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Antonio Cozza – Attraverso la memoria
La mostra vuol rappresentare la volontà di fondere insieme le fotografie d’epoca, la memoria fotografica e la sua narrazione, con la reinterpretazione del medesimo ed identico punto di ripresa dell’ambiente contemporaneo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artage è lieta di presentare la mostra fotografica dal titolo Attraverso la memoria di Antonio Cozza a cura di Filippo Rolla, sabato 13 dicembre 2008 ore 18.00 presso la Camera di Commercio di MassaCarrara, via VII Luglio, 14 - Carrara (Ms).
Attraverso la memoria
Non sono un fotografo della natura,
ma della mia fantasia
Man Ray
Antonio Cozza nasce a Carrara e qui trascorre la sua prima infanzia. La passione per la fotografia lo raggiunge quando ancora frequenta il liceo e del '68 sono i suoi primi scatti dove curiosità dell'attimo e ricerca del tempo si mostrano. Sono immagini dell'attimo che da una parte raccolgono la documentazione visiva di un evento, un luogo o una persona e dall'altra diventano il saper vedere oltre il comune vedere.
Nel corso degli anni questa ricerca fotografica si rivolge sempre più con consapevolezza alla verità intesa come “dato di fatto” e questo lo porta a vivere e sentire la fotografia come verità fatta da e in momenti diversi.
L'intuizione di Antonio che è diventata oggetto di studio, consiste nel sovrapporre un'immagine fotografica del passato con una identica immagine scattata al giorno d'oggi da lui stesso.
Così la fotografia d'epoca, come viaggio nel passato attraverso l'immagine, può essere ricontestualizzata oggi con un nuovo scatto fotografico in corrispondenza assoluta di volumi e punti di ripresa. Si può descrivere con la luce quello che era e quello che è, come se passato e presente fossero in un'unica immagine.
La mostra di Antonio Cozza dal titolo Attraverso la memoria vuol rappresentare la volontà di fondere insieme le fotografie d'epoca, la memoria fotografica e la sua narrazione, con la reinterpretazione del medesimo ed identico punto di ripresa dell’ambiente contemporaneo.
Due immagini e verità che si differenziano nel tempo dove è possibile sovrapporle contestualizzando il passato nel presente con il rigore scientifico che caratterizza la specifica ricerca di Cozza.
Il suo occhio interiore, con accurato e meticoloso studio, ritrova la precisa angolatura che è stata fotografata nel tempo, pone l'attenzione sulla costruzione dell'attimo, sull'energia che un'immagine ha di raccogliere in quell'attimo una verità o il significato di una situazione.
In questo modo è chiaro ed evidente che la fotografia, intesa come rivelazione del mutamento delle cose non è più nel potere della macchina, ma solo in quello del fotografo.
Una sovrapposizione di tempo-spazio-memoria dove il tutto confluisce in un dejà vu carico di emozionanti immagini e ricordi del passato riconosciuto come tempo presente della memoria e della realtà quotidiana.
Tempo-spazio-memoria tre momenti di un'unica ricerca, una ricerca fotografica della realtà che dipende non da ciò che è rappresentato ma dal modo come è rappresentato.
Antonio vive inevitabilmente nella realtà del movimento “del prima e del dopo” e ferma questo fluire portando alla luce la sua intenzione, il suo modo d'essere che avverte e percepisce nella sovrapposizione dello spazio e del tempo nella sintesi della memoria.
E questa ricerca è una forma creativa perché raggiunge e coglie, attraverso l'immagine fotografata, la rivelazione del senso del divenire.
Questa sovrapposizione, che mi piace chiamare uno switch fotografico, sembra quasi una cornice del tempo dove l'artista individua e fotografa una dimensione dello spazio e della sua esistenza.
Qui Antonio non si limita a conservare e riprodurre l'esperienza mediante lo scatto fotografico, ma sa combinare e rielaborare creativamente, sa produrre situazioni nuove a partire dagli elementi dell'esperienza percettiva precedente. Questo modo di vedere e scrivere con la luce è un punto centrale della sua ricerca ed è alla base della sua creatività, è un suo modo d'essere fotografo e artista.
Non a caso un suo mentore è Henry Cartier-Bresson, definito da Antonio il maestro della sintesi che racconta una storia e che riesce a mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l'occhio.
Filippo Rolla
Coach artistico
Carrara, 23 novembre 2008
L'associazione Artage ringrazia il Comune di Carrara per il contributo ed il patrocinio concesso e la Camera di Commercio di MassaCarrara per aver messo a disposizione lo spazio espositivo.
Attraverso la memoria
Non sono un fotografo della natura,
ma della mia fantasia
Man Ray
Antonio Cozza nasce a Carrara e qui trascorre la sua prima infanzia. La passione per la fotografia lo raggiunge quando ancora frequenta il liceo e del '68 sono i suoi primi scatti dove curiosità dell'attimo e ricerca del tempo si mostrano. Sono immagini dell'attimo che da una parte raccolgono la documentazione visiva di un evento, un luogo o una persona e dall'altra diventano il saper vedere oltre il comune vedere.
Nel corso degli anni questa ricerca fotografica si rivolge sempre più con consapevolezza alla verità intesa come “dato di fatto” e questo lo porta a vivere e sentire la fotografia come verità fatta da e in momenti diversi.
L'intuizione di Antonio che è diventata oggetto di studio, consiste nel sovrapporre un'immagine fotografica del passato con una identica immagine scattata al giorno d'oggi da lui stesso.
Così la fotografia d'epoca, come viaggio nel passato attraverso l'immagine, può essere ricontestualizzata oggi con un nuovo scatto fotografico in corrispondenza assoluta di volumi e punti di ripresa. Si può descrivere con la luce quello che era e quello che è, come se passato e presente fossero in un'unica immagine.
La mostra di Antonio Cozza dal titolo Attraverso la memoria vuol rappresentare la volontà di fondere insieme le fotografie d'epoca, la memoria fotografica e la sua narrazione, con la reinterpretazione del medesimo ed identico punto di ripresa dell’ambiente contemporaneo.
Due immagini e verità che si differenziano nel tempo dove è possibile sovrapporle contestualizzando il passato nel presente con il rigore scientifico che caratterizza la specifica ricerca di Cozza.
Il suo occhio interiore, con accurato e meticoloso studio, ritrova la precisa angolatura che è stata fotografata nel tempo, pone l'attenzione sulla costruzione dell'attimo, sull'energia che un'immagine ha di raccogliere in quell'attimo una verità o il significato di una situazione.
In questo modo è chiaro ed evidente che la fotografia, intesa come rivelazione del mutamento delle cose non è più nel potere della macchina, ma solo in quello del fotografo.
Una sovrapposizione di tempo-spazio-memoria dove il tutto confluisce in un dejà vu carico di emozionanti immagini e ricordi del passato riconosciuto come tempo presente della memoria e della realtà quotidiana.
Tempo-spazio-memoria tre momenti di un'unica ricerca, una ricerca fotografica della realtà che dipende non da ciò che è rappresentato ma dal modo come è rappresentato.
Antonio vive inevitabilmente nella realtà del movimento “del prima e del dopo” e ferma questo fluire portando alla luce la sua intenzione, il suo modo d'essere che avverte e percepisce nella sovrapposizione dello spazio e del tempo nella sintesi della memoria.
E questa ricerca è una forma creativa perché raggiunge e coglie, attraverso l'immagine fotografata, la rivelazione del senso del divenire.
Questa sovrapposizione, che mi piace chiamare uno switch fotografico, sembra quasi una cornice del tempo dove l'artista individua e fotografa una dimensione dello spazio e della sua esistenza.
Qui Antonio non si limita a conservare e riprodurre l'esperienza mediante lo scatto fotografico, ma sa combinare e rielaborare creativamente, sa produrre situazioni nuove a partire dagli elementi dell'esperienza percettiva precedente. Questo modo di vedere e scrivere con la luce è un punto centrale della sua ricerca ed è alla base della sua creatività, è un suo modo d'essere fotografo e artista.
Non a caso un suo mentore è Henry Cartier-Bresson, definito da Antonio il maestro della sintesi che racconta una storia e che riesce a mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l'occhio.
Filippo Rolla
Coach artistico
Carrara, 23 novembre 2008
L'associazione Artage ringrazia il Comune di Carrara per il contributo ed il patrocinio concesso e la Camera di Commercio di MassaCarrara per aver messo a disposizione lo spazio espositivo.
13
dicembre 2008
Antonio Cozza – Attraverso la memoria
Dal 13 al 30 dicembre 2008
fotografia
Location
CAMERA DI COMMERCIO DI MASSA CARRARA
Carrara, Via VII Luglio, 14, (Massa-carrara)
Carrara, Via VII Luglio, 14, (Massa-carrara)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 12; martedì e giovedì anche dalle ore 15 alle ore 16
Vernissage
13 Dicembre 2008, ore 18
Autore
Curatore