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Antonio Ligabue
mostra ufficiale per la commemorazione del 40° anniversario della morte dell’artista, di cui lo Stato ha acquisito l’eredità giacente
Comunicato stampa
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Successo oltre le aspettative ha riscosso la mostra antologica di Ligabue curata da Augusto Agosta Tota presidente del Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma e promossa dal Comune di Cencenighe Agordino in collaborazione con la Comunità Montana Agordina.
Rimarrà aperta presso il Centro Turistico Nof Filò (Via XX Settembre, 19 Tel. 0437591196) fino al 25 settembre.
Era prevedibile che un ritorno a vent’anni dalla prima rassegna nelle montagne che hanno dato in qualche modo il via al grande riscontro di pubblico verso questo artista, e che hanno dato i natali alla madre Elisabetta Costa, poi emigrata in Svizzera, si avesse una notevole affluenza di pubblico: ma non ci si aspettava che già nei primissimi giorni di apertura la visitassero quasi 2000 persone.
Successo dovuto sicuramente ai contenuti e alla ricchezza dell’esposizione, notevole nel suo allestimento e nell’illustrazione di tutto il percorso artistico di Ligabue – ben 110 quadri (di cui 60 tra i più importanti e significativi dell’artista), 19 disegni e 17 sculture che testimoniano il lavoro dell’artista dal primo all’ultimo periodo – caratteristiche per le quali la rassegna gode della più alta ufficialità. I massimi enti governativi (Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) attraverso i loro patrocini hanno fatto sì che la rassegna di Cencenighe Agordino diventasse la mostra ufficiale per la commemorazione del 40° anniversario della morte dell’artista, di cui lo Stato ha acquisito l’eredità giacente.
E pari è stato il successo editoriale del Catalogo Generale presentato per l’occasione, un’opera destinata senza dubbio a costituire una pietra miliare nella vicenda umana e artistica di Ligabue. Ovviamente il Catalogo ha avuto vita a sé, ben oltre la mostra: ha immediatamente attirato l’attenzione del pubblico nazionale e si è subito imposto al “vaglio” della critica nazionale e internazionale. I primi giudizi sono più che positivi, e riconoscono all’opera una visione organica e un rigore notevoli. Interessante sarà vedere e valutare cosa ne pensano le principali istituzioni culturali tedesche di Francoforte, Monaco e Berlino a cui l’opera è stata consegnata subito dopo la sua uscita in mostra.
Per affermare che Ligabue sia un grande artista nell’ambito della pittura espressionista del ‘900 italiano non servono conferme, ma è senza dubbio un notevole riconoscimento il fatto che le sue opere siano state esposte in eventi internazionali, basti ricordare la rassegna dal titolo Moi Autoportraits du XX Siècle tenutasi nel 2004 prima a Parigi presso il Museo del Lussemburgo e poi a Firenze agli Uffizi; altre presentate in La ricerca dell’identità. Da Tiziano a De Chirico (Cagliari, 2003) e La ricerca dell’identità. Da Antonello a De Chirico (Palermo, 2003-2004); altre opere ancora presenti in Il ritratto interiore. Da Lotto a Pirandello (Aosta, 2005).
La notorietà oltralpe e oltreoceano, soprattutto in Nord America, di Ligabue è testimoniata dai molti collezionisti che, volendo acquistare sue opere peraltro introvabili, si rivolgono al Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma, che dell’artista promuove l’immagine a livello mondiale e che si pone come punto di riferimento essendo in grado di certificare l’autenticità di dipinto o scultura che sia, fornendo valutazioni sulla qualità e i dati costantemente aggiornati delle quotazioni di mercato.
Ulteriore conferma del successo internazionale di questo grande artista è dimostrato dal fatto che alcune delegazioni straniere presso la Biennale di Venezia stiano programmando anche una visita alla mostra di Ligabue a Cencenighe. Decisamente forzato parlare di gemellaggi, persino di collegamenti: e poi a che servono le definizioni ufficiali nel campo dell’arte. Molto più significativo il fatto in sé.
Rimarrà aperta presso il Centro Turistico Nof Filò (Via XX Settembre, 19 Tel. 0437591196) fino al 25 settembre.
Era prevedibile che un ritorno a vent’anni dalla prima rassegna nelle montagne che hanno dato in qualche modo il via al grande riscontro di pubblico verso questo artista, e che hanno dato i natali alla madre Elisabetta Costa, poi emigrata in Svizzera, si avesse una notevole affluenza di pubblico: ma non ci si aspettava che già nei primissimi giorni di apertura la visitassero quasi 2000 persone.
Successo dovuto sicuramente ai contenuti e alla ricchezza dell’esposizione, notevole nel suo allestimento e nell’illustrazione di tutto il percorso artistico di Ligabue – ben 110 quadri (di cui 60 tra i più importanti e significativi dell’artista), 19 disegni e 17 sculture che testimoniano il lavoro dell’artista dal primo all’ultimo periodo – caratteristiche per le quali la rassegna gode della più alta ufficialità. I massimi enti governativi (Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) attraverso i loro patrocini hanno fatto sì che la rassegna di Cencenighe Agordino diventasse la mostra ufficiale per la commemorazione del 40° anniversario della morte dell’artista, di cui lo Stato ha acquisito l’eredità giacente.
E pari è stato il successo editoriale del Catalogo Generale presentato per l’occasione, un’opera destinata senza dubbio a costituire una pietra miliare nella vicenda umana e artistica di Ligabue. Ovviamente il Catalogo ha avuto vita a sé, ben oltre la mostra: ha immediatamente attirato l’attenzione del pubblico nazionale e si è subito imposto al “vaglio” della critica nazionale e internazionale. I primi giudizi sono più che positivi, e riconoscono all’opera una visione organica e un rigore notevoli. Interessante sarà vedere e valutare cosa ne pensano le principali istituzioni culturali tedesche di Francoforte, Monaco e Berlino a cui l’opera è stata consegnata subito dopo la sua uscita in mostra.
Per affermare che Ligabue sia un grande artista nell’ambito della pittura espressionista del ‘900 italiano non servono conferme, ma è senza dubbio un notevole riconoscimento il fatto che le sue opere siano state esposte in eventi internazionali, basti ricordare la rassegna dal titolo Moi Autoportraits du XX Siècle tenutasi nel 2004 prima a Parigi presso il Museo del Lussemburgo e poi a Firenze agli Uffizi; altre presentate in La ricerca dell’identità. Da Tiziano a De Chirico (Cagliari, 2003) e La ricerca dell’identità. Da Antonello a De Chirico (Palermo, 2003-2004); altre opere ancora presenti in Il ritratto interiore. Da Lotto a Pirandello (Aosta, 2005).
La notorietà oltralpe e oltreoceano, soprattutto in Nord America, di Ligabue è testimoniata dai molti collezionisti che, volendo acquistare sue opere peraltro introvabili, si rivolgono al Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma, che dell’artista promuove l’immagine a livello mondiale e che si pone come punto di riferimento essendo in grado di certificare l’autenticità di dipinto o scultura che sia, fornendo valutazioni sulla qualità e i dati costantemente aggiornati delle quotazioni di mercato.
Ulteriore conferma del successo internazionale di questo grande artista è dimostrato dal fatto che alcune delegazioni straniere presso la Biennale di Venezia stiano programmando anche una visita alla mostra di Ligabue a Cencenighe. Decisamente forzato parlare di gemellaggi, persino di collegamenti: e poi a che servono le definizioni ufficiali nel campo dell’arte. Molto più significativo il fatto in sé.
27
maggio 2005
Antonio Ligabue
Dal 27 maggio al 25 settembre 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO TURISTICO NOF FILO’
Cencenighe Agordino, Via 20 Settembre, 19, (Belluno)
Cencenighe Agordino, Via 20 Settembre, 19, (Belluno)
Biglietti
8 euro intero, 6 euro ridotto per minori di 12 e maggiori di 65 anni, 4 euro per gruppi (10 persone minimo). Gratuito per bambini fino a 6 anni, portatori di handicap con accompagnatore, giornalisti con tesserino
Orario di apertura
10-12,30 / 15 – 20 Sabato e festivi 10-20 continuato. Lunedì chiuso tranne festivi. Visite guidate gratuite da prenotare presso la segreteria della mostra
Sito web
www.csaligabue.it
Autore
Curatore