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Antonio Colanero – La via giusta
In mostra circa 50 opere per ripercorrere in senso cronologico l’itinerario artistico dell’artista abruzzese
Comunicato stampa
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LANCIANO (Chieti) - Nella prestigiosa cornice delle sale del foyer del teatro Fenaroli di Lanciano, Antonio Colanero presenta al pubblico un’accurata selezione delle sue opere pittoriche realizzate nel corso di un lungo periodo e mai esposte prima di oggi al pubblico.
La mostra dal titolo “La via giusta” a cura del critico toscano Cristina Olivieri e organizzata da Cdcom, verrà inaugurata sabato 6 dicembre alle 17 e resterà aperta fino al 14 dicembre.
Antonio Colanero ha scelto di presentare per la prima volta il suo lavoro a Lanciano, parallelamente alle festività natalizie che vedono presenti anche altre iniziative espositive e culturali nel centro storico.
Circa 50 opere saranno esposte nella sale per ripercorrere in senso cronologico il suo itinerario artistico.
L’evento realizzato con il patrocinio del Comune di Lanciano, della Provincia di Chieti, della Regione Abruzzo, è un’occasione in più per visitare il centro storico, scoprirne i tesori architettonici e i più importanti spazi pubblici, i monumenti e poter apprezzare le opere di un artista inedito, finora sconosciuto, che rappresenta che con la propria creatività e un singolare linguaggio espressivo il territorio e la sua cultura.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo, con foto di Enrico di Nenno, e grafica di Francesca Giari, che presenterà un’ulteriore e più ampia selezione dell’opera dell’artista abruzzese.
“Colanero è capace di reinventare e reinterpretare la realtà anche la più banale e quotidiana – afferma Cristina Olivieri nell’introduzione critica – con la sua vulcanica fantasia, il suo amore per la vita, il suo senso profondo della materia. Un artista pronto a immettere nel ventunesimo secolo la libertà delle emozioni e dell’invisibile, il prodigio della mitologia che è nella natura e nelle cose, attraverso i segni e i colori dei suoi dipinti e dei disegni preparatori in grafite e carboncino”.
Antonio Colanero è nato a Guastameroli ( frazione di Frisa, Ch) il 23 giugno 1948. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte di Lanciano si iscrive al magistero di Firenze, dove si diploma in “decorazione plastica”. A Firenze segue le lezioni dello scultore Enzo Innocenti e del direttore Angelo Landi. Sono gli anni di grande fermento culturale in una Firenze del 1966 che pochi giorni dopo il suo arrivo sarà piegata, ma non sconfitta, dall’alluvione dell’Arno, che l’artista immortalerà anche in una sua opera alcuni anni più tardi.
“Mi sarebbe piaciuto fare l’insegnate d’arte – dice oggi - ma ero il primo di 5 figli…”. Cosi nel 1970 è costretto a confinare la sua forza artistica su un tavolo di un appartamento milanese, dove si rifugia dopo le ore trascorse a progettare negli studi della Breda ferroviaria Pistoiesi Spa. Per 12 anni, dal 1970 al 1982, Colanero vive la dura vita dell’emigrante nella rampante Milano. Ma la sera torna in quel piccolo appartamento e sul quel tavolo di formica nascono alcuni tra i suoi primi capolavori che sembrano assorbire in sé tutta l’angoscia della solitudine nella grande metropoli , come i primissimi lavori La via giusta e Il solitario (1970). Nel 1982 decide di tornare nel suo Abruzzo, ma ancora non è il momento di liberare la sua forza creativa, che nasconde gelosamente tra le pareti della sua abitazione di Frisa: lavora prima come dipendente in uno studio tecnico di Lanciano e poi entra in una piccola e vivace azienda dell’operosa Val di Sangro. Colanero vive e opera a Frisa e nel corso di quasi 40 anni ha prodotto molte opere.
Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento Marilù Colanero, Diego Barsotti, GraficaLito Calenzano (Firenze) L’orario al pubblico è tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
La mostra dal titolo “La via giusta” a cura del critico toscano Cristina Olivieri e organizzata da Cdcom, verrà inaugurata sabato 6 dicembre alle 17 e resterà aperta fino al 14 dicembre.
Antonio Colanero ha scelto di presentare per la prima volta il suo lavoro a Lanciano, parallelamente alle festività natalizie che vedono presenti anche altre iniziative espositive e culturali nel centro storico.
Circa 50 opere saranno esposte nella sale per ripercorrere in senso cronologico il suo itinerario artistico.
L’evento realizzato con il patrocinio del Comune di Lanciano, della Provincia di Chieti, della Regione Abruzzo, è un’occasione in più per visitare il centro storico, scoprirne i tesori architettonici e i più importanti spazi pubblici, i monumenti e poter apprezzare le opere di un artista inedito, finora sconosciuto, che rappresenta che con la propria creatività e un singolare linguaggio espressivo il territorio e la sua cultura.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo, con foto di Enrico di Nenno, e grafica di Francesca Giari, che presenterà un’ulteriore e più ampia selezione dell’opera dell’artista abruzzese.
“Colanero è capace di reinventare e reinterpretare la realtà anche la più banale e quotidiana – afferma Cristina Olivieri nell’introduzione critica – con la sua vulcanica fantasia, il suo amore per la vita, il suo senso profondo della materia. Un artista pronto a immettere nel ventunesimo secolo la libertà delle emozioni e dell’invisibile, il prodigio della mitologia che è nella natura e nelle cose, attraverso i segni e i colori dei suoi dipinti e dei disegni preparatori in grafite e carboncino”.
Antonio Colanero è nato a Guastameroli ( frazione di Frisa, Ch) il 23 giugno 1948. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte di Lanciano si iscrive al magistero di Firenze, dove si diploma in “decorazione plastica”. A Firenze segue le lezioni dello scultore Enzo Innocenti e del direttore Angelo Landi. Sono gli anni di grande fermento culturale in una Firenze del 1966 che pochi giorni dopo il suo arrivo sarà piegata, ma non sconfitta, dall’alluvione dell’Arno, che l’artista immortalerà anche in una sua opera alcuni anni più tardi.
“Mi sarebbe piaciuto fare l’insegnate d’arte – dice oggi - ma ero il primo di 5 figli…”. Cosi nel 1970 è costretto a confinare la sua forza artistica su un tavolo di un appartamento milanese, dove si rifugia dopo le ore trascorse a progettare negli studi della Breda ferroviaria Pistoiesi Spa. Per 12 anni, dal 1970 al 1982, Colanero vive la dura vita dell’emigrante nella rampante Milano. Ma la sera torna in quel piccolo appartamento e sul quel tavolo di formica nascono alcuni tra i suoi primi capolavori che sembrano assorbire in sé tutta l’angoscia della solitudine nella grande metropoli , come i primissimi lavori La via giusta e Il solitario (1970). Nel 1982 decide di tornare nel suo Abruzzo, ma ancora non è il momento di liberare la sua forza creativa, che nasconde gelosamente tra le pareti della sua abitazione di Frisa: lavora prima come dipendente in uno studio tecnico di Lanciano e poi entra in una piccola e vivace azienda dell’operosa Val di Sangro. Colanero vive e opera a Frisa e nel corso di quasi 40 anni ha prodotto molte opere.
Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento Marilù Colanero, Diego Barsotti, GraficaLito Calenzano (Firenze) L’orario al pubblico è tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
06
dicembre 2008
Antonio Colanero – La via giusta
Dal 06 al 14 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
TEATRO COMUNALE FEDELE FENAROLI
Lanciano, Vico dei Frentani, 6, (CHIETI)
Lanciano, Vico dei Frentani, 6, (CHIETI)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
Vernissage
6 Dicembre 2008, ore 17
Ufficio stampa
CDCOM
Autore
Curatore