Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Antonio Carbone – Maps Out. Transcritture visive
La parola chiave di tutto è la carta, materiale indispensabile per scrivere, stampare, comunicare, trasmettere. Come accade nelle carte di Antonio Carbone, in esse viene posta in luce la problematica di una rappresentazione costruita intenzionalmente che dà forma alla frattura tra arte e realtà.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Quando si tratta di arte, la miglior cosa è non usare parole”. Oggi il grado della comprensibilità dell’arte contemporanea non è più commisurabile con la coerenza del vedere, poiché noi vediamo quel che sappiamo. E quando non sappiamo…E l’arte? E l’artista? L’artista sfida, rinnova, reinventa, sposta, scombina, definisce l’inciampo, apre allo sguardo obliquo, supera confini, apre territori, disperde ogni compostezza, rompe ogni schema.
La parola chiave di tutto è la carta, materiale indispensabile per scrivere, stampare, comunicare, trasmettere. Come accade nelle carte di Antonio Carbone, in esse viene posta in luce la problematica di una ra-presentazione costruita intenzionalmente che dà forma alla frattura tra arte e realtà in modo radicale, interrompendo completamente il rapporto con qualsiasi vero, per simulare un altro dal vero fatto di narrazioni che valgono per sé stesse senza rinviare a niente.
Queste transcritture visive, puramente concettuali, simili alle scritture di strappi su carta di Lucio Fontana o alle estroflessioni su carta a mano di Enrico Castellani, sembrano compiere l’ultimo passo per liberare la narrazione. Così, dalle costellazioni in movimento di segni e scritture, nel silenzio della superficie accolta dalla carta si confondono le identità precarie di caratteri alfabetici, suoni onomatopeici, ritmi acustici, in un disagio percettivo foriero di nuove esperienze ottiche.
La parola chiave di tutto è la carta, materiale indispensabile per scrivere, stampare, comunicare, trasmettere. Come accade nelle carte di Antonio Carbone, in esse viene posta in luce la problematica di una ra-presentazione costruita intenzionalmente che dà forma alla frattura tra arte e realtà in modo radicale, interrompendo completamente il rapporto con qualsiasi vero, per simulare un altro dal vero fatto di narrazioni che valgono per sé stesse senza rinviare a niente.
Queste transcritture visive, puramente concettuali, simili alle scritture di strappi su carta di Lucio Fontana o alle estroflessioni su carta a mano di Enrico Castellani, sembrano compiere l’ultimo passo per liberare la narrazione. Così, dalle costellazioni in movimento di segni e scritture, nel silenzio della superficie accolta dalla carta si confondono le identità precarie di caratteri alfabetici, suoni onomatopeici, ritmi acustici, in un disagio percettivo foriero di nuove esperienze ottiche.
10
novembre 2017
Antonio Carbone – Maps Out. Transcritture visive
Dal 10 novembre al 02 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
MUSEO NUOVA ERA
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Orario di apertura
martedì - sabato ore 17:30 / 20:30
Vernissage
10 Novembre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore