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Antiquaria Viterbo 2007. L’isola del tesoro. XXVII Edizione
Il meglio di quanto il mercato italiano è in grado di offrire per ciò che concerne antichità, antiquariato, modernariato, religiosità e curiosità varie.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giunta alla sua XXVII edizione la Mostra mercato nazionale dell'Antiquariato di Viterbo è divenuta nel corso degli anni una rassegna irrinunciabile per gli operatori del settore: dai buyers italiani e esteri, agli appassionati provenienti da tutta Italia, al grande pubblico del centro sud.
Organizzatori competenti e esperti, qualità dei servizi offerti a acquirenti e espositori, affidabilità del servizio spedizioni, l'ampia presenza di materiali di fresca raccolta o di recente restauro contribuiscono a fare de L'Isola del Tesoro un'occasione d'affari davvero unica, sicuramente da non perdere.
Anche per le innumerevoli "sorprese" che ogni edizione immancabilmente riserva.
I centodieci espositori, accuratamente selezionati tra grandi antiquari, raccoglitori, restauratori e collezionisti riescono, ogni anno, a meravigliare il folto pubblico dei visitatori con delle vere e proprie rarità come, nella passata edizione, i calchi in gesso di una mano di Giuseppe Verdi, gli spartiti originali, autografi di capolavori del melodramma italiano quali il Guglielmo Tell di Rossini, il Don Pasquale di Donizetti, la Norma di Bellini e la Traviata dello stesso Verdi, o come, nell'edizione 2005, la prima moneta "sede vacante" della storia, coniata a Viterbo negli anni del famoso "primo" conclave.
"In questi anni di crescente difficoltà del settore abbiamo risposto alla crisi privilegiando comunque la soddisfazione degli acquirenti attraverso un approccio molto concreto e spesso innovativo -commenta Luigi Nardini, storico patron di Antiquaria. Siamo così riusciti ad elevare il gradimento della manifestazione e a proporre una rassegna di grande validità, nonostante la gravissima crisi del settore, applicando tre criteri vincenti".
Il primo è quello del numero chiuso degli espositori, non più di 110. "In questo modo -prosegue Nardini- l’organizzazione può selezionare gli operatori più preparati e affidabili in grado di garantire la qualità e l’autenticità degli oggetti. Il secondo criterio è quello della validità e dell’originalità dell’offerta. Si è sempre cercato di evitare che siano riproposte le solite cose viste e riviste. Privilegiamo in pratica coloro che propongono cose appena uscite dal restauro oppure oggetti di fresco inserimento sul mercato scoperti dai vari trovatori e ricercatori direttamente nelle case e proposti altrettanto direttamente agli acquirenti finali a prezzi decisamente interessanti per l’eliminazione dei vari passaggi intermedi".
Ultimo criterio di selezione, la varietà delle proposte: un’offerta ampia e variegata che incontri la più larga domanda della clientela: dal pezzo di altissimo antiquariato al mobiletto anni ’50, dal fondo oro ai pizzi e merletti, dai dipinti fiamminghi ai giocattoli d’epoca, dal tavolo a lira ai mobili e agli oggetti di modernariato, con prezzi che vanno da meno di 100 ad oltre 100.000 euro. "Insomma -conclude Nardini- un approccio al mercato che finora ha pagato e ha portato l’Isola del Tesoro ad affermarsi come la più grande manifestazione del centro sud".
Una rassegna che, in soldoni, contribuisce all’economia locale con apporto stimato tra i 600.000 e un milione di euro tra acquisti diretti e spese di installatori, espositori e visitatori e che, con oltre 10.000 presenze, costituisce il maggior evento espositivo della Tuscia".
L’inaugurazione è prevista per venerdì 26 ottobre alle ore 18.
Giancarlo Guerra
Organizzatori competenti e esperti, qualità dei servizi offerti a acquirenti e espositori, affidabilità del servizio spedizioni, l'ampia presenza di materiali di fresca raccolta o di recente restauro contribuiscono a fare de L'Isola del Tesoro un'occasione d'affari davvero unica, sicuramente da non perdere.
Anche per le innumerevoli "sorprese" che ogni edizione immancabilmente riserva.
I centodieci espositori, accuratamente selezionati tra grandi antiquari, raccoglitori, restauratori e collezionisti riescono, ogni anno, a meravigliare il folto pubblico dei visitatori con delle vere e proprie rarità come, nella passata edizione, i calchi in gesso di una mano di Giuseppe Verdi, gli spartiti originali, autografi di capolavori del melodramma italiano quali il Guglielmo Tell di Rossini, il Don Pasquale di Donizetti, la Norma di Bellini e la Traviata dello stesso Verdi, o come, nell'edizione 2005, la prima moneta "sede vacante" della storia, coniata a Viterbo negli anni del famoso "primo" conclave.
"In questi anni di crescente difficoltà del settore abbiamo risposto alla crisi privilegiando comunque la soddisfazione degli acquirenti attraverso un approccio molto concreto e spesso innovativo -commenta Luigi Nardini, storico patron di Antiquaria. Siamo così riusciti ad elevare il gradimento della manifestazione e a proporre una rassegna di grande validità, nonostante la gravissima crisi del settore, applicando tre criteri vincenti".
Il primo è quello del numero chiuso degli espositori, non più di 110. "In questo modo -prosegue Nardini- l’organizzazione può selezionare gli operatori più preparati e affidabili in grado di garantire la qualità e l’autenticità degli oggetti. Il secondo criterio è quello della validità e dell’originalità dell’offerta. Si è sempre cercato di evitare che siano riproposte le solite cose viste e riviste. Privilegiamo in pratica coloro che propongono cose appena uscite dal restauro oppure oggetti di fresco inserimento sul mercato scoperti dai vari trovatori e ricercatori direttamente nelle case e proposti altrettanto direttamente agli acquirenti finali a prezzi decisamente interessanti per l’eliminazione dei vari passaggi intermedi".
Ultimo criterio di selezione, la varietà delle proposte: un’offerta ampia e variegata che incontri la più larga domanda della clientela: dal pezzo di altissimo antiquariato al mobiletto anni ’50, dal fondo oro ai pizzi e merletti, dai dipinti fiamminghi ai giocattoli d’epoca, dal tavolo a lira ai mobili e agli oggetti di modernariato, con prezzi che vanno da meno di 100 ad oltre 100.000 euro. "Insomma -conclude Nardini- un approccio al mercato che finora ha pagato e ha portato l’Isola del Tesoro ad affermarsi come la più grande manifestazione del centro sud".
Una rassegna che, in soldoni, contribuisce all’economia locale con apporto stimato tra i 600.000 e un milione di euro tra acquisti diretti e spese di installatori, espositori e visitatori e che, con oltre 10.000 presenze, costituisce il maggior evento espositivo della Tuscia".
L’inaugurazione è prevista per venerdì 26 ottobre alle ore 18.
Giancarlo Guerra
26
ottobre 2007
Antiquaria Viterbo 2007. L’isola del tesoro. XXVII Edizione
Dal 26 ottobre al 04 novembre 2007
arte antica
fiera
arti decorative e industriali
fiera
arti decorative e industriali
Location
TUSCIAEXPO
Viterbo, Strada Cassia Nord, 88, (Viterbo)
Viterbo, Strada Cassia Nord, 88, (Viterbo)
Orario di apertura
27-28 ottobre 1-2-3-4 novembre dalle 10,30 alle 19,30.
29-30-31 ottobre dalle 15,30 alle 19,30
Vernissage
26 Ottobre 2007, ore 18
Sito web
www.antiquariaviterbo.com