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Antichambre | Anticamera 7
sette studenti del terzo anno della scuola nazionale superiore di fotografia di Arles
Comunicato stampa
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Questa mostra riunisce i lavori degli artisti Yto Barrada, Patrick Faigenbaum, Jean-Baptiste Ganne,
Valérie Jouve, Suzanne Lafont, Jean-Luc Moulène e Paola Salerno. Saranno esposti centoventuno
pezzi di grande formato.
Il progetto di questa esposizione è venuto elaborandosi attorno ad una questione centrale : se la
nozione di forma quadro sia a tutt’oggi operativa in seno alla attività fotografica in Francia. La
ricerca di una attualità storica all’interno della creazione contemporanea poteva avere del
paradossale. La scelta è stata operata anzitutto secondo un rifiuto della tematica, del
raggruppamento generazionale o della formazione a priori di una qualsivoglia “corrente” (per altro
inesistente). Porre un tale punto di riferimento storiografico ha quindi dato modo di verificare le
divergenze così come gli accostamenti tra le opere ed una nozione che accompagna l’emergere della
fotografia nel campo dell’arte contemporanea.
Suzanne Lafont espone un’opera unica, Numéro, lungo due lunghi pannelli inclinati
(rispettivamente, di 19 e 23 metri), concepita specificamente per lo spazio d’esposizione di Villa
Medici. Quest’opera originale mette in gioco una figura ed un testo combinatorio che partecipano
del teatro e della situazione dello spettatore nello spazio espositivo. Jean-Luc Moulène, che porta
avanti la sua riflessione sull’aspetto documentario della fotografia, propone una selezione inedita di
immagini tratte dal suo Journal Impersonnel cui si è dedicato dal 1998. Patrick Faigenbaum
espone il suo lavoro più recente su Barcellona confrontato ad alcune immagini della città di Brema
che hanno segnato il suo personale impegno nello stile documentario. In una lettura originale del
libro-monumento di Marx, Jean-Baptiste Ganne verifica la possibilità di affissione del suo Capital
Illustré, opera che intende riproporre la questione dell’illustrazione fotografica. Paola Salerno,
espone, terminando una serie iniziata nel 1998, La Calabre, serie fotografica che interroga il
paesaggio e le contraddizioni territoriali della regione natale secondo le modalità dell’inchiesta
storica ed intima. Yto Barrada espone il grande progetto Le Détroit, un ritratto della città di
Tangeri che, secondo il modello documentario, disegna i contorni di una precisa tematica: la
tentazione alla partenza. Infine, Valérie Jouve presenta un montaggio d’immagini sperimentale che
incrocia le problematiche del corpo nella città, secondo una logica che si avvale del muro
dell’esposizione come supporto costitutivo dell’opera.
In occasione della mostra, l’Accademia di Francia a Roma e Actes Sud pubblicheranno un catalogo
(bilingue – francese e italiano) concepito da Guillaume Le Gall. Questo volume, che conta
centosessanta pagine, comprende un testo del curatore, un fascicolo iconografico con un
intrattenimento per ciascun artista. Le illustrazioni, settanta in tutto, saranno a colori e a pagina
intera. I colloqui sono stati realizzati da Jean-Pierre Criqui, Arlette Farge, Guillaume Le Gall, Nadia
Tazi e Gilles A. Tiberghien.
Valérie Jouve, Suzanne Lafont, Jean-Luc Moulène e Paola Salerno. Saranno esposti centoventuno
pezzi di grande formato.
Il progetto di questa esposizione è venuto elaborandosi attorno ad una questione centrale : se la
nozione di forma quadro sia a tutt’oggi operativa in seno alla attività fotografica in Francia. La
ricerca di una attualità storica all’interno della creazione contemporanea poteva avere del
paradossale. La scelta è stata operata anzitutto secondo un rifiuto della tematica, del
raggruppamento generazionale o della formazione a priori di una qualsivoglia “corrente” (per altro
inesistente). Porre un tale punto di riferimento storiografico ha quindi dato modo di verificare le
divergenze così come gli accostamenti tra le opere ed una nozione che accompagna l’emergere della
fotografia nel campo dell’arte contemporanea.
Suzanne Lafont espone un’opera unica, Numéro, lungo due lunghi pannelli inclinati
(rispettivamente, di 19 e 23 metri), concepita specificamente per lo spazio d’esposizione di Villa
Medici. Quest’opera originale mette in gioco una figura ed un testo combinatorio che partecipano
del teatro e della situazione dello spettatore nello spazio espositivo. Jean-Luc Moulène, che porta
avanti la sua riflessione sull’aspetto documentario della fotografia, propone una selezione inedita di
immagini tratte dal suo Journal Impersonnel cui si è dedicato dal 1998. Patrick Faigenbaum
espone il suo lavoro più recente su Barcellona confrontato ad alcune immagini della città di Brema
che hanno segnato il suo personale impegno nello stile documentario. In una lettura originale del
libro-monumento di Marx, Jean-Baptiste Ganne verifica la possibilità di affissione del suo Capital
Illustré, opera che intende riproporre la questione dell’illustrazione fotografica. Paola Salerno,
espone, terminando una serie iniziata nel 1998, La Calabre, serie fotografica che interroga il
paesaggio e le contraddizioni territoriali della regione natale secondo le modalità dell’inchiesta
storica ed intima. Yto Barrada espone il grande progetto Le Détroit, un ritratto della città di
Tangeri che, secondo il modello documentario, disegna i contorni di una precisa tematica: la
tentazione alla partenza. Infine, Valérie Jouve presenta un montaggio d’immagini sperimentale che
incrocia le problematiche del corpo nella città, secondo una logica che si avvale del muro
dell’esposizione come supporto costitutivo dell’opera.
In occasione della mostra, l’Accademia di Francia a Roma e Actes Sud pubblicheranno un catalogo
(bilingue – francese e italiano) concepito da Guillaume Le Gall. Questo volume, che conta
centosessanta pagine, comprende un testo del curatore, un fascicolo iconografico con un
intrattenimento per ciascun artista. Le illustrazioni, settanta in tutto, saranno a colori e a pagina
intera. I colloqui sono stati realizzati da Jean-Pierre Criqui, Arlette Farge, Guillaume Le Gall, Nadia
Tazi e Gilles A. Tiberghien.
03
giugno 2004
Antichambre | Anticamera 7
Dal 03 giugno all'undici luglio 2004
fotografia
arte contemporanea
giovane arte
arte contemporanea
giovane arte
Location
VILLA MEDICI – ACCADEMIA DI FRANCIA
Roma, Viale Della Trinità Dei Monti, 1, (Roma)
Roma, Viale Della Trinità Dei Monti, 1, (Roma)
Biglietti
6,5€, ridotto: 4€
Orario di apertura
11.00 – 19.00 non stop
Vernissage
3 Giugno 2004, ore 18.30
Autore
Curatore