significativa visione del panorama artistico contemporaneo.
Con questa rassegna l’AssociazioneArticoloNove inaugura la nuova galleria Il Pane e le Rose Spazio Arte.
“Con la creazione di uno spazio espositivo nuovo ed originale a Testaccio intendiamo intensificare - spiega la presidente dell’associazione, Simonetta Sorci - il nostro impegno per essere sempre più vicini al territorio, cercando di percepirne gli umori, le mutazioni e al tempo stesso stimolare altre realtà.
Pensiamo alla Galleria Il Pane e le Rose come “un'opera aperta”, disposta a recepire e sollecitare un ventaglio di linguaggi artistici e i relativi piani di comunicazione, cosicché da ogni proposta, possano scaturire itinerari decifrabili, anche se non esaustivi, del pensiero e del lavoro di artisti che operano attivamente e che desiderano confrontarsi in uno spazio, non solo espositivo, nel cuore di Roma.”
Carlo Fabrizio Carli nella presentazione evidenzia che: “E' sempre da salutare con calore la nascita di una nuova galleria d'arte, soprattutto quando - com'è appunto nel nostro caso - non si tratta di un'iniziativa strettamente e neppure prioritariamente commerciale, ma esito di una volontà di aggregazione, espressa da un gruppo di artisti. […]
La galleria ha sede nel quartiere di Testaccio, primo insediamento industriale di Roma capitale, oggi assurto, unitamente a San Lorenzo, nel novero dei luoghi preferiti in città dall'arte e dagli artisti. Il titolo "Il pane e le rose" evoca subito reminiscenze postsessantottesche (le omonime rivista e collana editoriale), titolo che credo però sia stato assunto dai promotori piuttosto per la felice allusione alla dimensione estetica, giusto all'intersezione tra le istanze dell'utilità e della gratuità, del funzionale e del bello, del necessario e del superfluo.
Uno spazio espositivo non di tendenza, ma aperto ad istanze e a linguaggi anche fortemente differenziati: eloquentemente per la sua inaugurazione è stato prescelto un evento suddiviso in tre momenti, un vero proprio trittico espositivo, uno dedicato alla pittura d'immagine, il secondo alla pittura aniconica, l'ultimo alla scultura (o comunque ad una espressività dal marcato materismo) e alla fotografia: in ciascuna sezione figurano cinque artisti, ciascuno presente con due opere.
Si trascorre così, per la prima pattuglia di espositori, dalle vaste inquadrature di periferie urbane di Massimo Campi, trasfigurate in una gamma cromatica da nuovo chiarismo; alle poetiche figure di Michele Crocco, sospese tra dimensione fiabesca e il raffinato sintetismo dell'intervento pittorico; alla solida figurazione di Massimo Fiocco, che rivela una selettiva e molto personale rivisitazione di un certo orfico versante delle avanguardie protonovecentesche, in particolare di August Macke; ad Alessandro Guzzi, intento a dipingere l'icona figurale per antonomasia, quella umana, con la volontà di restituirle il significato di manifesto umanista; per concludere la cinquina con Luca Pace, anch'egli attratto dalla figura umana, letta, nel suo caso, come presenza evocatrice del retaggio, sempre coinvolgente e mai spento, del mito classico. […] “
14
novembre 2006
Annottarsi #1 – Dove riposano gli sguardi
Dal 14 al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
IL PANE & LE ROSE SPAZIO ARTE
Roma, Via Lorenzo Ghiberti, 19, (Roma)
Roma, Via Lorenzo Ghiberti, 19, (Roma)
Orario di apertura
20.00-23.00 (dal martedì alla domenica)
Vernissage
14 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore