Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Antonio Girbés – Forbidden City
Girbés nel tempo ha creato la sua propria e personalissima filosofia della fotografia. Ne derivano elementi seriali che si specchiano e si compenetrano, dove l’immagine si chiude in se stessa e l’elemento architettonico, appena riconoscibile, si perde negli intricati arabeschi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare Forbidden City, una personale dell’artista spagnolo Antonio Girbés (Tabernes de Valldigna, Valencia, 1952).
Girbés utilizza frammenti di fotografie della Forbidden City come tasselli per la costruzione di nuove composizioni geometriche che, a partire della sua personale manipolazione, generano altre immagine autonome, in cui l’elemento strutturale di queste diventa formalmente estetico. Di fatto Girbés nel tempo ha creato la sua propria e personalissima filosofia della fotografia. Ne derivano elementi seriali che si specchiano e si compenetrano, dove l’immagine si chiude in se stessa e l’elemento architettonico, appena riconoscibile, si perde negli intricati arabeschi. L'artista servendosi delle forme cariche della cultura orientale, reiterate e barocche, ci racconta, senza svelarla, la realtà nella sua forma più ovvia: un caleidoscopio di frammenti nel quale nulla è casuale, in quanto l’artista vuole incitarci a coglierne i messaggi. Rimane ad ogni fruitore il privilegio di capire la magia di questa simbologia: come lo specchio che riflette gli sguardi di chi osserva, così in questo caso i labirinti e i misteri sono necessari per raggiungere la strada verso la città proibita.
Impegnato fin dai primi anni Ottanta come fotoreporter, negli anni Novanta Girbés realizza la serie Untitled, composizioni floreali dal sapore fiammingo in cui i preziosi colori, che ricordano le antiche fotografie dipinte a mano, spiccano dallo sfondo scuro. Con Cabezas Cortadas, nella seconda metà degli anni Novanta, il soggetto delle opere di Girbés diventa il corpo, o meglio la testa. Simboliche parti pensanti di noi, le sue teste recise sono ridotte a feticci marmorei senza vita.
Le fotografie del progetto Somewhere Nowhere (2000-2005) preannunciano la serie di lavori che l’artista espone per questa sua personale a Roma. Con queste immagini, tratte dalle più diverse realtà geografiche e culturali, Girbés passa dalle nature morte costruite in digitale a paesaggi universali.
Dal 1980 Antonio Girbés ha esposto in importanti gallerie e musei europei, nord e sud americani e in Giappone. Partecipa: al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto nel 1998, al “Cuerpo del Arte”, prima Biennale di Valencia a cura di Achille Bonito Oliva nel 2001 e all’ultima Biennale di Venezia di Architettura. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni internazionali quali: Deutsche Bank Francoforte, Estée Lauder New York, Giovanni e Marella Agnelli Torino, Musée de l’Elysée Losanna.
Girbés utilizza frammenti di fotografie della Forbidden City come tasselli per la costruzione di nuove composizioni geometriche che, a partire della sua personale manipolazione, generano altre immagine autonome, in cui l’elemento strutturale di queste diventa formalmente estetico. Di fatto Girbés nel tempo ha creato la sua propria e personalissima filosofia della fotografia. Ne derivano elementi seriali che si specchiano e si compenetrano, dove l’immagine si chiude in se stessa e l’elemento architettonico, appena riconoscibile, si perde negli intricati arabeschi. L'artista servendosi delle forme cariche della cultura orientale, reiterate e barocche, ci racconta, senza svelarla, la realtà nella sua forma più ovvia: un caleidoscopio di frammenti nel quale nulla è casuale, in quanto l’artista vuole incitarci a coglierne i messaggi. Rimane ad ogni fruitore il privilegio di capire la magia di questa simbologia: come lo specchio che riflette gli sguardi di chi osserva, così in questo caso i labirinti e i misteri sono necessari per raggiungere la strada verso la città proibita.
Impegnato fin dai primi anni Ottanta come fotoreporter, negli anni Novanta Girbés realizza la serie Untitled, composizioni floreali dal sapore fiammingo in cui i preziosi colori, che ricordano le antiche fotografie dipinte a mano, spiccano dallo sfondo scuro. Con Cabezas Cortadas, nella seconda metà degli anni Novanta, il soggetto delle opere di Girbés diventa il corpo, o meglio la testa. Simboliche parti pensanti di noi, le sue teste recise sono ridotte a feticci marmorei senza vita.
Le fotografie del progetto Somewhere Nowhere (2000-2005) preannunciano la serie di lavori che l’artista espone per questa sua personale a Roma. Con queste immagini, tratte dalle più diverse realtà geografiche e culturali, Girbés passa dalle nature morte costruite in digitale a paesaggi universali.
Dal 1980 Antonio Girbés ha esposto in importanti gallerie e musei europei, nord e sud americani e in Giappone. Partecipa: al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto nel 1998, al “Cuerpo del Arte”, prima Biennale di Valencia a cura di Achille Bonito Oliva nel 2001 e all’ultima Biennale di Venezia di Architettura. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni internazionali quali: Deutsche Bank Francoforte, Estée Lauder New York, Giovanni e Marella Agnelli Torino, Musée de l’Elysée Losanna.
15
maggio 2008
Antonio Girbés – Forbidden City
Dal 15 maggio al 12 luglio 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Di Montoro, 10, (Roma)
Roma, Via Di Montoro, 10, (Roma)
Orario di apertura
martedì a sabato ore 12-20
Vernissage
15 Maggio 2008, 19.00 - 21.00
Autore
Curatore