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Antonella Zazzera – Carte e Sculture
espone Antonella Zazzera con Carte e Sculture per una prima personale nella capitale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall’8 aprile all’8 maggio 2010, alla Diagonale Galleria, espone Antonella Zazzera con Carte e Sculture per una prima personale nella capitale.
La luce è per Antonella Zazzera “l’evento fondamentale all’interno dell’opera”. La luce, prima d’ogni altra cosa (prima del colore, che pure adesso, con orgoglio, dice d’aver ottenuto vario e molteplice, attraverso il timbro diverso delle bobine di rame che impiega; più che la materia, che da diafana, trasparente che era, le è cresciuta ora nelle mani fino a configurarsi sovente in corpo, in volume), costituisce il fulcro e il cuore della sua immagine. Quella luce ha una lunga storia, distesa all’indietro in un passato remoto dalla densa memoria visiva della Zazzera, che ha perfetta consapevolezza del suo asse paradigmatico orgogliosamente disperso nei secoli: “quando lavoro ho in mente la pittura divisionista, le grandi tele di Segantini e di Previati, la pittura futurista, gli studi sulla luce di Balla e quelli di Dorazio”, dice; e confessa il fascino provato di fronte a Caravaggio. Così che attesta, infine: “effettivamente penso alla pittura mentre faccio scultura”. È una luce piena e salda, invasa dal sole, talvolta; talora essa è tremula e filante; talora si nasconde, quasi, nell’ombra di una piega, donde – diresti – è pronta a scattare verso lo sguardo che l’attende.
(da “Le mani e il pensiero di Antonella Zazzera” di Fabrizio D’Amico)
Antonella Zazzera nasce a Todi nel 1976 dove vive e lavora. Compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, dove si diploma in Pittura. Nel 2005 vince il 1° Premio per la Scultura Italiana al concorso “Premio giovani - Scultura”, istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca (Roma), a cura di Nicola Carrino, Pietro Cascella e Carlo Lorenzetti. Sotto la guida del pittore Mauro Salvi approfondisce lo studio dell’Arte Italiana e il recupero dei suoi valori: Traccia, Luce, Spazio. La sua ricerca artistica, che spazia dalla Pittura alla Fotografia alla Scultura, si fonda sul “segnotraccia”, archetipo visivo e sensitivo che diviene identificazione totale con l’Essere nel suo divenire. L’attuale lavoro con la Scultura si presenta come il risultato di un percorso che, partendo dall’indagine fotografica, l’ha portata ad indagare la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma.
I principali testi sul suo lavoro sono a cura di: Paola Bonani, Carlo Fabrizio Carli, Nicola Carrino, Enrico Castellani, Bruno Corà, Fabrizio D’Amico, Floriano De Santi, Massimo Mattioli, Carmengloria Morales, Federico Sardella.
Dagli anni ’90 partecipa a mostre personali, collettive e premi fra cui: Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Galleria Fioretto, Padova; Grossetti Arte Contemporanea, Milano; New York Public Library at the Art section, New York (Usa); Museo della Musica, Bologna; Galleria Extra Moenia, Todi (Pg); Pyramida Center for Contemporary Art, Haifa (Israele); Museo di Palazzo Mocenigo, Venezia; KCC Gallery, Tokyo (Japan); Galleria Diagonale, Roma; Kunsthaus Grenchen (Svizzera); Antonella Cattani Contemporary Art, Bolzano; Théatre de Montrouge, Montrouge, Paris (Francia); Albornoz Palace Hotel, Spoleto (Pg); Galleria Giulia, Roma; Galeria Winda, Kieleckie Centrum Cultury, Keilce (Polonia); Galleria Repetto, Aqui Terme (AL); Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli; “XXIV Biennale di Gubbio”, Gubbio (Pg); Galerjie Media Nox, Maribor (Slovenia); Centro Espositivo Rocca Paolina, Perugia; Biblioteca Nazionale Centrale, Roma. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
La luce è per Antonella Zazzera “l’evento fondamentale all’interno dell’opera”. La luce, prima d’ogni altra cosa (prima del colore, che pure adesso, con orgoglio, dice d’aver ottenuto vario e molteplice, attraverso il timbro diverso delle bobine di rame che impiega; più che la materia, che da diafana, trasparente che era, le è cresciuta ora nelle mani fino a configurarsi sovente in corpo, in volume), costituisce il fulcro e il cuore della sua immagine. Quella luce ha una lunga storia, distesa all’indietro in un passato remoto dalla densa memoria visiva della Zazzera, che ha perfetta consapevolezza del suo asse paradigmatico orgogliosamente disperso nei secoli: “quando lavoro ho in mente la pittura divisionista, le grandi tele di Segantini e di Previati, la pittura futurista, gli studi sulla luce di Balla e quelli di Dorazio”, dice; e confessa il fascino provato di fronte a Caravaggio. Così che attesta, infine: “effettivamente penso alla pittura mentre faccio scultura”. È una luce piena e salda, invasa dal sole, talvolta; talora essa è tremula e filante; talora si nasconde, quasi, nell’ombra di una piega, donde – diresti – è pronta a scattare verso lo sguardo che l’attende.
(da “Le mani e il pensiero di Antonella Zazzera” di Fabrizio D’Amico)
Antonella Zazzera nasce a Todi nel 1976 dove vive e lavora. Compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, dove si diploma in Pittura. Nel 2005 vince il 1° Premio per la Scultura Italiana al concorso “Premio giovani - Scultura”, istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca (Roma), a cura di Nicola Carrino, Pietro Cascella e Carlo Lorenzetti. Sotto la guida del pittore Mauro Salvi approfondisce lo studio dell’Arte Italiana e il recupero dei suoi valori: Traccia, Luce, Spazio. La sua ricerca artistica, che spazia dalla Pittura alla Fotografia alla Scultura, si fonda sul “segnotraccia”, archetipo visivo e sensitivo che diviene identificazione totale con l’Essere nel suo divenire. L’attuale lavoro con la Scultura si presenta come il risultato di un percorso che, partendo dall’indagine fotografica, l’ha portata ad indagare la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma.
I principali testi sul suo lavoro sono a cura di: Paola Bonani, Carlo Fabrizio Carli, Nicola Carrino, Enrico Castellani, Bruno Corà, Fabrizio D’Amico, Floriano De Santi, Massimo Mattioli, Carmengloria Morales, Federico Sardella.
Dagli anni ’90 partecipa a mostre personali, collettive e premi fra cui: Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Galleria Fioretto, Padova; Grossetti Arte Contemporanea, Milano; New York Public Library at the Art section, New York (Usa); Museo della Musica, Bologna; Galleria Extra Moenia, Todi (Pg); Pyramida Center for Contemporary Art, Haifa (Israele); Museo di Palazzo Mocenigo, Venezia; KCC Gallery, Tokyo (Japan); Galleria Diagonale, Roma; Kunsthaus Grenchen (Svizzera); Antonella Cattani Contemporary Art, Bolzano; Théatre de Montrouge, Montrouge, Paris (Francia); Albornoz Palace Hotel, Spoleto (Pg); Galleria Giulia, Roma; Galeria Winda, Kieleckie Centrum Cultury, Keilce (Polonia); Galleria Repetto, Aqui Terme (AL); Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli; “XXIV Biennale di Gubbio”, Gubbio (Pg); Galerjie Media Nox, Maribor (Slovenia); Centro Espositivo Rocca Paolina, Perugia; Biblioteca Nazionale Centrale, Roma. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
08
aprile 2010
Antonella Zazzera – Carte e Sculture
Dall'otto aprile all'otto maggio 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA DIAGONALE
Roma, Via Dei Chiavari, 75, (Roma)
Roma, Via Dei Chiavari, 75, (Roma)
Orario di apertura
16,00 – 20,00 martedì/sabato
10,00-13,00 su appuntamento
Ufficio stampa
STUDIO MARTINOTTI
Autore
Curatore