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Antonella Muresu – Oggetti nascosti
Scoprirsi vestendo gli oggetti, incanalare l’insicurezza con la tecnica dell’assemblaggio. E’ una pratica che Alessandra Muresu ha sviluppato negli anni utilizzando il linguaggio biplanare: il piano dell’espressione che richiama a un contenuto.
Comunicato stampa
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OGGETTI NASCOSTI
All’Art-Port_Gallery, l’installazione di Antonella Muresu
Aeroporto Olbia Costa Smeralda
Comunicato stampa
OLBIA, 31 ottobre 2014 – E’ un viaggio intorno agli oggetti di uso quotidiano l’installazione inaugurata oggi nell’Art-Port Gallery, la sala museale dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda, e curata dalla Geasar insieme all’artista sassarese Antonella Muresu.
IL PROGETTO – Scoprirsi vestendo gli oggetti, incanalare l’insicurezza con la tecnica dell’assemblaggio. E’ una pratica che Alessandra Muresu ha sviluppato negli anni utilizzando il linguaggio biplanare: il piano dell’espressione che richiama a un contenuto. La forma visibile è tutto ciò che si fa oggetto, percepibile dall’esterno pur essendo nascosto. Il rapporto tra i due elementi è reciproco, come se l’oggetto reale, utilizzato per evocare il suo aspetto estetico astratto, venisse ricondotto ad un unico registro connotativo. Le caratteristiche tangibili di ciascuna opera sono la linea, i colori, il volume, il peso, la morbidezza o la durezza. Il senso di ogni pezzo esprime un valore, un ricordo, una entità emozionale dell’autore. La sua difficoltà di esternazione viene affidata all’estetica dell’oggetto nascosto in una correlazione simbolica che solo l’artista può conoscere a fondo e che nell’intero lavoro trova significato in un “linguaggio altro”.
LA MOSTRA - Un’installazione non convenzionale, di forte interazione, nella quale il visitatore può toccare le componenti di “un tutto” e avvicinarsi all’interpretazione della personalità dell’artista oppure scoprire la propria, scomponendone i tratti in “singoli sensi”. Reazioni ed effetti compongono il racconto del percorso d’arte personale ed esperienziale dell’artista: carico di insicurezze, paure, fragilità. Inizialmente gli oggetti sono rigidi al tatto, per mostrare all’esterno una durezza, che quasi non può essere toccata. L’esercizio di ricerca della morbidezza con la lavatrice, l’aspirapolvere, lo scaldabagno e la 500, dona agli oggetti un nuovo profilo ed evidenzia l’altra parte del carattere, questa volta dell’artista, che solo in apparenza sembra rigido e forte.
Gli oggetti vengono "estetizzati" sottoposti cioè ad un restyling che minimizza la loro funzionalità e ne fa emergere la virtù estetica. I lavori sono suddivisi in oggetti rigidi, oggetti morbidi e oggetti instabili. Dopo la copertura degli oggetti con la stoffa quasi a coccolarle con il calore di essa, un po’ a nasconderle quasi a non farle riconoscere, l’artista comincia a non rivestire più l’esterno delle cose ma l’interno. “La stanza” nasce dunque per andare più nel profondo delle cose, per analizzare la parte interiore delle cose: dentro la stanza oggetti instabili come la sedia, il tavolo, la pianta.
L’ALLESTIMENTO - “Oggetti nascosti”, questo è il titolo della mostra-laboratorio, comincia al piano terra nell’Area Partenze dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda con un vecchio modello della Fiat 500 completamente rivestito da piccole tessere di tessuto. Gli altri oggetti nascosti, che compongono l’intero progetto, sono esposti all’interno della sala museale al primo piano.
Protagoniste tredici opere, oggetti contemporanei a dimensione reale, che hanno il potere sorprendente di rimodulare la loro fisicità mettendola ancora più in evidenza e mostrando il senso estetico attraverso il tatto. Fra i lavori esposti spiccano un altro mezzo di trasporto vintage come la Vespa degli anni 60, un modello di fine anni 90 del personal computer con tastiera, un aspirapolvere, una lavatrice e un ferro da stiro, un’intera stanza.
L’ARTISTA – Antonella Muresu nasce a Sassari, vive e lavora ad Ossi. Ha una formazione artistica raggiunta con il diploma all’Istituto d’arte e all’Accademia di belle Arti. Attualmente frequenta la scuola di specializzazione di Arteterapia, a Milano ARTEA. Le opere che costruisce e riveste, hanno arricchito la sua personalità ricca di disordini e colori, che rappresenta attraverso l’ unione di stoffe con differenti tessuti e colori. L’operazione di assemblage ricopre gli oggetti di uno strato di piccoli scampoli di stoffa, donando alle cose una nuova pelle, una morbida consistenza che fa dimenticare la durezza originaria privando gli oggetti della loro funzione donando loro un nuovo profilo formale.
L’esposizione terminerà il 10 gennaio 2015 ed è aperta ai visitatori tutti i giorni dalle ore 9 alle 22, con ingresso libero.
Per ulteriori informazioni
Art-Port Gallery
Geasar S.p.A. - Business Unit Commerciale n/a
Address: Aeroporto Olbia Costa Smeralda - 07026 Olbia Italy
Tel: +39 0789 563506 - Fax: +39 0789 563425
E-mail: artport@geasar.it
All’Art-Port_Gallery, l’installazione di Antonella Muresu
Aeroporto Olbia Costa Smeralda
Comunicato stampa
OLBIA, 31 ottobre 2014 – E’ un viaggio intorno agli oggetti di uso quotidiano l’installazione inaugurata oggi nell’Art-Port Gallery, la sala museale dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda, e curata dalla Geasar insieme all’artista sassarese Antonella Muresu.
IL PROGETTO – Scoprirsi vestendo gli oggetti, incanalare l’insicurezza con la tecnica dell’assemblaggio. E’ una pratica che Alessandra Muresu ha sviluppato negli anni utilizzando il linguaggio biplanare: il piano dell’espressione che richiama a un contenuto. La forma visibile è tutto ciò che si fa oggetto, percepibile dall’esterno pur essendo nascosto. Il rapporto tra i due elementi è reciproco, come se l’oggetto reale, utilizzato per evocare il suo aspetto estetico astratto, venisse ricondotto ad un unico registro connotativo. Le caratteristiche tangibili di ciascuna opera sono la linea, i colori, il volume, il peso, la morbidezza o la durezza. Il senso di ogni pezzo esprime un valore, un ricordo, una entità emozionale dell’autore. La sua difficoltà di esternazione viene affidata all’estetica dell’oggetto nascosto in una correlazione simbolica che solo l’artista può conoscere a fondo e che nell’intero lavoro trova significato in un “linguaggio altro”.
LA MOSTRA - Un’installazione non convenzionale, di forte interazione, nella quale il visitatore può toccare le componenti di “un tutto” e avvicinarsi all’interpretazione della personalità dell’artista oppure scoprire la propria, scomponendone i tratti in “singoli sensi”. Reazioni ed effetti compongono il racconto del percorso d’arte personale ed esperienziale dell’artista: carico di insicurezze, paure, fragilità. Inizialmente gli oggetti sono rigidi al tatto, per mostrare all’esterno una durezza, che quasi non può essere toccata. L’esercizio di ricerca della morbidezza con la lavatrice, l’aspirapolvere, lo scaldabagno e la 500, dona agli oggetti un nuovo profilo ed evidenzia l’altra parte del carattere, questa volta dell’artista, che solo in apparenza sembra rigido e forte.
Gli oggetti vengono "estetizzati" sottoposti cioè ad un restyling che minimizza la loro funzionalità e ne fa emergere la virtù estetica. I lavori sono suddivisi in oggetti rigidi, oggetti morbidi e oggetti instabili. Dopo la copertura degli oggetti con la stoffa quasi a coccolarle con il calore di essa, un po’ a nasconderle quasi a non farle riconoscere, l’artista comincia a non rivestire più l’esterno delle cose ma l’interno. “La stanza” nasce dunque per andare più nel profondo delle cose, per analizzare la parte interiore delle cose: dentro la stanza oggetti instabili come la sedia, il tavolo, la pianta.
L’ALLESTIMENTO - “Oggetti nascosti”, questo è il titolo della mostra-laboratorio, comincia al piano terra nell’Area Partenze dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda con un vecchio modello della Fiat 500 completamente rivestito da piccole tessere di tessuto. Gli altri oggetti nascosti, che compongono l’intero progetto, sono esposti all’interno della sala museale al primo piano.
Protagoniste tredici opere, oggetti contemporanei a dimensione reale, che hanno il potere sorprendente di rimodulare la loro fisicità mettendola ancora più in evidenza e mostrando il senso estetico attraverso il tatto. Fra i lavori esposti spiccano un altro mezzo di trasporto vintage come la Vespa degli anni 60, un modello di fine anni 90 del personal computer con tastiera, un aspirapolvere, una lavatrice e un ferro da stiro, un’intera stanza.
L’ARTISTA – Antonella Muresu nasce a Sassari, vive e lavora ad Ossi. Ha una formazione artistica raggiunta con il diploma all’Istituto d’arte e all’Accademia di belle Arti. Attualmente frequenta la scuola di specializzazione di Arteterapia, a Milano ARTEA. Le opere che costruisce e riveste, hanno arricchito la sua personalità ricca di disordini e colori, che rappresenta attraverso l’ unione di stoffe con differenti tessuti e colori. L’operazione di assemblage ricopre gli oggetti di uno strato di piccoli scampoli di stoffa, donando alle cose una nuova pelle, una morbida consistenza che fa dimenticare la durezza originaria privando gli oggetti della loro funzione donando loro un nuovo profilo formale.
L’esposizione terminerà il 10 gennaio 2015 ed è aperta ai visitatori tutti i giorni dalle ore 9 alle 22, con ingresso libero.
Per ulteriori informazioni
Art-Port Gallery
Geasar S.p.A. - Business Unit Commerciale n/a
Address: Aeroporto Olbia Costa Smeralda - 07026 Olbia Italy
Tel: +39 0789 563506 - Fax: +39 0789 563425
E-mail: artport@geasar.it
31
ottobre 2014
Antonella Muresu – Oggetti nascosti
Dal 31 ottobre 2014 al 10 gennaio 2015
arte contemporanea
Location
ART PORT CORNER
Olbia, (Olbia-tempio)
Olbia, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 9-22
Vernissage
31 Ottobre 2014, ore 17.00
Autore
Curatore