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Antje Hanebeck / Karen Pontoppidan – ebb and flow
Per la storia del gioiello moderno in Italia, GianCarlo Montebello, riveste un ruolo chiave
Comunicato stampa
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„ebb and flow“ – antica espressione nordica che sta per marea. Titolo scelto per la loro mostra comune presso la Galleria Maurer Zilioli dalla fotografa tedesca Antje Hanebeck e dall’orafa danese Karen Pontoppidan per suggerire con questo lento movimento un viaggio, con le loro opere, in Italia ambientato sempre sull’acqua. Acqua di mare, di lago, e anche di piscina.
Antje Hanebeck (nata nel 1968 a Braunschweig), ha studiato in Germania, dopo alcune esperienze in Canada e negli Stati Uniti, è attualmente assistente all’Accademia delle Belle Arti a Monaco di Baviera presso la cattedra di Fotografia. Essa ci confronta nelle sue immagini con uno complesso intreccio tra tempi e luoghi. Particolari e frammenti di vecchie e nuove fotografie, scattate dall’artista e anche trovate, manipolate digitalmente e combinate in composizioni poetiche che evocano impressioni lontane ed effetti ottici come se avessero assorbita la luce accecante e calda dell’estate e il riflesso inquieto delle acque. La realtà e i ricordi personali si sovrappongono quali stratificazioni di pensieri dolci e amari, si rivelano come sogni e costruzioni fantastiche che assecondano le nostre necessità umane.
L’artista-orafa Karen Pontoppidan (nata nel 1968 a Kerteminde/Danimarca) si avvicina al tema con ironia e gioco surreale. E’ stata per molti anni assistente del Professor Otto Künzli all’Accademia delle Belle Arti a Monaco di Baviera, Professoressa anch’essa alle Scuole Superiori di Düsseldorf e Pforzheim, detiene dal 2006 la cattedra per l’oreficeria artistica alla „Konstfack“ Stoccolma. I suoi gioielli rifiutano il concetto tradizionale di bellezza e valore venale, contrapponendo solitamente, in contorni delicatamente disegnati e incisi su smalto bianco o argento puro, una serie di accessori quali scarpa, automobile, occhiali, o anche animali e insetti. Nel nostro caso questi “accessori” sono riferimenti al viaggio: barche, persone che fanno il bagno, segni nella sabbia ecc.. Una critica sofisticata sulla „preziosità convenzionale“ e soprattutto sulla sua superficialità.
Fotografia e gioiello artistico contemporaneo: un creativo dialogo favorito dalla nostra galleria fin dall’apertura. Questo dialogo offre una specie di contrasto/fusione che, possiamo dire tranquillamente, accompagna da molti anni la storia di questi settori. Da Ugo Mulas e le sue interpretazioni spettacolari dei gioielli di GEM Montebello fino a Luigi Ontani, Paola Piva, Stefano Arienti e tanti altri, che usano, per esempio, l’intervento fotografico nel senso di una discussione aperta sull’ornamento in generale. Quindi il progetto Hanebeck/Pontoppidan ci ha subito entusiasmato e si integra perfettamente nella nostra visione del complesso panorama artistico „senza limiti“.
Antje Hanebeck (nata nel 1968 a Braunschweig), ha studiato in Germania, dopo alcune esperienze in Canada e negli Stati Uniti, è attualmente assistente all’Accademia delle Belle Arti a Monaco di Baviera presso la cattedra di Fotografia. Essa ci confronta nelle sue immagini con uno complesso intreccio tra tempi e luoghi. Particolari e frammenti di vecchie e nuove fotografie, scattate dall’artista e anche trovate, manipolate digitalmente e combinate in composizioni poetiche che evocano impressioni lontane ed effetti ottici come se avessero assorbita la luce accecante e calda dell’estate e il riflesso inquieto delle acque. La realtà e i ricordi personali si sovrappongono quali stratificazioni di pensieri dolci e amari, si rivelano come sogni e costruzioni fantastiche che assecondano le nostre necessità umane.
L’artista-orafa Karen Pontoppidan (nata nel 1968 a Kerteminde/Danimarca) si avvicina al tema con ironia e gioco surreale. E’ stata per molti anni assistente del Professor Otto Künzli all’Accademia delle Belle Arti a Monaco di Baviera, Professoressa anch’essa alle Scuole Superiori di Düsseldorf e Pforzheim, detiene dal 2006 la cattedra per l’oreficeria artistica alla „Konstfack“ Stoccolma. I suoi gioielli rifiutano il concetto tradizionale di bellezza e valore venale, contrapponendo solitamente, in contorni delicatamente disegnati e incisi su smalto bianco o argento puro, una serie di accessori quali scarpa, automobile, occhiali, o anche animali e insetti. Nel nostro caso questi “accessori” sono riferimenti al viaggio: barche, persone che fanno il bagno, segni nella sabbia ecc.. Una critica sofisticata sulla „preziosità convenzionale“ e soprattutto sulla sua superficialità.
Fotografia e gioiello artistico contemporaneo: un creativo dialogo favorito dalla nostra galleria fin dall’apertura. Questo dialogo offre una specie di contrasto/fusione che, possiamo dire tranquillamente, accompagna da molti anni la storia di questi settori. Da Ugo Mulas e le sue interpretazioni spettacolari dei gioielli di GEM Montebello fino a Luigi Ontani, Paola Piva, Stefano Arienti e tanti altri, che usano, per esempio, l’intervento fotografico nel senso di una discussione aperta sull’ornamento in generale. Quindi il progetto Hanebeck/Pontoppidan ci ha subito entusiasmato e si integra perfettamente nella nostra visione del complesso panorama artistico „senza limiti“.
05
agosto 2006
Antje Hanebeck / Karen Pontoppidan – ebb and flow
Dal 05 agosto al 22 ottobre 2006
design
fotografia
fotografia
Location
MAURER ZILIOLI – CONTEMPORARY ARTS
Brescia, Via Trieste, 42b, (Brescia)
Brescia, Via Trieste, 42b, (Brescia)
Orario di apertura
dal mart. alla domenica 15,30–20 o su appuntamento
Vernissage
5 Agosto 2006, ore 19
Autore
Curatore