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Anthony Quinn – Frammenti di un attore
L’amore per la pittura- testimoniato dai 33 disegni esposti-, l’immagine di padre affettuoso dei suoi 13 figli e il ruolo primario nella dolce vita del tempo – che immediatamente balzano agli occhi dalle foto in mostra- sono gli aspetti scelti dalla curatrice
Comunicato stampa
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Il 6 dicembre alle ore 20.00 l' Associazione Culturale "La Chioma di Berenice" inaugura al Teatro Flaiano di Roma l'anteprima della mostra in onore di Anthony Quinn.
L'attore vincitore di due Oscar per Viva Zapata! e Brama di Vivere ci viene presentato attraverso una lente d'ingrandimento: oltre all' interprete esotico e carismatico sono "messi in scena" talenti e passioni intime. L'amore per la pittura- testimoniato dai 33 disegni esposti-, l'immagine di padre affettuoso dei suoi 13 figli e il ruolo primario nella dolce vita del tempo - che immediatamente balzano agli occhi dalle foto in mostra- sono gli aspetti scelti dalla curatrice a testimonianza della forte tempra di questo ragazzo dall'infanzia umile e dal temperamento passionale e ostinato, sempre volto al perfezionamento e successo personale: Sono in concorrenza solo con me stesso, amava ricordare.
Fu soltanto nel 1954 con La Strada di Federico Fellini, che l'indimenticabile interprete di Lawrence d'Arabia e Zorba il greco, raggiunse la notorietà negli Stati Uniti. Allora la critica abusò del termine "superbo" nel descrivere il ritratto che Quinn fece del bruto girovago del film vincitore dell' Oscar e il The New Yorker arrivò a scrivere: "Anthony Quinn ha recitato per anni ad Hollywood senza mai darci la performance che ha dato come Zampanò felliniano".
Oggi a 50 anni dall' uscita del film alla Mostra di Venezia la magia si ripete, e siamo di nuovo stretti in un abbraccio ideale al film, al superbo attore e al magnifico talento di Federico Fellini.
Nato da padre irlandese e madre messicana-azteca Quinn ha sempre interpretato con successo i ruoli etnici: indiano, arabo, eschimese, russo, messicano, greco e certamente italiano. Questa sua peculiarità in linea con la grande sensibilità e rispetto verso le etnie e le minoranze, lo portava ad affermare:
It doesn't make a difference as long as I'm a person in the world.
In tale direzione va appunto il particolarissimo progetto che nel 1988 portò la WFUNA (Federazione Mondiale delle Associazioni delle Nazioni Unite) ad affidargli la realizzazione di una litografia commemorativa dei quaranta anni dalla proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che è eccezionalmente in mostra.
Lo Zampanò di Fellini e dell'immaginario collettivo, è riuscito ad abbracciare completamente la vita e a trasformarla in arte: ogni cosa che ha fatto – nel cinema, nell’arte, nella vita privata – è impregnata di “brama di vita”, della sua passione profonda per l’umanità, vista nelle mille sfaccettature del caso, e del suo desiderio di lasciare una traccia del proprio passaggio in questo mondo. L'arte di Quinn si nutre dell'esperienza di chi è passato attraverso il dolore e la sofferenza, ma ha anche conosciuto il potere e la fama, è per questo che egli ebbe – come uomo, attore o artista – la straordinaria capacità di percepire la vera identità dell’essere umano e che tutt' oggi ciascuno di noi può trovare qualcosa di sé nei suoi personaggi.
La mostra, patrocinata dalla Regione Lazio, vuole rappresentare un saluto al genio poliedrico e rarissimo di Anthony Quinn, un talento che affonda le sue radici nella tradizione e nella memoria del passato, ma che si libra e libera la sua forza creativa solo grazie all'entusiasmo e alla spinta propositiva della sua idea di futuro.
Inaugurazione - Lunedì 6 dicembre h. 20.00 Teatro Flaiano Via S. Stefano del Cacco, 15 Roma
Proiezione de La Strada di Federico Fellini
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Mostra a cura di Daniela Grano
L'evento prosegue dal 7 al 13 dicembre Teatro S. Melania Via Eschilo, 100 Roma
Associazione Culturale "La Chioma di Berenice"
L'attore vincitore di due Oscar per Viva Zapata! e Brama di Vivere ci viene presentato attraverso una lente d'ingrandimento: oltre all' interprete esotico e carismatico sono "messi in scena" talenti e passioni intime. L'amore per la pittura- testimoniato dai 33 disegni esposti-, l'immagine di padre affettuoso dei suoi 13 figli e il ruolo primario nella dolce vita del tempo - che immediatamente balzano agli occhi dalle foto in mostra- sono gli aspetti scelti dalla curatrice a testimonianza della forte tempra di questo ragazzo dall'infanzia umile e dal temperamento passionale e ostinato, sempre volto al perfezionamento e successo personale: Sono in concorrenza solo con me stesso, amava ricordare.
Fu soltanto nel 1954 con La Strada di Federico Fellini, che l'indimenticabile interprete di Lawrence d'Arabia e Zorba il greco, raggiunse la notorietà negli Stati Uniti. Allora la critica abusò del termine "superbo" nel descrivere il ritratto che Quinn fece del bruto girovago del film vincitore dell' Oscar e il The New Yorker arrivò a scrivere: "Anthony Quinn ha recitato per anni ad Hollywood senza mai darci la performance che ha dato come Zampanò felliniano".
Oggi a 50 anni dall' uscita del film alla Mostra di Venezia la magia si ripete, e siamo di nuovo stretti in un abbraccio ideale al film, al superbo attore e al magnifico talento di Federico Fellini.
Nato da padre irlandese e madre messicana-azteca Quinn ha sempre interpretato con successo i ruoli etnici: indiano, arabo, eschimese, russo, messicano, greco e certamente italiano. Questa sua peculiarità in linea con la grande sensibilità e rispetto verso le etnie e le minoranze, lo portava ad affermare:
It doesn't make a difference as long as I'm a person in the world.
In tale direzione va appunto il particolarissimo progetto che nel 1988 portò la WFUNA (Federazione Mondiale delle Associazioni delle Nazioni Unite) ad affidargli la realizzazione di una litografia commemorativa dei quaranta anni dalla proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che è eccezionalmente in mostra.
Lo Zampanò di Fellini e dell'immaginario collettivo, è riuscito ad abbracciare completamente la vita e a trasformarla in arte: ogni cosa che ha fatto – nel cinema, nell’arte, nella vita privata – è impregnata di “brama di vita”, della sua passione profonda per l’umanità, vista nelle mille sfaccettature del caso, e del suo desiderio di lasciare una traccia del proprio passaggio in questo mondo. L'arte di Quinn si nutre dell'esperienza di chi è passato attraverso il dolore e la sofferenza, ma ha anche conosciuto il potere e la fama, è per questo che egli ebbe – come uomo, attore o artista – la straordinaria capacità di percepire la vera identità dell’essere umano e che tutt' oggi ciascuno di noi può trovare qualcosa di sé nei suoi personaggi.
La mostra, patrocinata dalla Regione Lazio, vuole rappresentare un saluto al genio poliedrico e rarissimo di Anthony Quinn, un talento che affonda le sue radici nella tradizione e nella memoria del passato, ma che si libra e libera la sua forza creativa solo grazie all'entusiasmo e alla spinta propositiva della sua idea di futuro.
Inaugurazione - Lunedì 6 dicembre h. 20.00 Teatro Flaiano Via S. Stefano del Cacco, 15 Roma
Proiezione de La Strada di Federico Fellini
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Mostra a cura di Daniela Grano
L'evento prosegue dal 7 al 13 dicembre Teatro S. Melania Via Eschilo, 100 Roma
Associazione Culturale "La Chioma di Berenice"
07
dicembre 2004
Anthony Quinn – Frammenti di un attore
Dal 07 al 13 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
TEATRO FLAIANO
Roma, Via Santo Stefano Del Cacco, 15, (Roma)
Roma, Via Santo Stefano Del Cacco, 15, (Roma)
Curatore