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Antigone: uno sguardo sul femminile
Sono stati invitati artisti uomini e donne, che propongono una riflessione sulla femminilità sotto forma di dialogo e di confronto e analizzano in vari approcci il ruolo della donna nel mondo contemporaneo
Comunicato stampa
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Antigone è un personaggio della mitologia greca, figlia di Edipo e della madre di questi, Giocasta.
La storia di Antigone inizia laddove termina la tragedia di Sofocle, ovvero quando Edipo affida le figlie allo zio Creonte e va in esilio.
Antigone seppellì degnamente suo fratello Polinice - traditore della patria - nonostante il re di Tebe Creonte avesse ordinato di lasciare il cadavere preda ai cani e agli avvoltoi sul campo di battaglia. Il re diede così ordine di murarla viva.
Tiresia, l’indovino cieco, individuò la prigione-tomba di Antigone che fu aperta dopo qualche giorno, ma la fanciulla al suo interno era già morta.
Alla vista del corpo, il promesso sposo di Antigone, Emone, figlio di Creonte, si tolse la vita.
Antigone è anche il personaggio principale della tragedia “Antigone” di Sofocle.
Il personaggio di Antigone, nella tragedia di Sofocle, è celebre per la distinzione che stabilisce tra le leggi “scritte” e quelle “non scritte”, eterne, alle quali pretende di obbedire sfidando Creonte.
Questa distinzione, che troviamo anche nel sofista Antifonte e in Platone, a proposito della morte di Socrate, può essere variamente interpretata: sia come semplice affermazione a piori dell’esistenza di una “morale universale”, in pieno contrasto, almeno nella sua enunciazione astratta, con i fatti storici e sociali; sia infine,
e questa sembra l’interpretazione più plausibile, come affermazione della permanenza, in ultima istanza, della “coscienza morale”, intesa come riflesso lucido e attivo di ogni legge.
“Antigone, uno sguardo sul femminile”, è il titolo della mostra che presentiamo.
Sono stati invitati artisti uomini e donne, che propongono una riflessione sulla femminilità sotto forma di dialogo e di confronto e analizzano in vari approcci il ruolo della donna nel mondo contemporaneo.
La prima parte è dedicata ad artisti, che proprio negli anni sessanta, periodo importantissimo nella libertà espressiva per la donna erano vivacemente presenti nel mondo dell’arte e ci propone un mondo-artistico libero da condizionamenti culturali ed ambientali.
Con le donne che”camminnano” in un persorso tavolta difficile, come quello della vita, forse inquietanti ad uno sguardo frugale, ma cariche di tensione, sentimento e forza se le si osserva con attenzione viene interpretano bene il ruolo del femminile.
(esemplificative le immagini di Bianca Orsi_Giuseppe Grosso)
La seconda parte è dedicata a una serie di personali di artisti presenti da anni nel mondo dell’arte contemporanea, con grande successo.
Le loro figure femminili sono oggetti di sottile seduzione, che rievocano un sesso per lo più sublimato, donne immortalate nella vita quotidiana, in casa e nel lavoro.
(esemplificative le immagini di Sergio Albano_Guglielmo Meltzeid)
La terza parte è dedicata ad una collettiva di artisti nelle cui opere il corpo femminile diventa territorio di scoperta e sperimentazione di tecniche e materiali diversi.
A loro è affidato il compito di rappresentare le differenti sfaccettature
dell'identità femminile evidenziando le problematiche e le prospettive delle donne di oggi.
(esemplificative le immagini di Silvio Vigliaturo_Roberto Cutuli_Manuela Incorvaia)
Ciò che la mostra indaga è quindi la donna nella sua proiezione sociale, culturale e politica, e il suo essere rappresentazione simbolica e filosofica di valori fondanti nelle diverse culture e regioni del mondo.
La storia di Antigone inizia laddove termina la tragedia di Sofocle, ovvero quando Edipo affida le figlie allo zio Creonte e va in esilio.
Antigone seppellì degnamente suo fratello Polinice - traditore della patria - nonostante il re di Tebe Creonte avesse ordinato di lasciare il cadavere preda ai cani e agli avvoltoi sul campo di battaglia. Il re diede così ordine di murarla viva.
Tiresia, l’indovino cieco, individuò la prigione-tomba di Antigone che fu aperta dopo qualche giorno, ma la fanciulla al suo interno era già morta.
Alla vista del corpo, il promesso sposo di Antigone, Emone, figlio di Creonte, si tolse la vita.
Antigone è anche il personaggio principale della tragedia “Antigone” di Sofocle.
Il personaggio di Antigone, nella tragedia di Sofocle, è celebre per la distinzione che stabilisce tra le leggi “scritte” e quelle “non scritte”, eterne, alle quali pretende di obbedire sfidando Creonte.
Questa distinzione, che troviamo anche nel sofista Antifonte e in Platone, a proposito della morte di Socrate, può essere variamente interpretata: sia come semplice affermazione a piori dell’esistenza di una “morale universale”, in pieno contrasto, almeno nella sua enunciazione astratta, con i fatti storici e sociali; sia infine,
e questa sembra l’interpretazione più plausibile, come affermazione della permanenza, in ultima istanza, della “coscienza morale”, intesa come riflesso lucido e attivo di ogni legge.
“Antigone, uno sguardo sul femminile”, è il titolo della mostra che presentiamo.
Sono stati invitati artisti uomini e donne, che propongono una riflessione sulla femminilità sotto forma di dialogo e di confronto e analizzano in vari approcci il ruolo della donna nel mondo contemporaneo.
La prima parte è dedicata ad artisti, che proprio negli anni sessanta, periodo importantissimo nella libertà espressiva per la donna erano vivacemente presenti nel mondo dell’arte e ci propone un mondo-artistico libero da condizionamenti culturali ed ambientali.
Con le donne che”camminnano” in un persorso tavolta difficile, come quello della vita, forse inquietanti ad uno sguardo frugale, ma cariche di tensione, sentimento e forza se le si osserva con attenzione viene interpretano bene il ruolo del femminile.
(esemplificative le immagini di Bianca Orsi_Giuseppe Grosso)
La seconda parte è dedicata a una serie di personali di artisti presenti da anni nel mondo dell’arte contemporanea, con grande successo.
Le loro figure femminili sono oggetti di sottile seduzione, che rievocano un sesso per lo più sublimato, donne immortalate nella vita quotidiana, in casa e nel lavoro.
(esemplificative le immagini di Sergio Albano_Guglielmo Meltzeid)
La terza parte è dedicata ad una collettiva di artisti nelle cui opere il corpo femminile diventa territorio di scoperta e sperimentazione di tecniche e materiali diversi.
A loro è affidato il compito di rappresentare le differenti sfaccettature
dell'identità femminile evidenziando le problematiche e le prospettive delle donne di oggi.
(esemplificative le immagini di Silvio Vigliaturo_Roberto Cutuli_Manuela Incorvaia)
Ciò che la mostra indaga è quindi la donna nella sua proiezione sociale, culturale e politica, e il suo essere rappresentazione simbolica e filosofica di valori fondanti nelle diverse culture e regioni del mondo.
23
febbraio 2007
Antigone: uno sguardo sul femminile
Dal 23 febbraio al 25 marzo 2007
fotografia
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arte contemporanea
arti decorative e industriali
Location
NAVE – PARCO CULTURALE LE SERRE
Grugliasco, Via Tiziano Lanza, 31, (Torino)
Grugliasco, Via Tiziano Lanza, 31, (Torino)
Orario di apertura
venerdì, sabato ore 15,00 - 19,00
domenica ore 10,30 - 12,30 15,00 - 19,00
giovedì 8 marzo ore 10,30 - 12,30 15,00 - 19,00
Vernissage
23 Febbraio 2007, ore 18
Autore
Curatore