il rosso è il colore forse più ricorrente nelle opere di Antonella Masetti Lucarella, perturbante e aggressivo, sacro e vitale come le sue creature, seguito dal nero, dunque il fuoco, il sangue, il furore, l’amore, per passare a suggestioni di tenebra, di mistero, di buio silenzio nello svolgersi di una copiosa teoria di personaggi al centro della quale domina, raffinata e austera, la figura femminile, talvolta appagandosi appena di preziosi frammenti: mani parlanti, una spalla ignuda, un mezzo violino, la visione di un pube, uno chignon ben acconciato, capaci, nel loro apparente distacco carico di pathos, di sommuovere le nostre più intime, inconfessabili passioni e i più impertinenti interrogativi, risvegliando in noi quel fascino imprevedibile che ha la vita, che credevamo definitivamente perduto