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Antonella Toffolo – Gina cammina
48 tavole che compongono l’omonima storia a fumetti illustrata dall’artista
Comunicato stampa
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Lunedì 1° ottobre 2007 alle ore 17 presso la Casa della Memoria e della Storia si inaugura “Gina cammina”, un’esposizione di 48 tavole originali che compongono l’omonima storia a fumetti di Antonella Toffolo, per una mostra curata da Emiliano Rabuiti, esperto del linguaggio del fumetto, in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza, una delle realtà più importanti in Italia per la valorizzazione del fumetto.
La particolarità artistica di Antonella Toffolo - che trae dalle tavole la luce e le emozioni, ricostruendo paesaggi e quotidianità - è il modo in cui realizza le tavole: utilizza la tecnica dello “scratchboard”, cioè fogli neri “gessati” su cui si incide e si gratta con lo “sgarzino” (una specie di bisturi) per ricavare i bianchi che danno forma alle immagini ed alle parole. È un modo di raccontare per “sottrazione”, una tecnica dura, faticosa, che richiede molto tempo ed attenzione per un risultato finale splendido.
Le tavole in mostra costituiscono il corpo del libro “Gina cammina”, edito dal centro Fumetto Andrea Pazienza, che è un viaggio nella memoria in cui l’autrice richiama il periodo della II° Guerra mondiale e della Resistenza, attraverso momenti di vita quotidiana, proponendo graficamante i racconti della madre. Le tavole ricompongono, in una ricerca intima di memoria del proprio passato e di quello di una più vasta collettività, il viaggio intrapreso in tenera età dalla madre dell'autrice nel periodo nazifascista, partendo da un piccolo paese dell’Appenino modenese sino ad arrivare a Firenze, in fuga dalla miseria e dalla guerra. Un racconto che coinvolge non solo l'autrice e la sua famiglia ma anche la storia del Nostro Paese.
«Gina Cammina è una ricerca della mia storia, e della storia che ha segnato non solo le mie radici, ma un’intera generazione» - spiega la Toffolo - «Ne ho colto l’eredità, cercando di darle un’immagine e di narrarla. La Resistenza, che è di sottofondo al mio ricordo e al viaggio di mia madre, non è il perno del racconto, ma il tessuto su cui si costruisce la storia, individuale e collettiva. Il mio fumetto vorrebbe essere una testimonianza di memoria, in cui si incontrano le storie della gente comune con la Storia che ha portato alla libertà. In fondo il viaggio di Gina – una bambina che diventerà donna e madre – è un viaggio di iniziazione alla vita. Così come la Resistenza non è stata solo movimento fondamentale di liberazione politica, ma per chi vi ha partecipato, un’iniziazione difficile e rischiosa alla vita stessa, una crescita individuale e di appartenenza. (A ben pensarci “il viaggio” è anche esso un percorso sempre di crescita). È per questo che la Resistenza colora e impronta il mio racconto anche se non l’ho vissuta né la mia famiglia vi ha partecipato direttamente. Perché la Resistenza è un’eredità, un ideale che anche oggi ci insegna e ci invita a “resistere” contro le oppressioni di vario tipo. Anche la guerra è di sottofondo, così come la resistenza ad essa, il viaggio di Gina nasce da una ricerca di sostentamento da un bisogno, dalla povertà che era l’eredità della guerra. Allo stesso tempo però, come ogni viaggio, anche quello di Gina è un viaggio simbolico di sopravvivenza che prevede un riscatto e un ritorno. E, come nelle favole, il ritorno non è un percorso circolare, ma una nuova meta che unisce il passato alla volontà di futuro. Volontà che abbiamo ereditato e che cerchiamo di trasmettere».
Antonella Toffolo è nata a Milano il 17 marzo 1961. Si è diplomata alla Scuola del Fumetto di Milano. Inizia negli anni Novanta la sua "carriera" nel mondo del fumetto con il gruppo Struwellpeter e pubblica sull’antologia "Pierino il Porcospino". Collabora con il "Corriere dei Piccoli" dove per qualche anno si occupa di una rubrica di cucina per bambini. Ha pubblicato sull’antologia internazionale "Comix 2000", edita da L’Association. Ha realizzato illustrazioni per la Mondadori e la Electa Elemond. Fa parte di un gruppo di fumettisti che si è dato come nome "Cani". Sotto questa etichetta è uscito l’albo "Raffiche". Per il Centro Fumetto Andrea Pazienza ha pubblicato il volume “Gina cammina”. Si è trasferita da Milano a Pavullo nel Frignano, immersa negli splendidi Appennini modenesi.
Con questa mostra la Casa della Memoria e della Storia conferma la propria attenzione alle nuove generazioni e ai diversi linguaggi con i quali raccontare, conoscere e condividere la storia del ‘900 e di Roma
La particolarità artistica di Antonella Toffolo - che trae dalle tavole la luce e le emozioni, ricostruendo paesaggi e quotidianità - è il modo in cui realizza le tavole: utilizza la tecnica dello “scratchboard”, cioè fogli neri “gessati” su cui si incide e si gratta con lo “sgarzino” (una specie di bisturi) per ricavare i bianchi che danno forma alle immagini ed alle parole. È un modo di raccontare per “sottrazione”, una tecnica dura, faticosa, che richiede molto tempo ed attenzione per un risultato finale splendido.
Le tavole in mostra costituiscono il corpo del libro “Gina cammina”, edito dal centro Fumetto Andrea Pazienza, che è un viaggio nella memoria in cui l’autrice richiama il periodo della II° Guerra mondiale e della Resistenza, attraverso momenti di vita quotidiana, proponendo graficamante i racconti della madre. Le tavole ricompongono, in una ricerca intima di memoria del proprio passato e di quello di una più vasta collettività, il viaggio intrapreso in tenera età dalla madre dell'autrice nel periodo nazifascista, partendo da un piccolo paese dell’Appenino modenese sino ad arrivare a Firenze, in fuga dalla miseria e dalla guerra. Un racconto che coinvolge non solo l'autrice e la sua famiglia ma anche la storia del Nostro Paese.
«Gina Cammina è una ricerca della mia storia, e della storia che ha segnato non solo le mie radici, ma un’intera generazione» - spiega la Toffolo - «Ne ho colto l’eredità, cercando di darle un’immagine e di narrarla. La Resistenza, che è di sottofondo al mio ricordo e al viaggio di mia madre, non è il perno del racconto, ma il tessuto su cui si costruisce la storia, individuale e collettiva. Il mio fumetto vorrebbe essere una testimonianza di memoria, in cui si incontrano le storie della gente comune con la Storia che ha portato alla libertà. In fondo il viaggio di Gina – una bambina che diventerà donna e madre – è un viaggio di iniziazione alla vita. Così come la Resistenza non è stata solo movimento fondamentale di liberazione politica, ma per chi vi ha partecipato, un’iniziazione difficile e rischiosa alla vita stessa, una crescita individuale e di appartenenza. (A ben pensarci “il viaggio” è anche esso un percorso sempre di crescita). È per questo che la Resistenza colora e impronta il mio racconto anche se non l’ho vissuta né la mia famiglia vi ha partecipato direttamente. Perché la Resistenza è un’eredità, un ideale che anche oggi ci insegna e ci invita a “resistere” contro le oppressioni di vario tipo. Anche la guerra è di sottofondo, così come la resistenza ad essa, il viaggio di Gina nasce da una ricerca di sostentamento da un bisogno, dalla povertà che era l’eredità della guerra. Allo stesso tempo però, come ogni viaggio, anche quello di Gina è un viaggio simbolico di sopravvivenza che prevede un riscatto e un ritorno. E, come nelle favole, il ritorno non è un percorso circolare, ma una nuova meta che unisce il passato alla volontà di futuro. Volontà che abbiamo ereditato e che cerchiamo di trasmettere».
Antonella Toffolo è nata a Milano il 17 marzo 1961. Si è diplomata alla Scuola del Fumetto di Milano. Inizia negli anni Novanta la sua "carriera" nel mondo del fumetto con il gruppo Struwellpeter e pubblica sull’antologia "Pierino il Porcospino". Collabora con il "Corriere dei Piccoli" dove per qualche anno si occupa di una rubrica di cucina per bambini. Ha pubblicato sull’antologia internazionale "Comix 2000", edita da L’Association. Ha realizzato illustrazioni per la Mondadori e la Electa Elemond. Fa parte di un gruppo di fumettisti che si è dato come nome "Cani". Sotto questa etichetta è uscito l’albo "Raffiche". Per il Centro Fumetto Andrea Pazienza ha pubblicato il volume “Gina cammina”. Si è trasferita da Milano a Pavullo nel Frignano, immersa negli splendidi Appennini modenesi.
Con questa mostra la Casa della Memoria e della Storia conferma la propria attenzione alle nuove generazioni e ai diversi linguaggi con i quali raccontare, conoscere e condividere la storia del ‘900 e di Roma
01
ottobre 2007
Antonella Toffolo – Gina cammina
Dal primo ottobre al 06 novembre 2007
disegno e grafica
Location
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Vernissage
1 Ottobre 2007, ore 17
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore