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Antonello Matarazzo – Bug
Al disgusto è associata quella parte importante del vivente che sono gli insetti. Antonello Matarazzo attraverso fotografia e video, esplora il rapporto tra ritratto e insetti, ma l’obiettivo dell’artista non è quello di sollecitare una facile reazione, ma di fare arte.
Comunicato stampa
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Al disgusto è associata quella parte importante del vivente che sono gli insetti. Proviamo disgusto verso la maggior parte di essi, soprattutto quelli atavicamente associati a quelle condizioni, il cui contatto rappresenta un pericolo per la salute.
Il disgusto, in arte, è stato spesso utilizzato con l’intento di spingere ai limiti la sensazione estetica e ciò è avvenuto nel corso del tempo in fasi di maturità dei linguaggi artistici: manierismo, barocco, neoavanguardie, postmoderno ecc.
Antonello Matarazzo nella sua ultima ricerca, attraverso fotografia e video, esplora il rapporto tra ritratto e insetti, ma l’obiettivo dell’artista non è quello di sollecitare una facile reazione.
Nelle immagini di Matarazzo, c’è una contrapposizione ben rimarcata tra l’individuo ritratto, riconoscibile nella sua fisionomia e l’astrazione della forma animale dell’insetto.
È questa una prima chiave di lettura che costringe la nostra attenzione a riconsiderare proprio il principio di individuazione del ritratto. È come se l’artista, grazie all’assoluta identicità e perfezione astratta degli insetti rappresentati, affermasse quanto invece i volti siano singolari. Come cioè appartengano proprio a quella persona ritratta.
Il raffinato gioco di Antonello Matarazzo si svolge, dunque, sull’ambiguità di quanto potrebbe essere, grazie a un eccesso di verisimiglianza propria una tecnica illusionistica e quanto invece con l’arte rimane autentico senza essere vero.
Usiamo l’arte, ci ricorda l’artista, per tenere a distanza la verità, anche quella dell’artificio. Perché di troppa verità l’arte muore.
Se riusciamo, dunque, a sostenere lo sguardo della giovane donna sul cui volto passeggiano degli insetti, se non ce ne allontaniamo disgustati, è perché sappiamo che quel che vediamo non è artificio illusionistico, ma è arte. E che all’arte non chiediamo mai la verità.
[Domenico Maria Papa]
Il disgusto, in arte, è stato spesso utilizzato con l’intento di spingere ai limiti la sensazione estetica e ciò è avvenuto nel corso del tempo in fasi di maturità dei linguaggi artistici: manierismo, barocco, neoavanguardie, postmoderno ecc.
Antonello Matarazzo nella sua ultima ricerca, attraverso fotografia e video, esplora il rapporto tra ritratto e insetti, ma l’obiettivo dell’artista non è quello di sollecitare una facile reazione.
Nelle immagini di Matarazzo, c’è una contrapposizione ben rimarcata tra l’individuo ritratto, riconoscibile nella sua fisionomia e l’astrazione della forma animale dell’insetto.
È questa una prima chiave di lettura che costringe la nostra attenzione a riconsiderare proprio il principio di individuazione del ritratto. È come se l’artista, grazie all’assoluta identicità e perfezione astratta degli insetti rappresentati, affermasse quanto invece i volti siano singolari. Come cioè appartengano proprio a quella persona ritratta.
Il raffinato gioco di Antonello Matarazzo si svolge, dunque, sull’ambiguità di quanto potrebbe essere, grazie a un eccesso di verisimiglianza propria una tecnica illusionistica e quanto invece con l’arte rimane autentico senza essere vero.
Usiamo l’arte, ci ricorda l’artista, per tenere a distanza la verità, anche quella dell’artificio. Perché di troppa verità l’arte muore.
Se riusciamo, dunque, a sostenere lo sguardo della giovane donna sul cui volto passeggiano degli insetti, se non ce ne allontaniamo disgustati, è perché sappiamo che quel che vediamo non è artificio illusionistico, ma è arte. E che all’arte non chiediamo mai la verità.
[Domenico Maria Papa]
15
dicembre 2018
Antonello Matarazzo – Bug
Dal 15 dicembre 2018 al 31 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUVOLE ARTE CONTEMPORANEA
Montesarchio, Via IV Novembre, (Benevento)
Montesarchio, Via IV Novembre, (Benevento)
Orario di apertura
da Lunedì a Sabato ore 9-13 / 17-20
Vernissage
15 Dicembre 2018, ore 18,00
Autore
Curatore