L’artista, allievo di maestri quali Livio pezzato e Gianni Sesia Della Merla, ha uno stile figurativo che si rifà alla metafisica e, nell’ultimo periodo, alla tecnica utilizzata negli affreschi.
Le sue tele sono in realtà costituite da sacchi di iuta che permettono una particolare stesura del colore, il quale assume un aspetto poroso ma denso, donando alle opere una speciale corposità.
“Inganno dei sensi” si rifà alla capacità dell’artista di creare sulle tele situazioni oniriche; i suoi personaggi sembrano protagonisti di un sogno, i temi trattati toccano l’animo umano, lo spettatore è trasportato in una dimensione confusa tra il reale e l’immaginario.
Lucivero, artista napoletano ma residente da anni nella provincia di Torino, dal ’95 ad oggi ha visto le sue opere protagoniste di ben undici personali di cui meritano particolare rilievo quella del 1999 a Parigi, quella del 2000 a Ceriale (SV), e quella del 2003 alla Villa Comunale di Foggia.
In “Inganno dei sensi”, l’artista propone le nuove creazioni, accompagnate da alcuni dei suoi quadri più famosi, per coinvolgere il pubblico all’interno della sua evoluzione artistica.