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Antiche carte geografiche a Framura
Una mostra di mappe a stampa del Levante Ligure nella Torre Carolingia
Comunicato stampa
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ANTICHE CARTE GEOGRAFICHE A FRAMURA
Una mostra di mappe a stampa del Levante Ligure nella Torre Carolingia.
Una location perfetta per una mostra di preziose carte geografiche del Levante Ligure è stata inaugurata ieri 17 Agosto nella antica e affascinante Torre Carolingia a Framura.
Una interessante raccolta di antiche carte è un modo diverso di conoscere il disegno del nostro territorio così come veniva rappresentato nelle carte a stampa dal 1500 a tutto il XIX secolo è stata organizzata dall’associazione AMICI DEI MUSEI SPEZZINI E DELLA LUNIGIANA con il Comune di Framura.
Un allestimento molto pulito che valorizza al meglio la torre millenaria, realizzato grazie a SERVIZIMUSEALI.COM e alla sponsorizzazione di Battistini Assicurazioni La Spezia e Delta elettronica-sistemi di sicurezza La Spezia
La mostra è aperta tutti i giorni dal fino al 4 Settembre dalle ore 19,00 alle 22,00, Torre Carolingia, località Costa, Framura, La Spezia (uscita autostradale Deiva)
Sono 27 le mappe esposte, tutte di grandi dimensioni, selezionate tra le più significative per bellezza, autore e importanza geografica e autore, dal celeberrimo Ortelio, al Blaeu, al Magini che hanno segnato l’evoluzione della cartografia, fino alle più recenti carte del Regno di Sardegna e poi d’Italia; tra queste la carta geologica del Golfo del 1863 dedicata da Giovanni Capellini al giovane principe ereditario Umberto di Savoia, utilizzata da Domenico Chiodo per la progettazione del grande Arsenale Militare Marittimo della Spezia.
La rappresentazione territoriale è sempre stata indissolubilmente legata alla gestione del potere che ha amministrato la Liguria dalle prime opere a stampa; il Levante e il Golfo della Spezia sono talora fantastici nel disegno, quasi a voler significare che la costa c’è è lì, ma della sua vera forma non interessa molto, a parte la presenza di una munitissima fortezza, quella di Santa Maria che ne vigila l’imboccatura. La Repubblica di Genova del resto negli anni non tiene assolutamente a che si diffondano disegni precisi dei propri domini, ed è così che il Golfo è talora meglio rappresentato in dettaglio nelle carte dei vicini Stati di Toscana, di Lucca e di Parma e soprattutto di Piemonte, quel Regno di Sardegna che all’opposto è interessatissimo a conoscere i dettagli dei confini e degli stati limitrofi.
Si deve arrivare a Napoleone e all’avvento di strumenti di precisione per avere un Golfo misurato in dettaglio e altrettanto precisamente rappresentato sulla carta e sugli atlanti, come oggi lo conosciamo.
La carta idealizza, ispira, e traccia il viaggio. Nessun percorso inizia senza uno tracciato, uno schizzo, un annotazione, un nome di paese. Poi viene la sequenza di tappe intermedie fino al viaggio vero e proprio, per terra o per mare, avventuroso o meno, fortunato o sfortunato.
Il di-segno apre il progetto alla nostra mente.
Il viaggio si concretizzerà o meno, ma la nostra mente lo ha già impostato, segmentato, analizzato e immaginato, partendo da un segno, città o con-fine o territorio o paese (fermate intermedie, cambi di cavallo, cambi di aeroplani, imbarchi su navi, mancate coincidenze con treni). Il viaggio è l’apertura della nostra mente a un avventura, a quanto non conosciamo ancora; è la bevanda che può placare la nostra sete di vedere con gli occhi, sentire con la testa, provare col cuore, in una parola: conoscere.
Oggi la rappresentazione del territorio ha subito la totale rivoluzione dell’immagine satellitare e della precisione pressoché assoluta, tutto sembra facile. Ma i meno giovani ricordano ancora gli atlanti con vaste porzioni in rosa o azzurrino dell’Africa ad indicare le vaste misteriose aree coloniali o i ghiacci sterminati vuoti di riferimenti, privi di indicazioni.
Questa rassegna di venticinque carte di una raccolta privata, ben lungi dall’esaurire l’argomento della cartografia della Liguria di levante, vuole unicamente invitare alla conoscenza di come veniva rappresentato il nostro territorio, quando le distanze erano passi o palmi o miglia (beninteso ognuna rigorosamente della propria città e diversa dalla città vicina e spesso antagonista) e non chilometri; carte disegnate per il commercio e per il potere, quando solo una minoranza sapeva leggere e una ancora più ristretta minoranza poteva acquistarle o consultarle.
Sono carte nelle quali il cartografo non è quasi mai l’incisore e non si rinuncia mai alla illustrazione allusiva ed ai cartigli elaborati; carte dove i nomi sono talora storpiati e gli itinerari ci appaiono oggi imprecisi. Tratti di strada nei quali era facile “perdersi” o disorientarsi o vivere pericolose avventure; viaggi che si compivano a piedi o tutt’al più in carrozza o a cavallo.
Solo nell’800 le distanze diventeranno precise, misurate, rettificate con acquisto di certezza e perdita di fascino. Se la vista di queste carte stimolerà nel visitatore una qualche curiosità o interesse, l’obiettivo sarà stato raggiunto.
Riccardo Balzarotti
Una mostra di mappe a stampa del Levante Ligure nella Torre Carolingia.
Una location perfetta per una mostra di preziose carte geografiche del Levante Ligure è stata inaugurata ieri 17 Agosto nella antica e affascinante Torre Carolingia a Framura.
Una interessante raccolta di antiche carte è un modo diverso di conoscere il disegno del nostro territorio così come veniva rappresentato nelle carte a stampa dal 1500 a tutto il XIX secolo è stata organizzata dall’associazione AMICI DEI MUSEI SPEZZINI E DELLA LUNIGIANA con il Comune di Framura.
Un allestimento molto pulito che valorizza al meglio la torre millenaria, realizzato grazie a SERVIZIMUSEALI.COM e alla sponsorizzazione di Battistini Assicurazioni La Spezia e Delta elettronica-sistemi di sicurezza La Spezia
La mostra è aperta tutti i giorni dal fino al 4 Settembre dalle ore 19,00 alle 22,00, Torre Carolingia, località Costa, Framura, La Spezia (uscita autostradale Deiva)
Sono 27 le mappe esposte, tutte di grandi dimensioni, selezionate tra le più significative per bellezza, autore e importanza geografica e autore, dal celeberrimo Ortelio, al Blaeu, al Magini che hanno segnato l’evoluzione della cartografia, fino alle più recenti carte del Regno di Sardegna e poi d’Italia; tra queste la carta geologica del Golfo del 1863 dedicata da Giovanni Capellini al giovane principe ereditario Umberto di Savoia, utilizzata da Domenico Chiodo per la progettazione del grande Arsenale Militare Marittimo della Spezia.
La rappresentazione territoriale è sempre stata indissolubilmente legata alla gestione del potere che ha amministrato la Liguria dalle prime opere a stampa; il Levante e il Golfo della Spezia sono talora fantastici nel disegno, quasi a voler significare che la costa c’è è lì, ma della sua vera forma non interessa molto, a parte la presenza di una munitissima fortezza, quella di Santa Maria che ne vigila l’imboccatura. La Repubblica di Genova del resto negli anni non tiene assolutamente a che si diffondano disegni precisi dei propri domini, ed è così che il Golfo è talora meglio rappresentato in dettaglio nelle carte dei vicini Stati di Toscana, di Lucca e di Parma e soprattutto di Piemonte, quel Regno di Sardegna che all’opposto è interessatissimo a conoscere i dettagli dei confini e degli stati limitrofi.
Si deve arrivare a Napoleone e all’avvento di strumenti di precisione per avere un Golfo misurato in dettaglio e altrettanto precisamente rappresentato sulla carta e sugli atlanti, come oggi lo conosciamo.
La carta idealizza, ispira, e traccia il viaggio. Nessun percorso inizia senza uno tracciato, uno schizzo, un annotazione, un nome di paese. Poi viene la sequenza di tappe intermedie fino al viaggio vero e proprio, per terra o per mare, avventuroso o meno, fortunato o sfortunato.
Il di-segno apre il progetto alla nostra mente.
Il viaggio si concretizzerà o meno, ma la nostra mente lo ha già impostato, segmentato, analizzato e immaginato, partendo da un segno, città o con-fine o territorio o paese (fermate intermedie, cambi di cavallo, cambi di aeroplani, imbarchi su navi, mancate coincidenze con treni). Il viaggio è l’apertura della nostra mente a un avventura, a quanto non conosciamo ancora; è la bevanda che può placare la nostra sete di vedere con gli occhi, sentire con la testa, provare col cuore, in una parola: conoscere.
Oggi la rappresentazione del territorio ha subito la totale rivoluzione dell’immagine satellitare e della precisione pressoché assoluta, tutto sembra facile. Ma i meno giovani ricordano ancora gli atlanti con vaste porzioni in rosa o azzurrino dell’Africa ad indicare le vaste misteriose aree coloniali o i ghiacci sterminati vuoti di riferimenti, privi di indicazioni.
Questa rassegna di venticinque carte di una raccolta privata, ben lungi dall’esaurire l’argomento della cartografia della Liguria di levante, vuole unicamente invitare alla conoscenza di come veniva rappresentato il nostro territorio, quando le distanze erano passi o palmi o miglia (beninteso ognuna rigorosamente della propria città e diversa dalla città vicina e spesso antagonista) e non chilometri; carte disegnate per il commercio e per il potere, quando solo una minoranza sapeva leggere e una ancora più ristretta minoranza poteva acquistarle o consultarle.
Sono carte nelle quali il cartografo non è quasi mai l’incisore e non si rinuncia mai alla illustrazione allusiva ed ai cartigli elaborati; carte dove i nomi sono talora storpiati e gli itinerari ci appaiono oggi imprecisi. Tratti di strada nei quali era facile “perdersi” o disorientarsi o vivere pericolose avventure; viaggi che si compivano a piedi o tutt’al più in carrozza o a cavallo.
Solo nell’800 le distanze diventeranno precise, misurate, rettificate con acquisto di certezza e perdita di fascino. Se la vista di queste carte stimolerà nel visitatore una qualche curiosità o interesse, l’obiettivo sarà stato raggiunto.
Riccardo Balzarotti
17
agosto 2011
Antiche carte geografiche a Framura
Dal 17 agosto al 04 settembre 2011
disegno e grafica
Location
TORRE CAROLINGIA
Framura, Località Costa Di Bassano, (La Spezia)
Framura, Località Costa Di Bassano, (La Spezia)
Orario di apertura
dalle 19 alle 22
Vernissage
17 Agosto 2011, ore 21