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Antille |Johansson | Pietsch – The Inner Space
Lo spazio fisico diviene il tema unificante nell’indagine dei tre artisti, un perimetro di ricerca per il loro intervento (le mura domestiche, il volume “occupato” da un oggetto così come l’area di uno schermo-video). Presto ci si accorge che lo spazio fisico in realtà altro non è che il contenitore di uno “spazio interno”, di emozioni e sensibilità inscritte e racchiuse in esso.
Comunicato stampa
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L’esposizione riunisce le opere di tre giovani artisti europei:
Emmanuelle Antille (Losanna-1972), Michael Johansson (Trollhättan, Svezia-1975) e Oliver Pietsch ( Monaco-1972)
Lo spazio fisico diviene il tema unificante nell'indagine dei tre artisti, un perimetro di ricerca per il loro intervento (le mura domestiche, il volume "occupato" da un oggetto così come l'area di uno schermo-video).
Presto ci si accorge che lo spazio fisico in realtà altro non è che il contenitore di uno "spazio interno", di emozioni e sensibilità inscritte e racchiuse in esso.
Emmanuelle Antille presenta il suo ultimo ed inedito video “Strings of affection” in cui lo spazio domestico viene percorso dalle traiettorie aeree dipanate da un gomitolo di corda. L’artefice dello strano rituale si muove con passo cadenzato nel labirinto che ha appena creato. Procede accarezzando sinuosamente le corde mentre esse sembrano vibrare rimbalzando come laser sulle pareti della casa.
Emmanuelle Antille è l’autrice inoltre di una serie di fotografie di uomini e donne dai corpi tatuati. L’artista sembra cogliere nei soggetti ritratti una cavità segreta, uno spazio interno in netta antitesi con l’appariscente linguaggio visivo del tatuaggio.
L’opera di Michael Johansson si impernia sulla raccolta e la maniacale misurazione della fisicità di oggetti di uso comune.
Tale processo conduce l'artista alla realizzazione di agglomerati eterogenei che sembrano trattenuti insieme da uno sconcertante magnetismo.
Un singolo oggetto, come una seduta, descrive e definisce lo spazio volumetrico da organizzare e da riempire millimetricamente senza ammettere vuoti, diventando a sua volta contenitore di oggetti significanti.
Oliver Pietsch argina con grande cura immagini e suono, misurando con attenzione lo spazio della sua osservazione.
L’opera di smembramento dei film e la conseguente ri–costituzione di una nuova sequenza, convivono nel recente “The Shape of Things”:
Pietsch dà forma e rappresenta in questo video lo spazio più intimo e segreto dell'umano: il sogno e il subconscio.
Attraverso il montaggio di spezzoni di found footage, noti od anonimi, esplora lo spazio interno rappresentandone l'oscura e complessa stratificazione delle emozioni umane.
Emmanuelle Antille (1972, Losanna, Svizzera).
Nel 2003 ha rappresentato la Svizzera alla 50' edizione della Biennale di Venezia
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra cui tre Swiss Art Awards (1999, 2000, 2001), Kiefer-Hablitzel Prize (2000, 2001), Review + film contest Migros Culture (1999), Swiss Studio a Berlino (2001), e il Couvent des Recollets a Parigi (2003).
Tra le mostre piu' importanti ricordiamo: Centre PasquArt, Bienne e Art Unlimited, Basel(2008) COMA , Berlin e Musée d’art moderne de la Ville de Paris/ARC, Paris (2007) NCA, Tokyo (2006) and Tokyo Wonder Site, Tokyo(2006). The Muse'e du Jeu de Paume, Paris (2005);Sammlung Goetz, Munich (2004); CCA, Glasgow (2004); Site Gallery, Sheffield (2004); Migros Museum, Zurich (2004);The Renaissance Society, Chicago (2003); Kunstverein, Frankfurt (2002);De Appel, Amsterdam (1998)
Realizza film e fotografie, installazioni, scrive testi e sceneggiature.
Michael Johansson (1975, Trollhättan, Svezia) .
Ha realizzato installazioni pubbliche a Rubiks Kurve, Svartlamon, Trondheim (N) , Örnsköldsviks Museum & Konsthall, Malmö Art Museum (S).
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra i quali IASPIS International culture exchange the Art Grants Committee in Sweden, Aase och Richard Björklunds Fond, Malmö Art Museum , Nominated to the Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative.
Tra le mostre più importanti ricordiamo:Värmland Wood Festival, Alma Löv Museum, Ö Ämtervik (S)Miami, Hudson Museum, Rotterdam (NL)v Truth or Dare, Århus Kunstbygning, Århus (DK) *Flytande ögonblick, Ystad Konstmuseum, Ystad (S) *(2009) Paso Doble (with Kristina Lenard), Gallery MKC, Split (C) *PRESENT, Alma Löv Museum, Ö Ämtervik (S)( 2008) østutstillingen, Kunstnernes Hus, Oslo – Trondheim Kunstmuseum (N) *Nothing, R.T Hansen, Berlin (DE)En vecka I Solen, Botnik Studios, Gerlesborg (S)(2007)Polyfonia, Jetty Barracks Gallery, Helsinki, (F) Høstutstillingen, Kunstnernes Hus, Oslo (N) * (2006) ter Festival, SIM-house, Reykjavik, (IS)2005 . Ha studiato all’Art Academy in Malmo.
Oliver Pietsch è nato a Monaco nel (1972, Berlino, Germania).
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra cui MuVi-Award, Oberhausen, 3. Prize / Media Forum 2005 (Moscow), Jury special prize / Jury Prize, VAD Festival Internacional de Vídeo i Arts/ Int. Medienkunstpreis 2005, ZKM Karlsruhe, Jury Prize / Video Medeja, Viewer’s Choice Award / Split Film Festival, Croatia, Special Award / Stuttgarter Filmwinter, 1st Prize, Installation Award / Kansk Video Festival, Kansk, Russia, 1st Prize / 9th int’l media art biennale WRO 01, Wroclaw, Poland, 1st Prize.
Tra le mostre piu' importanti ricordiamo: Goff+Rosenthal a Berlino(2008) e a New York (2008) a The Flat - Massimo Carasi a Milano (2006, 2002) Dokumentarfilmfestival Kassel e Collection Lambert en Avignon, Contemporary Art Museum, Avignon/ France (2006) Teatro Litta Milano (2004) Changing Role, Napoli (2004) Prague Biennal (2003). Nella sua videografia ricordiamo la trilogia sul tema della dipendenza con The Conquest of Happiness, DVD, 45 min / Tuned, DVD, 14 min / Drugged, DVD, 16 min. Ha studiato all'Academy of Arts a Monaco.
Emmanuelle Antille (Losanna-1972), Michael Johansson (Trollhättan, Svezia-1975) e Oliver Pietsch ( Monaco-1972)
Lo spazio fisico diviene il tema unificante nell'indagine dei tre artisti, un perimetro di ricerca per il loro intervento (le mura domestiche, il volume "occupato" da un oggetto così come l'area di uno schermo-video).
Presto ci si accorge che lo spazio fisico in realtà altro non è che il contenitore di uno "spazio interno", di emozioni e sensibilità inscritte e racchiuse in esso.
Emmanuelle Antille presenta il suo ultimo ed inedito video “Strings of affection” in cui lo spazio domestico viene percorso dalle traiettorie aeree dipanate da un gomitolo di corda. L’artefice dello strano rituale si muove con passo cadenzato nel labirinto che ha appena creato. Procede accarezzando sinuosamente le corde mentre esse sembrano vibrare rimbalzando come laser sulle pareti della casa.
Emmanuelle Antille è l’autrice inoltre di una serie di fotografie di uomini e donne dai corpi tatuati. L’artista sembra cogliere nei soggetti ritratti una cavità segreta, uno spazio interno in netta antitesi con l’appariscente linguaggio visivo del tatuaggio.
L’opera di Michael Johansson si impernia sulla raccolta e la maniacale misurazione della fisicità di oggetti di uso comune.
Tale processo conduce l'artista alla realizzazione di agglomerati eterogenei che sembrano trattenuti insieme da uno sconcertante magnetismo.
Un singolo oggetto, come una seduta, descrive e definisce lo spazio volumetrico da organizzare e da riempire millimetricamente senza ammettere vuoti, diventando a sua volta contenitore di oggetti significanti.
Oliver Pietsch argina con grande cura immagini e suono, misurando con attenzione lo spazio della sua osservazione.
L’opera di smembramento dei film e la conseguente ri–costituzione di una nuova sequenza, convivono nel recente “The Shape of Things”:
Pietsch dà forma e rappresenta in questo video lo spazio più intimo e segreto dell'umano: il sogno e il subconscio.
Attraverso il montaggio di spezzoni di found footage, noti od anonimi, esplora lo spazio interno rappresentandone l'oscura e complessa stratificazione delle emozioni umane.
Emmanuelle Antille (1972, Losanna, Svizzera).
Nel 2003 ha rappresentato la Svizzera alla 50' edizione della Biennale di Venezia
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra cui tre Swiss Art Awards (1999, 2000, 2001), Kiefer-Hablitzel Prize (2000, 2001), Review + film contest Migros Culture (1999), Swiss Studio a Berlino (2001), e il Couvent des Recollets a Parigi (2003).
Tra le mostre piu' importanti ricordiamo: Centre PasquArt, Bienne e Art Unlimited, Basel(2008) COMA , Berlin e Musée d’art moderne de la Ville de Paris/ARC, Paris (2007) NCA, Tokyo (2006) and Tokyo Wonder Site, Tokyo(2006). The Muse'e du Jeu de Paume, Paris (2005);Sammlung Goetz, Munich (2004); CCA, Glasgow (2004); Site Gallery, Sheffield (2004); Migros Museum, Zurich (2004);The Renaissance Society, Chicago (2003); Kunstverein, Frankfurt (2002);De Appel, Amsterdam (1998)
Realizza film e fotografie, installazioni, scrive testi e sceneggiature.
Michael Johansson (1975, Trollhättan, Svezia) .
Ha realizzato installazioni pubbliche a Rubiks Kurve, Svartlamon, Trondheim (N) , Örnsköldsviks Museum & Konsthall, Malmö Art Museum (S).
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra i quali IASPIS International culture exchange the Art Grants Committee in Sweden, Aase och Richard Björklunds Fond, Malmö Art Museum , Nominated to the Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative.
Tra le mostre più importanti ricordiamo:Värmland Wood Festival, Alma Löv Museum, Ö Ämtervik (S)Miami, Hudson Museum, Rotterdam (NL)v Truth or Dare, Århus Kunstbygning, Århus (DK) *Flytande ögonblick, Ystad Konstmuseum, Ystad (S) *(2009) Paso Doble (with Kristina Lenard), Gallery MKC, Split (C) *PRESENT, Alma Löv Museum, Ö Ämtervik (S)( 2008) østutstillingen, Kunstnernes Hus, Oslo – Trondheim Kunstmuseum (N) *Nothing, R.T Hansen, Berlin (DE)En vecka I Solen, Botnik Studios, Gerlesborg (S)(2007)Polyfonia, Jetty Barracks Gallery, Helsinki, (F) Høstutstillingen, Kunstnernes Hus, Oslo (N) * (2006) ter Festival, SIM-house, Reykjavik, (IS)2005 . Ha studiato all’Art Academy in Malmo.
Oliver Pietsch è nato a Monaco nel (1972, Berlino, Germania).
Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra cui MuVi-Award, Oberhausen, 3. Prize / Media Forum 2005 (Moscow), Jury special prize / Jury Prize, VAD Festival Internacional de Vídeo i Arts/ Int. Medienkunstpreis 2005, ZKM Karlsruhe, Jury Prize / Video Medeja, Viewer’s Choice Award / Split Film Festival, Croatia, Special Award / Stuttgarter Filmwinter, 1st Prize, Installation Award / Kansk Video Festival, Kansk, Russia, 1st Prize / 9th int’l media art biennale WRO 01, Wroclaw, Poland, 1st Prize.
Tra le mostre piu' importanti ricordiamo: Goff+Rosenthal a Berlino(2008) e a New York (2008) a The Flat - Massimo Carasi a Milano (2006, 2002) Dokumentarfilmfestival Kassel e Collection Lambert en Avignon, Contemporary Art Museum, Avignon/ France (2006) Teatro Litta Milano (2004) Changing Role, Napoli (2004) Prague Biennal (2003). Nella sua videografia ricordiamo la trilogia sul tema della dipendenza con The Conquest of Happiness, DVD, 45 min / Tuned, DVD, 14 min / Drugged, DVD, 16 min. Ha studiato all'Academy of Arts a Monaco.
01
dicembre 2009
Antille |Johansson | Pietsch – The Inner Space
Dal primo dicembre 2009 al 13 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
THE FLAT – MASSIMO CARASI
Milano, Via Paolo Frisi, 3, (Milano)
Milano, Via Paolo Frisi, 3, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 14-19.30, festivi su appuntamento
Vernissage
1 Dicembre 2009, ore 18
Autore