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Antonio Ievolella – Ghirba
L’esposizione si compone di due grandi sculture, le ghirbe da cui prende il titolo, realizzate su una struttura in acciaio cor-ten ricoperta da riquadri di lamiera trattati con differenti patinature. Ghirba riassume l’ultima produzione del maestro, che ripropone alcuni temi fondamentali del suo percorso, come il rapporto tra sculture e contesto, il recupero della tradizione attraverso la memoria e il “sentimento”, la forma intesa come espansione dei volumi e sperimentazione di elementi contrastanti
Comunicato stampa
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La mostra dello scultore Antonio Ievolella si presenta nella Chiesa di Santa Maria Incoronata a via Medina, riaperta di recente dopo un parziale intervento di restauro.
L’esposizione si compone di due grandi sculture, le ghirbe da cui prende il titolo, realizzate su una struttura in acciaio cor-ten ricoperta da riquadri di lamiera trattati con differenti patinature. Ghirba riassume l’ultima produzione del maestro, che ripropone alcuni temi fondamentali del suo percorso, come il rapporto tra sculture e contesto, il recupero della tradizione attraverso la memoria e il “sentimento”, la forma intesa come espansione dei volumi e sperimentazione di elementi contrastanti.
Numerosi i significati simbolici: la forma arrotondata degli otri richiama il ventre materno, con un diretto riferimento alla madre di Cristo, alla quale è dedicata la Chiesa dell’Incoronata; l’acqua contenuta negli otri è simbolo di purezza e di vita, di rinnovamento e di energia, ma è anche fonte di speranza e testimonianza di una storia in divenire; l’otre (la ghirba) rappresenta la vita, poiché custodiva il bene più prezioso per la sopravvivenza del pellegrino come del pastore, del contadino come del soldato, e non a caso la parola ghirba, di origine africana, durante la Grande Guerra entrò nel gergo dei militari italiani assumendo il significato metaforico di vita.
Biografia
Benevento è la città natale di Antonio Ievolella, che dopo gli studi al locale Liceo Artistico, s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, e nella città partenopea frequenta assiduamente la galleria di Lucio Amelio ed entra in contatto con le principali tendenze artistiche, nazionali e internazionali. Nel 1976 insegna al Liceo Artistico di Brera, e due anni dopo stabilisce a Padova residenza e studio. È del 1987 la prima personale, alla galleria di Verona “Studio La Città”, con cui nasce un importante e durevole sodalizio che lo porterà a esporre in importanti sedi italiane e europee. Nel 1988, su invito di Giovanni Carandente, partecipa alla XLIII Biennale di Venezia con Trittico, scultura composta da tre poderosi elementi totemici, nella sezione Scultori ai Giardini, curata da Andrea del Guercio, il quale organizza nello stesso anno una personale alla galleria “Oddi – Baglioni” di Roma; partecipa inoltre alle mostre Undici artisti per Villa Domenica, curata da Virginia Baradel, e Materialmente: scultori degli anni Ottanta, nella Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna.
Gli anni Novanta rappresentano un periodo di intensa attività: nel 1990 la galleria “Studio La Città” organizza la mostra Viaggi - Antonio Ievolella/Hidetoshi Nagasawa; nel 1997 progetta le sculture per Il Grande Carro, che saranno disposte lungo i principali snodi della città di Padova; nello stesso anno partecipa, su invito di Edoardo Manzoni, all’esposizione sarda ‘Su Logu de s’ Iscultura, proponendo un’opera che esibisce l’innata vocazione a creare morfologie intimamente legate ai grandi spazi aperti.
Questo orientamento trova la naturale prosecuzione nella mostra Itinerari, realizzata nel 2005 nel parco di Monza, in partnership con la Fondazione Pietro Rossini. Nel 2004 s’inaugura il suggestivo complesso scultoreo I Guardiani della Dormiente, da un’idea nata alla metà degli anni Novanta e cresciuta nel proficuo dialogo instaurato con l’architetto Franco Biscossa durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione del cimitero di Rio di Ponte San Nicolò. È del 2006 la personale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e curata da Tommaso Ferrillo, Materia Forma Luogo, allestita a Castel dell’Ovo, straordinario sito affacciato sul golfo partenopeo, che diventa la naturale scenografia per le sculture di Ievolella.
Nel 2008 e 2009 prendono vita le grandi fontane per una villa privata di Battaglia Terme (PD) e per la piazza antistante alla Chiesa di Voltabarozzo nei pressi di Padova.
Le sculture di Antonio Ievolella figurano in importanti collezioni pubbliche e private.
Info:
Napoli, Chiesa di Santa Maria Incoronata a via Medina
inaugurazione venerdì 4 luglio ore 12,00
orari di apertura: dal lunedì al sabato ore 9,00 – 14,30; domenica chiusa
Catalogo : Grafiche Turato Padova
Contatti:
Soprintendenza BAPSAE per Napoli e Provincia, Ufficio Comunicazione e Stampa: tf. 081. 5808.328
Comune di Napoli, Servizio Patrimonio Artistico e Beni Culturali: tf. 081.7957707/ 08.
L’esposizione si compone di due grandi sculture, le ghirbe da cui prende il titolo, realizzate su una struttura in acciaio cor-ten ricoperta da riquadri di lamiera trattati con differenti patinature. Ghirba riassume l’ultima produzione del maestro, che ripropone alcuni temi fondamentali del suo percorso, come il rapporto tra sculture e contesto, il recupero della tradizione attraverso la memoria e il “sentimento”, la forma intesa come espansione dei volumi e sperimentazione di elementi contrastanti.
Numerosi i significati simbolici: la forma arrotondata degli otri richiama il ventre materno, con un diretto riferimento alla madre di Cristo, alla quale è dedicata la Chiesa dell’Incoronata; l’acqua contenuta negli otri è simbolo di purezza e di vita, di rinnovamento e di energia, ma è anche fonte di speranza e testimonianza di una storia in divenire; l’otre (la ghirba) rappresenta la vita, poiché custodiva il bene più prezioso per la sopravvivenza del pellegrino come del pastore, del contadino come del soldato, e non a caso la parola ghirba, di origine africana, durante la Grande Guerra entrò nel gergo dei militari italiani assumendo il significato metaforico di vita.
Biografia
Benevento è la città natale di Antonio Ievolella, che dopo gli studi al locale Liceo Artistico, s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, e nella città partenopea frequenta assiduamente la galleria di Lucio Amelio ed entra in contatto con le principali tendenze artistiche, nazionali e internazionali. Nel 1976 insegna al Liceo Artistico di Brera, e due anni dopo stabilisce a Padova residenza e studio. È del 1987 la prima personale, alla galleria di Verona “Studio La Città”, con cui nasce un importante e durevole sodalizio che lo porterà a esporre in importanti sedi italiane e europee. Nel 1988, su invito di Giovanni Carandente, partecipa alla XLIII Biennale di Venezia con Trittico, scultura composta da tre poderosi elementi totemici, nella sezione Scultori ai Giardini, curata da Andrea del Guercio, il quale organizza nello stesso anno una personale alla galleria “Oddi – Baglioni” di Roma; partecipa inoltre alle mostre Undici artisti per Villa Domenica, curata da Virginia Baradel, e Materialmente: scultori degli anni Ottanta, nella Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna.
Gli anni Novanta rappresentano un periodo di intensa attività: nel 1990 la galleria “Studio La Città” organizza la mostra Viaggi - Antonio Ievolella/Hidetoshi Nagasawa; nel 1997 progetta le sculture per Il Grande Carro, che saranno disposte lungo i principali snodi della città di Padova; nello stesso anno partecipa, su invito di Edoardo Manzoni, all’esposizione sarda ‘Su Logu de s’ Iscultura, proponendo un’opera che esibisce l’innata vocazione a creare morfologie intimamente legate ai grandi spazi aperti.
Questo orientamento trova la naturale prosecuzione nella mostra Itinerari, realizzata nel 2005 nel parco di Monza, in partnership con la Fondazione Pietro Rossini. Nel 2004 s’inaugura il suggestivo complesso scultoreo I Guardiani della Dormiente, da un’idea nata alla metà degli anni Novanta e cresciuta nel proficuo dialogo instaurato con l’architetto Franco Biscossa durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione del cimitero di Rio di Ponte San Nicolò. È del 2006 la personale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e curata da Tommaso Ferrillo, Materia Forma Luogo, allestita a Castel dell’Ovo, straordinario sito affacciato sul golfo partenopeo, che diventa la naturale scenografia per le sculture di Ievolella.
Nel 2008 e 2009 prendono vita le grandi fontane per una villa privata di Battaglia Terme (PD) e per la piazza antistante alla Chiesa di Voltabarozzo nei pressi di Padova.
Le sculture di Antonio Ievolella figurano in importanti collezioni pubbliche e private.
Info:
Napoli, Chiesa di Santa Maria Incoronata a via Medina
inaugurazione venerdì 4 luglio ore 12,00
orari di apertura: dal lunedì al sabato ore 9,00 – 14,30; domenica chiusa
Catalogo : Grafiche Turato Padova
Contatti:
Soprintendenza BAPSAE per Napoli e Provincia, Ufficio Comunicazione e Stampa: tf. 081. 5808.328
Comune di Napoli, Servizio Patrimonio Artistico e Beni Culturali: tf. 081.7957707/ 08.
04
luglio 2014
Antonio Ievolella – Ghirba
Dal 04 luglio al 10 settembre 2014
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SANTA MARIA DELL’INCORONATA
Napoli, Via Medina, 19, (Napoli)
Napoli, Via Medina, 19, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 9,00 – 14,30; domenica chiusa
Vernissage
4 Luglio 2014, ore 12
Autore
Curatore