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Anto Milotta/ Zlatolin Donchev – Non so perché, ma non ero mai stato nel posto dove è stato ammazzato Pasolini
Nel quarantaquattresimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, il collettivo Milotta/Donchev pensa per Spazio Y un intervento che segue ad un’azione del 2018, quando gli artisti installano una targa sul pavimento del parco letterario di Ostia a lui dedicato.
Comunicato stampa
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"Bisogna cercare di inventare nuove tecniche che siano irriconoscibili, che non assomiglino a nessuna operazione precedente, per evitare la puerilità, il ridicolo. Costruirsi un mondo proprio, con cui non siano possibili confronti, per cui non esistono precedenti misure di giudizio, che devono essere nuove come la tecnica." P.P.P.
L’intervento pensato dal collettivo Milotta/Donchev per spazio Y, nel giorno in cui ricorre il quarantaquattresimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, segue ad un’azione del 2018, quando gli artisti, con un atto abusivo, installano una targa sul pavimento del parco letterario di Ostia a lui dedicato.
L’operazione oggi “rivendicata” con una mostra, e con l’installazione di una nuova targa proprio nel quadrante di Roma così caro a Pasolini, nasceva allora con l’intento di valorizzare l’identità di quel parco, in ripetute occasioni vandalizzato e deturpato da attivisti di estrema destra. L’analoga operazione diventa ora il secondo tassello verso la costruzione di una sorta di monumento diffuso. Perché dietro la figura di Pier Paolo Pasolini non c’è un singolo individuo ma un complesso mosaico di significati e valori che hanno contraddistinto il suo pensiero critico e l’anticonformismo in cui molte persone si riconoscono, non solo fra gli intellettuali.
Il titolo della mostra è una citazione del film “Caro Diario” di Nanni Moretti. Ad allargare ulteriormente il senso e gli orizzonti della mostra, è l’intervento sonoro - linguaggio centrale nella ricerca artistica del duo Milotta/Donchev - questa volta utilizzato non solo per citare, ma per mutuare un’attualissima riflessione di Pasolini, estendendola al mezzo stesso e al senso dell’innovazione all’interno della stessa operazione artistica.
L’intervento pensato dal collettivo Milotta/Donchev per spazio Y, nel giorno in cui ricorre il quarantaquattresimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, segue ad un’azione del 2018, quando gli artisti, con un atto abusivo, installano una targa sul pavimento del parco letterario di Ostia a lui dedicato.
L’operazione oggi “rivendicata” con una mostra, e con l’installazione di una nuova targa proprio nel quadrante di Roma così caro a Pasolini, nasceva allora con l’intento di valorizzare l’identità di quel parco, in ripetute occasioni vandalizzato e deturpato da attivisti di estrema destra. L’analoga operazione diventa ora il secondo tassello verso la costruzione di una sorta di monumento diffuso. Perché dietro la figura di Pier Paolo Pasolini non c’è un singolo individuo ma un complesso mosaico di significati e valori che hanno contraddistinto il suo pensiero critico e l’anticonformismo in cui molte persone si riconoscono, non solo fra gli intellettuali.
Il titolo della mostra è una citazione del film “Caro Diario” di Nanni Moretti. Ad allargare ulteriormente il senso e gli orizzonti della mostra, è l’intervento sonoro - linguaggio centrale nella ricerca artistica del duo Milotta/Donchev - questa volta utilizzato non solo per citare, ma per mutuare un’attualissima riflessione di Pasolini, estendendola al mezzo stesso e al senso dell’innovazione all’interno della stessa operazione artistica.
02
novembre 2019
Anto Milotta/ Zlatolin Donchev – Non so perché, ma non ero mai stato nel posto dove è stato ammazzato Pasolini
Dal 02 novembre al 07 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIO Y
Roma, Via Dei Quintili, 144, (Roma)
Roma, Via Dei Quintili, 144, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì su appuntamento. Per prenotazioni scrivere a info@spazioy.com
Vernissage
2 Novembre 2019, h 18.30
Ufficio stampa
spazio y
Autore
Curatore
Autore testo critico