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Antonello da Messina
La mostra si propone di ricostruire compiutamente la figura di Antonello, anche attraverso l’esame delle tematiche da lui sviluppate: dalla serie delle “Annunciate” ai celeberrimi “Ecce homo”, alle “Crocifissioni”, sino all’altissima poesia dei volti
Comunicato stampa
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Le Scuderie del Quirinale riuniscono per la prima volta le opere di Antonello da Messina, uno dei grandi maestri del Quattrocento, in una mostra che si preannuncia come un evento unico e probabilmente irripetibile.
Mai prima d'ora infatti era stato possibile riunire quasi tutto il corpus antonelliano. Le opere di Antonello, 45 quelle riconosciute, sono infatti sparse per tutto il mondo e, per ogni museo, istituzione o privati che le possiedono, sono di importanza strategica. Convincerli a privarsene, anche se per pochi mesi, è stata impresa ardua, portata a termine grazie ad un lavoro costante, durato cinque anni, da parte del prestigioso comitato scientifico internazionale e grazie alle garanzie di conservazione delle opere che le Scuderie del Quirinale possono assicurare.
I capolavori di Antonello da Messina arriveranno a Roma dall'Italia e da tutto il mondo, per essere esposti nella sola sede romana delle Scuderie del Quirinale, dal 18 marzo al 18 giugno 2006.
Si potranno ammirare opere come il "San Girolamo nello studio" e la "Madonna col Bambino"della National Gallery di Londra, così come il "San Sebastiano" di Dresda, la "Crocifissione" di Anversa, il "Cristo alla Colonna" del Louvre, tanto per citarne solo alcune. E ancora i ritratti più famosi, oltre naturalmente alle opere presenti sul territorio italiano, in particolare siciliano, come la notissima "Vergine annunciata" di Palermo.
La mostra si propone di ricostruire compiutamente la figura di Antonello, anche attraverso l'esame delle tematiche da lui sviluppate: dalla serie delle "Annunciate" ai celeberrimi "Ecce homo", alle "Crocifissioni", sino all'altissima poesia dei volti.
Il percorso di formazione della mostra è stato accompagnato, caso unico, da un'indagine a tappeto sul corpus antonelliano, condotta in modo non invasivo con l'utilizzo delle più moderne tecnologie all'infrarosso. La campagna di indagini ha consentito di scoprire dati e particolari illuminanti sulla carriera di Antonello. Ad esempio, la Madonna Forti, di Venezia, ha svelato un sottostante disegno di inconfondibile stile catalano-valenziano, obbligando così a una rilettura degli inizi e della formazione di Antonello.
E se la mostra si presenta come la prima grande esposizione monografica dedicata ad Antonello da Messina, è anche vero che la grandezza di questo straordinario pittore sarà messa a confronto, nel percorso espositivo, con quella di altri artisti come Jan van Eyck, Giovanni Bellini e Alvise Vivarini, per restare nell'ambito del ritratto. Per altri versanti, e tra gli altri, saranno presenti il maestro Colantonio e il figlio Jacobello di Antonello, Antonello da Saliba, Giovan Battista Cima da Conegliano, Petrus Christus, Francesco Laurana, Jacometto Veneziano, fino a raggiungere il numero di 60 opere in mostra, di cui poco meno di 40 di Antonello.
Ecco dunque che la mostra alle Scuderie del Quirinale si propone come la prima, e forse non ripetibile, rassegna monografica sul grandissimo artista siciliano finora mai realizzata, capace di rivelare al grande pubblico, come al consesso scientifico internazionale, l'interezza del lavoro antonelliano, nonché le nuove scoperte sui rapporti con gli altri artisti del tempo e sulla sua vita in generale.
In questo senso, anche il catalogo della mostra, edito da Silvana editoriale, sarà un testo fondamentale della bibliografia antonelliana che darà conto di tutta la sua opera e delle nuove scoperte, con accurate e esaustive schede scientifiche.
Della breve vita di Antonello (1430 circa - 1479) conosciamo molto poco. Molte sono le congetture e le ipotesi. Il terremoto di Messina del 1908, poi, ha definitivamente distrutto la già scarsa documentazione d'archivio rimasta, insieme ad almeno una sua opera importante. Certo è che, intorno alla metà del Quattrocento, emerge improvvisamente, in una situazione senza grande tradizione artistica locale, come protagonista indiscusso dell'arte del suo tempo. Ha una bottega a carattere familiare fra Napoli e Palermo e produce soprattutto gonfaloni per confraternite, altari di chiese e conventi fastosamente concepiti, ma anche ritratti, minuscoli e folgoranti, di straordinaria novità di stile, la cui fama arriverà a Venezia come a Milano. E sarà proprio la sua fama a portarlo a Venezia - per un periodo di circa due anni, quasi sul finire della sua breve esistenza - per lavorare strenuamente a opere pubbliche e private che lasceranno un segno indelebile della sua grandezza, e del suo straordinario talento. Tornato in Sicilia vi morirà dopo pochi anni, lasciandoci altri capolavori, tutti riconoscibili per quella felice sintesi tra luce e spazio e quel perfetto equilibrio tra vero naturale e bello ideale, fra cronaca e storia, fra arte nordica e arte italiana, che è il risultato più alto della sua pittura.
La mostra "Antonello da Messina" è a cura di Mauro Lucco, docente di Storia dell'Arte dell'Università di Bologna, con il coordinamento scientifico di Giovanni C.F. Villa dell'Università di Bergamo e il concorso di un comitato scientifico internazionale. Realizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Zetema, in programma dal 18 marzo al 18 giugno 2006, verrà inaugurata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Mai prima d'ora infatti era stato possibile riunire quasi tutto il corpus antonelliano. Le opere di Antonello, 45 quelle riconosciute, sono infatti sparse per tutto il mondo e, per ogni museo, istituzione o privati che le possiedono, sono di importanza strategica. Convincerli a privarsene, anche se per pochi mesi, è stata impresa ardua, portata a termine grazie ad un lavoro costante, durato cinque anni, da parte del prestigioso comitato scientifico internazionale e grazie alle garanzie di conservazione delle opere che le Scuderie del Quirinale possono assicurare.
I capolavori di Antonello da Messina arriveranno a Roma dall'Italia e da tutto il mondo, per essere esposti nella sola sede romana delle Scuderie del Quirinale, dal 18 marzo al 18 giugno 2006.
Si potranno ammirare opere come il "San Girolamo nello studio" e la "Madonna col Bambino"della National Gallery di Londra, così come il "San Sebastiano" di Dresda, la "Crocifissione" di Anversa, il "Cristo alla Colonna" del Louvre, tanto per citarne solo alcune. E ancora i ritratti più famosi, oltre naturalmente alle opere presenti sul territorio italiano, in particolare siciliano, come la notissima "Vergine annunciata" di Palermo.
La mostra si propone di ricostruire compiutamente la figura di Antonello, anche attraverso l'esame delle tematiche da lui sviluppate: dalla serie delle "Annunciate" ai celeberrimi "Ecce homo", alle "Crocifissioni", sino all'altissima poesia dei volti.
Il percorso di formazione della mostra è stato accompagnato, caso unico, da un'indagine a tappeto sul corpus antonelliano, condotta in modo non invasivo con l'utilizzo delle più moderne tecnologie all'infrarosso. La campagna di indagini ha consentito di scoprire dati e particolari illuminanti sulla carriera di Antonello. Ad esempio, la Madonna Forti, di Venezia, ha svelato un sottostante disegno di inconfondibile stile catalano-valenziano, obbligando così a una rilettura degli inizi e della formazione di Antonello.
E se la mostra si presenta come la prima grande esposizione monografica dedicata ad Antonello da Messina, è anche vero che la grandezza di questo straordinario pittore sarà messa a confronto, nel percorso espositivo, con quella di altri artisti come Jan van Eyck, Giovanni Bellini e Alvise Vivarini, per restare nell'ambito del ritratto. Per altri versanti, e tra gli altri, saranno presenti il maestro Colantonio e il figlio Jacobello di Antonello, Antonello da Saliba, Giovan Battista Cima da Conegliano, Petrus Christus, Francesco Laurana, Jacometto Veneziano, fino a raggiungere il numero di 60 opere in mostra, di cui poco meno di 40 di Antonello.
Ecco dunque che la mostra alle Scuderie del Quirinale si propone come la prima, e forse non ripetibile, rassegna monografica sul grandissimo artista siciliano finora mai realizzata, capace di rivelare al grande pubblico, come al consesso scientifico internazionale, l'interezza del lavoro antonelliano, nonché le nuove scoperte sui rapporti con gli altri artisti del tempo e sulla sua vita in generale.
In questo senso, anche il catalogo della mostra, edito da Silvana editoriale, sarà un testo fondamentale della bibliografia antonelliana che darà conto di tutta la sua opera e delle nuove scoperte, con accurate e esaustive schede scientifiche.
Della breve vita di Antonello (1430 circa - 1479) conosciamo molto poco. Molte sono le congetture e le ipotesi. Il terremoto di Messina del 1908, poi, ha definitivamente distrutto la già scarsa documentazione d'archivio rimasta, insieme ad almeno una sua opera importante. Certo è che, intorno alla metà del Quattrocento, emerge improvvisamente, in una situazione senza grande tradizione artistica locale, come protagonista indiscusso dell'arte del suo tempo. Ha una bottega a carattere familiare fra Napoli e Palermo e produce soprattutto gonfaloni per confraternite, altari di chiese e conventi fastosamente concepiti, ma anche ritratti, minuscoli e folgoranti, di straordinaria novità di stile, la cui fama arriverà a Venezia come a Milano. E sarà proprio la sua fama a portarlo a Venezia - per un periodo di circa due anni, quasi sul finire della sua breve esistenza - per lavorare strenuamente a opere pubbliche e private che lasceranno un segno indelebile della sua grandezza, e del suo straordinario talento. Tornato in Sicilia vi morirà dopo pochi anni, lasciandoci altri capolavori, tutti riconoscibili per quella felice sintesi tra luce e spazio e quel perfetto equilibrio tra vero naturale e bello ideale, fra cronaca e storia, fra arte nordica e arte italiana, che è il risultato più alto della sua pittura.
La mostra "Antonello da Messina" è a cura di Mauro Lucco, docente di Storia dell'Arte dell'Università di Bologna, con il coordinamento scientifico di Giovanni C.F. Villa dell'Università di Bergamo e il concorso di un comitato scientifico internazionale. Realizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Zetema, in programma dal 18 marzo al 18 giugno 2006, verrà inaugurata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
17
marzo 2006
Antonello da Messina
Dal 17 marzo al 25 giugno 2006
arte antica
Location
SCUDERIE DEL QUIRINALE
Roma, Via XXIV Maggio, 16, (Roma)
Roma, Via XXIV Maggio, 16, (Roma)
Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 7,50
Scolaresche € 4,00 per studente
Orario di apertura
da domenica a giovedì dalle 10 alle 20; venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30
Vernissage
17 Marzo 2006, su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
ZETEMA
Ufficio stampa
PALAEXPO
Autore