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Antonio De Chiara – La Magia del Reale
Paola Trevisan è lieta di presentare la mostra d’arte personale di Antonio De Chiara, artista salernitano dalla raffinatissima tecnica pittorica, le cui opere, di innovativa e seducente figurazione, propongono un inedito ed affascinante connubio di contemporaneità dei contenuti e di classicità delle forme e composizioni.
Comunicato stampa
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Antonio De Chiara si è avvicinato tardi alla pittura che però è entrata nella sua vita in modo lento ma inesorabile.
I quadri di Antonio De Chiara mostrano con evidenza una abilità tecnica nella resa delle luci e dei chiaroscuri, delle ombre e delle penombre, nato da un amore verso il naturalismo seicentesco, la scuola di Utrecht, il decadentismo ottocentesco. Il suo interesse è volto alla continua ricerca del recupero degli archetipi della pittura ad olio: Composizione, Struttura, Forma.
Il fascino dei lavori di De Chiara non sta solo nell'abilità esecutiva e nel realismo, ma anche nei soggetti e nei contenuti: spesso ritratti di donne e scene cariche di drammaticità, di erotismo e di sospensione; le figure però non sono semplicemente ritratte perché il pittore ferma un istante lasciandoci immaginare cosa è avvenuto prima e ciò che accadrà poi, fino a giungere a guidarci nella costruzione di una storia che noi interpretiamo ma di cui De Chiara dà solo alcuni accenni. Non è quindi la ricerca del realismo, anche se sembra essere reso alla perfezione, che spinge l'autore a realizzare le sue opere, ma è il fascino per la rappresentazione di attimi di pausa, di attese e sospensioni che precedono o seguono delle azioni e tali pause rimandano ad attimi di astrazione dal contesto reale. Ecco perché la definizione di "Magia del Reale" che lo stesso autore ha usato per la sua pittura: il realismo di De Chiara, pertanto, si manifesta nella forma e non, invece, nei contenuti e nei personaggi i quali si rivelano sempre con tratti psicologici molto profondi e chiedono allo spettatore stesso di essere interpretati.
Senz'altro l'erotismo è una componente molto presente nelle tele dell'autore; è impossibile non rimanere sedotti dalla bellezza e dalla pienezza delle forme femminili dei suoi soggetti: "tutta la mia pittura è densa di erotismo. La pittura è essenzialmente erotismo. La materia cromatica è erotismo" e le donne che rappresenta sono donne legate al mondo contemporaneo, donne consapevoli dei propri limiti, delle proprie paure, dei propri sogni e proprio per queste sue fragilità diventa erotica aglio occhi dell'autore.
Ciò che ci propone questo artista è molto innovativo; il suo talento lo porta a fondere due componenti, non contrapposte, la contemporaneità dei contenuti e delle sue figure e il classicismo della sua esecuzione, forse è un primo passo verso il recupero di una spiritualità non distaccata dal nostro contesto contemporaneo dove ancora la bellezza e l'erotismo possono essere interpretati in modo seducente ma non affatto volgare.
I quadri di Antonio De Chiara mostrano con evidenza una abilità tecnica nella resa delle luci e dei chiaroscuri, delle ombre e delle penombre, nato da un amore verso il naturalismo seicentesco, la scuola di Utrecht, il decadentismo ottocentesco. Il suo interesse è volto alla continua ricerca del recupero degli archetipi della pittura ad olio: Composizione, Struttura, Forma.
Il fascino dei lavori di De Chiara non sta solo nell'abilità esecutiva e nel realismo, ma anche nei soggetti e nei contenuti: spesso ritratti di donne e scene cariche di drammaticità, di erotismo e di sospensione; le figure però non sono semplicemente ritratte perché il pittore ferma un istante lasciandoci immaginare cosa è avvenuto prima e ciò che accadrà poi, fino a giungere a guidarci nella costruzione di una storia che noi interpretiamo ma di cui De Chiara dà solo alcuni accenni. Non è quindi la ricerca del realismo, anche se sembra essere reso alla perfezione, che spinge l'autore a realizzare le sue opere, ma è il fascino per la rappresentazione di attimi di pausa, di attese e sospensioni che precedono o seguono delle azioni e tali pause rimandano ad attimi di astrazione dal contesto reale. Ecco perché la definizione di "Magia del Reale" che lo stesso autore ha usato per la sua pittura: il realismo di De Chiara, pertanto, si manifesta nella forma e non, invece, nei contenuti e nei personaggi i quali si rivelano sempre con tratti psicologici molto profondi e chiedono allo spettatore stesso di essere interpretati.
Senz'altro l'erotismo è una componente molto presente nelle tele dell'autore; è impossibile non rimanere sedotti dalla bellezza e dalla pienezza delle forme femminili dei suoi soggetti: "tutta la mia pittura è densa di erotismo. La pittura è essenzialmente erotismo. La materia cromatica è erotismo" e le donne che rappresenta sono donne legate al mondo contemporaneo, donne consapevoli dei propri limiti, delle proprie paure, dei propri sogni e proprio per queste sue fragilità diventa erotica aglio occhi dell'autore.
Ciò che ci propone questo artista è molto innovativo; il suo talento lo porta a fondere due componenti, non contrapposte, la contemporaneità dei contenuti e delle sue figure e il classicismo della sua esecuzione, forse è un primo passo verso il recupero di una spiritualità non distaccata dal nostro contesto contemporaneo dove ancora la bellezza e l'erotismo possono essere interpretati in modo seducente ma non affatto volgare.
05
giugno 2004
Antonio De Chiara – La Magia del Reale
Dal 05 giugno al 07 luglio 2004
arte contemporanea
Location
ARTE CONTEMPORANEA
Ferrara, Corso Porta Reno, 17, (Ferrara)
Ferrara, Corso Porta Reno, 17, (Ferrara)
Orario di apertura
tutti i giorni 9 - 13 e 15 - 20
Vernissage
5 Giugno 2004, ore 18.30
presso la terrazza dell'Hotel Suite Duomo