Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Antonio Fomez
Le opere ironiche e rivelatrici del maestro napoletano, scelte dal critico Armando Ginesi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Università Politecnica delle Marche, da sempre sensibile alle vicende artistiche contemporanea, apre le porte all’arte, a volte apparentemente ludica a volte palesemente pungente, di Antonio Fomez.
Venticinque le opere, tra dipinti e sculture, visibili dal 31 marzo nella Sala Mostre del Rettorato, ad Ancona. Per un percorso espositivo, curato dal professor Armando Ginesi, su un artista capace di suscitare nel corso della propria carriera l’interesse di importanti critici e uomini di cultura, italiani e stranieri: da Argan a Dorfles, da Restany a De Micheli, senza dimenticare Fagone, Celant, Barletta, Menna, Sanesi, Di Genova e tanti altri ancora. Ha scritto di lui Umberto Eco: “Lasciatelo lavorare come si lascia lavorare il matematico: il pittore inventa possibilità aperte di comunicazioni possibili”.
È proprio l’abile vagare di questo maestro tra le diverse strade dell’arte, assimilate e riviste, come citazionista, alla luce delle istanze della contemporaneità, a renderlo originale e persuasivo. Ginesi paragona Fomez a un viaggiatore, nel tempo e nella storia dell’arte, appassionato di immagini suggestive e intriganti, con un’attenzione particolare a quelle della Pop Art, attentamente filtrate da una personale visione del mondo sostanzialmente drammatica. È questo che rende così attraenti i lavori in esposizione. Ne derivano dipinti e sculture in cui l’ideale estetico, la bellezza, lascia spazio a forme esasperate che rivelano la vera storia del mondo e dei sentimenti. Spesso sono toccati anche il gioco e lo scherzo, lambendo la satira e andando forse oltre, verso lo sberleffo.
La mostra dedicata all’artista napoletano di origine e milanese di adozione, già presente nella nostra Regione negli anni Sessanta in tre edizioni del Premio Marche e nell’85 alla Galleria d’arte moderna di Ascoli Piceno, rimarrà aperta fino al 15 aprile 2006.
Venticinque le opere, tra dipinti e sculture, visibili dal 31 marzo nella Sala Mostre del Rettorato, ad Ancona. Per un percorso espositivo, curato dal professor Armando Ginesi, su un artista capace di suscitare nel corso della propria carriera l’interesse di importanti critici e uomini di cultura, italiani e stranieri: da Argan a Dorfles, da Restany a De Micheli, senza dimenticare Fagone, Celant, Barletta, Menna, Sanesi, Di Genova e tanti altri ancora. Ha scritto di lui Umberto Eco: “Lasciatelo lavorare come si lascia lavorare il matematico: il pittore inventa possibilità aperte di comunicazioni possibili”.
È proprio l’abile vagare di questo maestro tra le diverse strade dell’arte, assimilate e riviste, come citazionista, alla luce delle istanze della contemporaneità, a renderlo originale e persuasivo. Ginesi paragona Fomez a un viaggiatore, nel tempo e nella storia dell’arte, appassionato di immagini suggestive e intriganti, con un’attenzione particolare a quelle della Pop Art, attentamente filtrate da una personale visione del mondo sostanzialmente drammatica. È questo che rende così attraenti i lavori in esposizione. Ne derivano dipinti e sculture in cui l’ideale estetico, la bellezza, lascia spazio a forme esasperate che rivelano la vera storia del mondo e dei sentimenti. Spesso sono toccati anche il gioco e lo scherzo, lambendo la satira e andando forse oltre, verso lo sberleffo.
La mostra dedicata all’artista napoletano di origine e milanese di adozione, già presente nella nostra Regione negli anni Sessanta in tre edizioni del Premio Marche e nell’85 alla Galleria d’arte moderna di Ascoli Piceno, rimarrà aperta fino al 15 aprile 2006.
31
marzo 2006
Antonio Fomez
Dal 31 marzo al 15 aprile 2006
arte contemporanea
Location
UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE
Ancona, Piazza Roma, 22, (Ancona)
Ancona, Piazza Roma, 22, (Ancona)
Orario di apertura
16.30 -19.30 (esclusi festivi)
Vernissage
31 Marzo 2006, ore 18,30
Sito web
www.antoniofomez.subito.cc
Autore
Curatore