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Antonio Marasco – Solidarietà per Boccioni, 1957
Si terrà il 19 dicembre alle ore 17 a Palazzo Nicotera di Lamezia Terme la presentazione del dipinto del grande artista futurista calabrese Antonio Marasco, “Solidarietà per Umberto Boccioni”(1957), e la proiezione del documentario “Marasco futurista dissidente” di T. Sicoli e A. Macrì (RAI, 1984).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si terrà mercoledì 19 dicembre 2018 le ore 17, a Palazzo Nicotera di Lamezia Terme, una serata dedicata ad Antonio Marasco, con la presentazione di un dipinto del grande artista futurista calabrese “Solidarietà per Umberto Boccioni”(1957), e la proiezione del documentario “Marasco futurista dissidente” di Tonino Sicoli e Annarosa Macrì (RAI, 1984).
Interverranno: Tonino Sicoli, direttore del MAON di Rende; Giovanna De Sensi, già docente all’Università della Calabria; Giacinto Gaetano, direttore del Sistema Bibliotecario Lametino; Antonio Pujia, presidente dell'Associazione Aleph Arte:
Si tratta di un evento collaterale alla mostra “Archipèlagos” in corso al MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende, organizzata dal Centro “A. Capizzano” di Rende – nell’ambito dell'ottava edizione delle Mostre Annuali del Centro Capizzano – MAON, inserita nel PAC 2014-2020 della Regione Calabria. L’evento, organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario lametino e il Centro Aleph Arte di Lamezia Terme, gode, inoltre, del patrocinio del Comune di Rende, del Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte dell’Università della Calabria in intesa, fra gli altri, con Matera Capitale Europea della cultura 2019.
Antonio MARASCO è nato a Nicastro (Cz) nel 1896 ed è morto a Firenze nel 1975. L’impeto dei futuristi affascina il giovane calabrese che, trasferitosi a Firenze, lascia dietro di sé le forti arretratezze sociali e culturali della sua regione. Nel 1912 si iscrive al Liceo Artistico di Firenze per proseguire poi all’Accademia di Belle Arti. L’adesione al Futurismo avviene nel 1914, Marasco sarà tra gli artisti cosiddetti «futuristi di transito». La sua pittura futurista rappresenta una naturale evoluzione del dinamismo plastico boccioniano. Dalla corposità della pittura seguono, negli anni ‘20, forme che acquistano leggerezza e trasparenza approdando verso soluzioni formali più ariose e schematiche dove l’immagine si sintetizza raccogliendo alcune delle istanze del surrealismo e della pittura metafisica. Negli anni 40 si sposterà verso l’informale e il pittoricismo materico. Frequenta gli ambienti artistici della città che gravitano attorno alla rivista «Lacerba» di Papini e Soffici (1913). Nel ‘14 conosce Marinetti, con cui compie un memorabile viaggio in Russia, a Mosca e Pietroburgo, durante il quale conosce Majakowskjj, Malevic, Tatlin, Burlink, e gli esponenti dell’avanguardia russa. Rientrato in Italia, con i «futuristi di transito» e altri neofiti partecipa alla Prima Mostra Internazionale Futurista alla Galleria Sprovieri di Roma (aprile-maggio 1914); Con Boccioni partecipa nel ‘15 alla Mostra Futurista della Panama-Pacific Exposition di S. Francisco in California. Nello stesso anno partecipa con Luigi Russolo alla mostra futurista della «Macbeth Gallery» di New York. Assieme a Prampolini e Evola collabora con il Movimento Dadaista svizzero. Nel ‘19 partecipa alla Esposizione Nazionale Futurista di Milano e a quella Internazionale al Winter Club di Torino. Fra il ‘19 e il ‘20 collabora unitamente a Prampolini al «November Gruppe» di Berlino; nel ‘21 allestisce sempre a Berlino la sua mostra personale presso la galleria di Ruggero Vasari. Nel ‘23 a Berna assieme a Lindegger, Mühlenen e Seiler, costituisce il Gruppo futurista «Der Schrittweitei» (costruttivismo di forme elementari. Ma il riconoscimento più importante per Marasco è la mostra alla Galleria Botto di Firenze (1931), quando Marinetti, nel presentarlo in catalogo e durante la conferenza, lo saluta come «uno dei maggiori artisti del futurismo». Nel ‘32 fonda il Blocco Futurista Indipendente. Nel ‘34 pubblica il romanzo futurista Panorami allo zenit; è invitato anche alla Quadriennale di Roma del ‘39 e alla Biennale di Venezia del ‘42. Ex combattente della guerra ‘15 -’18 partecipa agli avvenimenti del regime fascista e alla seconda guerra mondiale. Alla caduta del fascismo viene arrestato, processato poi per collaborazionismo con una condanna a cinque anni. Nel ‘49 si trasferisce a Roma riprendendo gradualmente la partecipazione alle vicende artistiche. È presente alla Quadriennale di Roma del ‘48 e del ‘52, alla Biennale di Venezia del ‘52 e del ‘60 e soprattutto alle mostre storiche del futurismo tenutesi alla Kunsthans di Zurigo nel ‘50, a Palazzo Barberini a Roma nel ‘59, al Kunstunseum di Winterthur e alla Stadlischen Gallery della Yale University e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel ‘59. Nel ‘67 aderisce alla dichiarazione-manifesto di «Futurismo Oggi» promossa da E. Benedetto.
Sue mostre personali in Calabria si sono tenute nel 1969 e 1972 alla Galleria la Bussola di Cosenza, ai Magazzini Voltaire di Lamezia Terme nel 1984, al Centro Aleph di Lamezia Terme nel 1994 e al Museo Civico di Rende nel 1995, curata da Tonino Sicoli ed Enrico Crispolti.
Interverranno: Tonino Sicoli, direttore del MAON di Rende; Giovanna De Sensi, già docente all’Università della Calabria; Giacinto Gaetano, direttore del Sistema Bibliotecario Lametino; Antonio Pujia, presidente dell'Associazione Aleph Arte:
Si tratta di un evento collaterale alla mostra “Archipèlagos” in corso al MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende, organizzata dal Centro “A. Capizzano” di Rende – nell’ambito dell'ottava edizione delle Mostre Annuali del Centro Capizzano – MAON, inserita nel PAC 2014-2020 della Regione Calabria. L’evento, organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario lametino e il Centro Aleph Arte di Lamezia Terme, gode, inoltre, del patrocinio del Comune di Rende, del Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte dell’Università della Calabria in intesa, fra gli altri, con Matera Capitale Europea della cultura 2019.
Antonio MARASCO è nato a Nicastro (Cz) nel 1896 ed è morto a Firenze nel 1975. L’impeto dei futuristi affascina il giovane calabrese che, trasferitosi a Firenze, lascia dietro di sé le forti arretratezze sociali e culturali della sua regione. Nel 1912 si iscrive al Liceo Artistico di Firenze per proseguire poi all’Accademia di Belle Arti. L’adesione al Futurismo avviene nel 1914, Marasco sarà tra gli artisti cosiddetti «futuristi di transito». La sua pittura futurista rappresenta una naturale evoluzione del dinamismo plastico boccioniano. Dalla corposità della pittura seguono, negli anni ‘20, forme che acquistano leggerezza e trasparenza approdando verso soluzioni formali più ariose e schematiche dove l’immagine si sintetizza raccogliendo alcune delle istanze del surrealismo e della pittura metafisica. Negli anni 40 si sposterà verso l’informale e il pittoricismo materico. Frequenta gli ambienti artistici della città che gravitano attorno alla rivista «Lacerba» di Papini e Soffici (1913). Nel ‘14 conosce Marinetti, con cui compie un memorabile viaggio in Russia, a Mosca e Pietroburgo, durante il quale conosce Majakowskjj, Malevic, Tatlin, Burlink, e gli esponenti dell’avanguardia russa. Rientrato in Italia, con i «futuristi di transito» e altri neofiti partecipa alla Prima Mostra Internazionale Futurista alla Galleria Sprovieri di Roma (aprile-maggio 1914); Con Boccioni partecipa nel ‘15 alla Mostra Futurista della Panama-Pacific Exposition di S. Francisco in California. Nello stesso anno partecipa con Luigi Russolo alla mostra futurista della «Macbeth Gallery» di New York. Assieme a Prampolini e Evola collabora con il Movimento Dadaista svizzero. Nel ‘19 partecipa alla Esposizione Nazionale Futurista di Milano e a quella Internazionale al Winter Club di Torino. Fra il ‘19 e il ‘20 collabora unitamente a Prampolini al «November Gruppe» di Berlino; nel ‘21 allestisce sempre a Berlino la sua mostra personale presso la galleria di Ruggero Vasari. Nel ‘23 a Berna assieme a Lindegger, Mühlenen e Seiler, costituisce il Gruppo futurista «Der Schrittweitei» (costruttivismo di forme elementari. Ma il riconoscimento più importante per Marasco è la mostra alla Galleria Botto di Firenze (1931), quando Marinetti, nel presentarlo in catalogo e durante la conferenza, lo saluta come «uno dei maggiori artisti del futurismo». Nel ‘32 fonda il Blocco Futurista Indipendente. Nel ‘34 pubblica il romanzo futurista Panorami allo zenit; è invitato anche alla Quadriennale di Roma del ‘39 e alla Biennale di Venezia del ‘42. Ex combattente della guerra ‘15 -’18 partecipa agli avvenimenti del regime fascista e alla seconda guerra mondiale. Alla caduta del fascismo viene arrestato, processato poi per collaborazionismo con una condanna a cinque anni. Nel ‘49 si trasferisce a Roma riprendendo gradualmente la partecipazione alle vicende artistiche. È presente alla Quadriennale di Roma del ‘48 e del ‘52, alla Biennale di Venezia del ‘52 e del ‘60 e soprattutto alle mostre storiche del futurismo tenutesi alla Kunsthans di Zurigo nel ‘50, a Palazzo Barberini a Roma nel ‘59, al Kunstunseum di Winterthur e alla Stadlischen Gallery della Yale University e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel ‘59. Nel ‘67 aderisce alla dichiarazione-manifesto di «Futurismo Oggi» promossa da E. Benedetto.
Sue mostre personali in Calabria si sono tenute nel 1969 e 1972 alla Galleria la Bussola di Cosenza, ai Magazzini Voltaire di Lamezia Terme nel 1984, al Centro Aleph di Lamezia Terme nel 1994 e al Museo Civico di Rende nel 1995, curata da Tonino Sicoli ed Enrico Crispolti.
19
dicembre 2018
Antonio Marasco – Solidarietà per Boccioni, 1957
19 dicembre 2018
presentazione
Location
PALAZZO NICOTERA
Lamezia Terme, Via Tommaso Campanella, (Catanzaro)
Lamezia Terme, Via Tommaso Campanella, (Catanzaro)
Vernissage
19 Dicembre 2018, ore 17.00
Autore
Curatore