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Antonia Pia Gordon / Ale Montañez – Carpe diem. L’hic et nunc dell’arte
La mostra attraverso le opere di Antonia Pia Gordon e Ale Montañez, vuole suggerire nuovi spunti di riflessione sull’eterna lotta tra Thanatos ed Eros, tra Arte e Vita, tra l’ineluttabilità di una finitezza della vita umana e l’immortalità dell’arte e della permanenza della natura.
Comunicato stampa
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“Dum luquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero”.
“Mentre parliamo è già fuggito il tempo invidioso: cogli il giorno, confidando il meno possibile in quello che verrà’’ (Orazio)
Il celebre passo è tratto dall’Ode numero undici del poeta latino Orazio, la cui filosofia del carpe diem ha accompagnato l’essere umano fino ai nostri giorni, trovando ampio spazio nella letteratura, nell’arte, nel cinema, nella filosofia. Apparentemente l’esortazione a “strappare”, a cogliere l’attimo dal tempo, è stato spesso erroneamente inteso, come un mero invito al godimento momentaneo o al lascivo abbandonarsi ad un piacere fine a se stesso. In realtà il carpe diem introduce una complessa riflessione sullo scorrere del tempo, sulla sua fugacità; è un richiamo alla valorizzazione degli aspetti più positivi che si nascondono nell'attimo che stiamo vivendo, senza trasferire le nostre aspettative su un futuro che nessun essere umano può conoscere. Eppure nell’uomo, la preoccupazione per il passato e l’assillo per il futuro da sempre alimentano una dinamica psicologica che si traduce nell’eterno dissidio tra l’ineluttabilità della finitezza umana e desiderio di immortalità.
L'essere umano è per sua natura costantemente" intransito ", attraverso spazi e stagioni di vita, in una continua alternanza di congedi e nuovi inizi. Soltanto l'arte, liberandosi dall'egida di Cronos, rimane immutabile. La mostra “Carpe Diem- L’hic et nunc dell’arte”, attraverso le opere degli artisti internazionali Antonia Pia Gordon e Ale Montañez, vuole suggerire nuovi spunti di riflessione sull’eterna lotta tra Thanatos ed Eros, tra Arte e Vita, tra l'ineluttabilità di una finitezza della vita umana e l'immortalità dell'arte e della permanenza della natura.
L’inaugurazione della mostra avrà luogo Sabato 28 Ottobre 2017 alle ore 16.30 presso le sale espositive della Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante” di Firenze, in via Santa Margherita 1R. La kermesse artistica sarà presentata dalla storica e critica d’arte Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri, curatrice della mostra.
ALE MONTAÑEZ è un pittore espressionista, originario di Tenerife. Nelle opere esposte l’artista spagnolo si serve di una sintassi linguistica capace di combinare l’eco di tradizioni figurative diverse con le suggestioni di uno stile personalissimo ed estremamente incisivo. Nascono così opere dagli imprevedibili equilibri mentali, dove una forza visionaria ed immaginaria di stampo surrealista, si consuma in una astrazione allusiva ed evocatrice, attraverso una trascrizione simbolica. Una materia pittorica compatta e dilavata si alterna a pennellate decise, dagli impasti densi e carichi, che si incendiano spesso in una cromia dagli accostamenti tonali forti, lividi ed esistenziali. Se da una parte l’aspra deformazione espressionistica e l’intenso cromatismo, a tratti violento, sembra evocare sulla superficie pittorica l’eterno dissidio tra morte e vita, anima e corpo, luce e oscurità; dall’altra esso non è interpretato alla luce di una tragicità senza scampo, ma attraverso l’arte, il pittore offre sempre una possibilità di riscatto e di salvezza. Un’arte quella di Montañez che, oscillando costantemente tra il divampare di fiammate espressioniste e le incursioni in un delicato surrealismo, indaga i ritmi vitali di quel rapporto sinergico e misterioso che da sempre lega l’uomo alla natura e all’universo. L’artista sarà presente all’inaugurazione.
ANTONIA PIA GORDON è nata ad Amburgo, in Germania e attualmente vive e lavora da diverso tempo negli Emirati Arabi Uniti. Artista cosmopolita e brillante, nutre la propria linfa artistica grazie ad una inesauribile verve creativa e ad una insaziabile curiosità. L’incessante sperimentalismo si intreccia infatti ad una immaginazione sconfinata, capace di trasformare e rinnovare tradizioni e tòpoi artistici attraverso un’arte interdisciplinare, multimediale e fortemente espressiva. Il video proposto in occasione della mostra, si concentra su alcuni dipinti, acrilici su tela, appartenenti alla serie “Spheres & Vortices”. Elementi fortemente simbolici, la sfera ed i vortici, danno vita a nuovi alfabeti visivi dalla forte valenza allusiva e dalla imprevedibile capacità evocatrice. Segno e colore danno origine ad una sorta di segreto cifrario, che ci conduce lentamente e per successive stratificazioni cromatiche, dentro l’abisso immaginativo, nel sottosuolo remoto dello spirito dell’artista. La gestualità, contenuta e meditata, distante da qualsiasi automatismo, unita ad un colore deciso e corposo, trasformano lo spazio pittorico in un luogo evocativo della spiritualità, in quanto manifestazione diretta di uno stato interiore. Un’arte che, nella sua assenza di punti di riferimento figurativi, diventa lo strumento di una pratica contemplativa che porta la mente ad abbandonare la pretesa occidentale di decifrare razionalmente la realtà, ristabilendo così, l’antico rapporto tra individuo ed universale, tra inconscio personale e collettivo.
La mostra sarà visitabile fino al 9 Novembre 2017, negli orari di apertura della Società.
“Dum luquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.’’
“As we speak, the envious time has already escaped: take the day, trusting as little as possible in what will come.”(Orazio)
The famous passage is taken from the eleven ode of the Latin poet Orazio, whose carp diem philosophy has accompanied the human being to this day, finding ample space in literature, art, cinema and philosophy. Apparently the exhortation to "tear", to capture the moment from time, has often been mistakenly understood, as a mere invitation to momentary enjoyment or to a lasciviously abandon itself to an end in itself. In fact, the carpe diem introduces a complex reflection on the flow of time, on its fugacity; it is a reminder of the valorization of the most positive aspects that are hidden in the moment we are living, without transferring our expectations to a future that no human being can know.
Yet in man, concern for the past and the anxiety for future forever has fomented a psychological dynamic that is translated into the eternal disagreement between the ineluctability of human finitude and the desire for immortality. the human being is by nature constantly "intransit”, through spaces and seasons of life, in a continuous alternation of furlough and new beginnings. Only art, therefore, freeing herself from Cronos’ aegis, remains unchangeable. The exhibition "Carpe Diem – l’hic et nunc dell’arte", through the artworks by international artists Antonia Pia Gordon and Ale Montañez, suggests new ideas for reflection on the eternal struggle between Thanatos and Eros, between Art and Life, between the ineluctability of a finitude of human life and the immortality of art and the permanence of nature.
The inauguration of the exhibition will take place on Saturday 28th October 2017 at 4.30 pm at the exhibition halls of the “Società delle Belle Arti - Circolo degli Artisti "Casa di Dante" in Florence, via Santa Margherita 1R. The artistic kermesse will be presented by the art historian and critic Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri, curator of the exhibition.
ALE MONTAÑEZ is an expressionist painter, originally from Tenerife. In the exhibited artworks, the Spanish artist uses a linguistic syntax that combines the echo of different figurative traditions with the suggestions of a very personal and extremely incisive style. Thus, emerge artistic works with unpredictable mental balance, where a visionary and imaginary force of surrealist type is consumed in an allusive and evocative abstraction, through a symbolic transcript. A compact and diluted pictorial material is alternated with sharp brushes, of dense and loads impasto, which are often fired up in a chromatic matter of strong, bruising, and existential tonal approaches. If, on the one hand, the harsh expressionist deformation and the intense chromaticism, at times violent, seems to evoke on the pictorial surface the eternal disagreement between death and life, body and soul, light and darkness; on the other hand, it is not interpreted in the light of a no escape tragedy, but through art, the painter always offers a possibility of redemption and salvation. Montañez’s art , constantly oscillating between the flare of expressionist flames and the incursions into a delicate surrealism, investigates the vital rhythms of that synergistic and mysterious relationship that always binds man to nature and the universe. The artist will be present at the inauguration.
ANTONIA PIA GORDON was born in Hamburg, Germany and she currently lives and works in the United Arab Emirates for several years. Cosmopolitan and brilliant artist, nourishes her artistic lymph, thanks to an inexhaustible creative verve and an insatiable curiosity. The uninterrupted experimentalism is intertwined with an unlimited imagination, capable of transforming and renewing traditions and artistic tòpoi through an interdisciplinary, multimedia and highly expressive art. The video featured at the exhibition, is focused on paintings, acrylics on canvas, belonging to the "Spheres & Vortices" series. Strongly symbolic elements, the sphere and vortices, give rise to new visual alphabets with allusive valor and unpredictable evocative capacity. Sign and color give rise to a sort of secret cipher, which leads us slowly and for subsequent chromatic layers, within the imaginary abyss, into the remote subsoil of the artist's spirit. The artistic gestural, contained and meditated, far from any automatism, combined with a decisive and full-bodied color, transform the pictorial space into an evocative place of spirituality as a direct manifestation of an inner state. An art that, in the absence of figurative points of reference, becomes the instrument of contemplative practice that leads the mind to abandon the western pretense of rationally deciphering reality, thus reestablishing the ancient relationship between individual and universal, personal and collective unconscious.
The exhibition will be visible until November 9th 2017, during the opening hours of the Society.
28
ottobre 2017
Antonia Pia Gordon / Ale Montañez – Carpe diem. L’hic et nunc dell’arte
Dal 28 ottobre al 09 novembre 2017
arte contemporanea
Location
CIRCOLO DEGLI ARTISTI CASA DI DANTE – SOCIETA’ DELLE BELLE ARTI
Firenze, Via Santa Margherita, 1, (Firenze)
Firenze, Via Santa Margherita, 1, (Firenze)
Orario di apertura
da Martedì a Domenica compresi dalle 10:00 -12:00 e dalle 16.00-19.00
Vernissage
28 Ottobre 2017, ore 16.30
Autore