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Antonio Ligabue
mostra antologica
Comunicato stampa
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Il celebre pittore Renato Guttuso diceva spesso: “L’artista è quasi sempre un po’ allucinato”. E allucinata, drammaticamente geniale è la vita e l’opera di Antonio Ligabue, indiscusso protagonista dell’arte del Novecento, al quale la Città di Viterbo dedicherà una mostra di altissimo spessore culturale, nel quarantesimo anniversario dalla sua scomparsa. Si aprirà, infatti, il prossimo 17 dicembre fino al 18 febbraio 2006, nella sala Mezzanino del Museo Etrusco Nazionale Rocca Albornoz, la mostra antologica dedicata a Ligabue, un appuntamento che si attesta tra i più prestigiosi nel calendario culturale della città. “La mostra – spiega Aldo Bellocchio, delegato alla Cultura del Comune di Viterbo e organizzatore dell’evento – abbraccia buona parte dell’universo creativo dell’artista. Le opere in esposizione sono circa novanta, tra cui quaranta sculture, 25 oli su tela, 40 incisioni e 15 disegni. Tutte le opere provengono da collezioni pubbliche e private e hanno un valore complessivo che si attesta sui dieci miliardi delle vecchie lire. E’ importante sottolineare - aggiunge Bellocchio - il fatto che l’amministrazione comunale, seppur con mezzi economici limitati e con notevole sforzo dovuto all’amore per l’arte e per la sua divulgazione, è riuscita a portare a Viterbo una mostra che è stata già richiesta al Louvre di Parigi”. “Continua nello spirito di promozione della città – ha inoltre sottolineato il sindaco Giancarlo Gabbianelli – la serie di eventi di altissimo rilievo, questo ad attestare che Viterbo è si, certamente, S. Rosa, ma propone comunque in tutto l’arco dell’anno appuntamenti culturali che richiamano l’attenzione a livello nazionale”.
L’esposizione è curata dal noto critico d’arte Ernesto D’Orsi, con la collaborazione di Marzio Dell’Acqua, emerito studioso e biografo dell’artista nato a Zurigo ma emiliano di adozione. “Obiettivo principale della mostra – spiega D’Orsi – è di fornire un’inedita chiave di lettura dell’opera di Ligabue, che tende a superare lo stereotipo critico nel quale è stato tendenzialmente catalogato. In realtà – aggiunge - la sua produzione non può essere liquidata con la definizione “naïve” o primitiva, poiché la sua drammatica e travagliata creatività si aggancia direttamente a quella che fu l’esperienza espressionistica dell’epoca”.
Si annuncia spettacolare l’inaugurazione della mostra che si svolgerà sabato 17 dicembre, alle 16.30, nella prestigiosa sede del Teatro dell’Unione a Viterbo: un “evento nell’evento” che vedrà una presentazione interattiva e tridimensionale dei quadri del Maestro, riprodotti su grandi pannelli per l’occasione dagli studenti del Liceo Artistico Tuscia. Su sapiente regia di Maurizio Annesi, queste opere prenderanno vita grazie al corpo di ballo guidato dalla coreografa Claudia Tassi, che eseguirà suggestive coreografie con particolari musiche afro-tribali ispirate alle scene di caccia africane di Ligabue, che lo hanno reso celebre nel mondo. Alla fine dello spettacolo gli invitati si recheranno alla Rocca Albornoz, sede della mostra, per il tradizionale taglio del nastro.
L’ingresso all’esposizione – che nell’appuntamento di Reggio Emilia terminato lo scorso 18 settembre ha registrato circa 35mila presenze – è gratuito.
Da sottolineare inoltre l’aspetto umanitario: l’evento è abbinato ad un progetto di beneficenza con lo slogan “L’arte per la solidarietà”, tramite il quale saranno raccolti fondi per il C.e.i.s. – Centro recupero per i tossicodipendenti – S. Crispino di Viterbo.
L’esposizione è curata dal noto critico d’arte Ernesto D’Orsi, con la collaborazione di Marzio Dell’Acqua, emerito studioso e biografo dell’artista nato a Zurigo ma emiliano di adozione. “Obiettivo principale della mostra – spiega D’Orsi – è di fornire un’inedita chiave di lettura dell’opera di Ligabue, che tende a superare lo stereotipo critico nel quale è stato tendenzialmente catalogato. In realtà – aggiunge - la sua produzione non può essere liquidata con la definizione “naïve” o primitiva, poiché la sua drammatica e travagliata creatività si aggancia direttamente a quella che fu l’esperienza espressionistica dell’epoca”.
Si annuncia spettacolare l’inaugurazione della mostra che si svolgerà sabato 17 dicembre, alle 16.30, nella prestigiosa sede del Teatro dell’Unione a Viterbo: un “evento nell’evento” che vedrà una presentazione interattiva e tridimensionale dei quadri del Maestro, riprodotti su grandi pannelli per l’occasione dagli studenti del Liceo Artistico Tuscia. Su sapiente regia di Maurizio Annesi, queste opere prenderanno vita grazie al corpo di ballo guidato dalla coreografa Claudia Tassi, che eseguirà suggestive coreografie con particolari musiche afro-tribali ispirate alle scene di caccia africane di Ligabue, che lo hanno reso celebre nel mondo. Alla fine dello spettacolo gli invitati si recheranno alla Rocca Albornoz, sede della mostra, per il tradizionale taglio del nastro.
L’ingresso all’esposizione – che nell’appuntamento di Reggio Emilia terminato lo scorso 18 settembre ha registrato circa 35mila presenze – è gratuito.
Da sottolineare inoltre l’aspetto umanitario: l’evento è abbinato ad un progetto di beneficenza con lo slogan “L’arte per la solidarietà”, tramite il quale saranno raccolti fondi per il C.e.i.s. – Centro recupero per i tossicodipendenti – S. Crispino di Viterbo.
17
dicembre 2005
Antonio Ligabue
Dal 17 dicembre 2005 al 18 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO NAZIONALE ETRUSCO – ROCCA ALBORNOZ
Viterbo, Piazza Della Rocca, 21, (Viterbo)
Viterbo, Piazza Della Rocca, 21, (Viterbo)
Vernissage
17 Dicembre 2005, ore 16.30 nella prestigiosa sede del Teatro dell’Unione
Autore
Curatore