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Antonio Nocera – Pinocchio
Il 18 maggio 2013 alle ore 18,00 Chance Art Gallery – Pescara e la Fondazione Nazionale Carlo Collodi inaugurano la nuova mostra di Antonio Nocera su PINOCCHIO, a cura di Laura Fusco, già presentata a marzo presso la Chance Art Gallery di Roma.
Comunicato stampa
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Il 18 maggio 2013 alle ore 18,00 Chance Art Gallery - Pescara e la Fondazione Nazionale Carlo Collodi inaugurano la nuova mostra di Antonio Nocera su PINOCCHIO, a cura di Laura Fusco, già presentata a marzo presso la Chance Art Gallery di Roma. A 20 anni dall’uscita del suo primo libro d’artista dedicato al burattino (1993), il Maestro Nocera, che non ha mai interrotto la sua ricerca ispirata al capolavoro collodiano, presenta a Pescara le opere che illustreranno il suo nuovo libro dedicato a Le Avventure di Pinocchio.
Numerose opere tra pittura e scultura animeranno questa mostra che nasce in concomitanza con altre significative ricorrenze come i 130 anni dall’uscita del libro di Collodi (1883) ed il 50° della Fondazione (1962). Saranno esposte anche alcune opere rappresentative dell’intero percorso artistico di Nocera su Pinocchio.
Il successo del burattino, archetipo di un’infanzia in bilico tra spensieratezza, curiosità e desiderio di trasgressione, compie quindi ben 130 anni. La sua vitalità è stata costante sin dalla sua prima apparizione nel 1883, quando fu pubblicato dalla Libreria Editrice Felice Paggi di Firenze, con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. Le avventure di Pinocchio rimane tra i libri più letti del mondo, pubblicato in milioni di esemplari, 187 edizioni solo in Italia, ed è stato tradotto in 260 lingue, compreso il latino.
La sua inesauribile forza narrativa, la potenza simbolica della sua trasformazione da legno a carne che rappresenta metaforicamente il passaggio dall’infanzia all’età adulta, lo scopo pedagogico del racconto, hanno fornito spunto per la creatività di schiere di artisti, poeti e pensatori. Non si contano le reinterpretazioni in ogni campo da quello letterario a quello musicale e cinematografico.
La storia del burattino è e sarà sempre contemporanea, perché chiunque lo legga almeno una volta nella vita si è sentito come lui. Quest’opera magistrale ci immerge in un mare tumultuoso di fantasie e verità, che si scontrano e confrontano con la dura realtà del mondo di fine ‘800, di cui rappresenta un eccezionale documento sociologico, così come con l’universo contemporaneo ed il suo disfacimento sociale ed economico. Ancora oggi Pinocchio può rivendicare la validità del suo percorso per il superamento della corruzione perseguendo con impegno la strada dello studio e del lavoro.
Antonio Nocera è da sempre stato legato a Pescara e all’Abruzzo.
Nel 2008 la sua mostra “C’era una volta” è stata ospitata dall’Aurum di Pescara dove ancora oggi i visitatori sono accolti dalla scultura “Pinocchio e la luna”, facente parte della Collezione della Fondazione Pescara Abruzzo.
Quest’ultima ha inoltre acquisito la collezione completa dei disegni del bozzetto del monumento “Ou’ la lamp passe, le mineur doit passer” relizzato in occasione del cinquantenario della tragedia di Marcinelle, in cui tanti minatori abruzzesi persero la vita.
Nel 2012 la mostra “Oltre il Nido- Oltre il mare” è stata ospitata a Lanciano dal Polo Museale S. Spirito.
Hanno scritto di Antonio Nocera, napoletano dalle molte patrie, che la sua arte esprime un concetto fondamentale: la vita è movimento. Già questo potrebbe bastare ad apparentarlo con Pinocchio, che - è stato giustamente osservato - corre sempre, e in questa corsa condensa l'espressione e il significato della propria esistenza. Tuttavia, ben altri meriti “pinocchieschi” ci fanno registrare Antonio Nocera nel già ricco album di famiglia di quegli artisti che con il loro lavoro hanno aperto nuove prospettive di interpretazione e di linguaggio a partire dal capolavoro letterario collodiano. Il suo lavoro ventennale sul nostro burattino mostra una sperimentazione ed uno scavo continui, che gli sono consentiti dalla sua versatilità d'artista esperto e di felice espressione in molte tecniche, ma che non sono un puro virtuosismo.(…) La capacità di Nocera a rendere con un linguaggio tanto universale quanto personale il mondo di Pinocchio, ci è vicino come istituzione, che da tempo ha scelto e propone come linguaggio universale per comunicare Pinocchio nelle arti visive al loro massimo livello, come testimoniano le opere di Emilio Greco, Venturino Venturi e Pietro Consagra nel Parco di Pinocchio a Collodi, o le numerose mostre che nell'ultimo decennio abbiamo proposto sia nel Museo-Biblioteca del Parco, sia in varie sedi in Italia e nel mondo. Anche per questo abbiamo scelto di annoverare Antonio Nocera tra gli artisti presenti nella collezione della Fondazione Collodi, certi che saprà comunicare i molti messaggi e suggestioni del nostro personaggio ad un pubblico senza frontiere, come è quello che conosce, ama e custodisce Pinocchio nel bagaglio del proprio immaginario e della propria cultura. (Pierfrancesco Bernacchi -Segretario Generale Fondazione Nazionale Carlo Collodi)
La mostra approderà in settembre alla Undergallery di Raffaella Silbernagl a Milano. Il viaggio del Pinocchio di Nocera è appena iniziato…
Numerose opere tra pittura e scultura animeranno questa mostra che nasce in concomitanza con altre significative ricorrenze come i 130 anni dall’uscita del libro di Collodi (1883) ed il 50° della Fondazione (1962). Saranno esposte anche alcune opere rappresentative dell’intero percorso artistico di Nocera su Pinocchio.
Il successo del burattino, archetipo di un’infanzia in bilico tra spensieratezza, curiosità e desiderio di trasgressione, compie quindi ben 130 anni. La sua vitalità è stata costante sin dalla sua prima apparizione nel 1883, quando fu pubblicato dalla Libreria Editrice Felice Paggi di Firenze, con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. Le avventure di Pinocchio rimane tra i libri più letti del mondo, pubblicato in milioni di esemplari, 187 edizioni solo in Italia, ed è stato tradotto in 260 lingue, compreso il latino.
La sua inesauribile forza narrativa, la potenza simbolica della sua trasformazione da legno a carne che rappresenta metaforicamente il passaggio dall’infanzia all’età adulta, lo scopo pedagogico del racconto, hanno fornito spunto per la creatività di schiere di artisti, poeti e pensatori. Non si contano le reinterpretazioni in ogni campo da quello letterario a quello musicale e cinematografico.
La storia del burattino è e sarà sempre contemporanea, perché chiunque lo legga almeno una volta nella vita si è sentito come lui. Quest’opera magistrale ci immerge in un mare tumultuoso di fantasie e verità, che si scontrano e confrontano con la dura realtà del mondo di fine ‘800, di cui rappresenta un eccezionale documento sociologico, così come con l’universo contemporaneo ed il suo disfacimento sociale ed economico. Ancora oggi Pinocchio può rivendicare la validità del suo percorso per il superamento della corruzione perseguendo con impegno la strada dello studio e del lavoro.
Antonio Nocera è da sempre stato legato a Pescara e all’Abruzzo.
Nel 2008 la sua mostra “C’era una volta” è stata ospitata dall’Aurum di Pescara dove ancora oggi i visitatori sono accolti dalla scultura “Pinocchio e la luna”, facente parte della Collezione della Fondazione Pescara Abruzzo.
Quest’ultima ha inoltre acquisito la collezione completa dei disegni del bozzetto del monumento “Ou’ la lamp passe, le mineur doit passer” relizzato in occasione del cinquantenario della tragedia di Marcinelle, in cui tanti minatori abruzzesi persero la vita.
Nel 2012 la mostra “Oltre il Nido- Oltre il mare” è stata ospitata a Lanciano dal Polo Museale S. Spirito.
Hanno scritto di Antonio Nocera, napoletano dalle molte patrie, che la sua arte esprime un concetto fondamentale: la vita è movimento. Già questo potrebbe bastare ad apparentarlo con Pinocchio, che - è stato giustamente osservato - corre sempre, e in questa corsa condensa l'espressione e il significato della propria esistenza. Tuttavia, ben altri meriti “pinocchieschi” ci fanno registrare Antonio Nocera nel già ricco album di famiglia di quegli artisti che con il loro lavoro hanno aperto nuove prospettive di interpretazione e di linguaggio a partire dal capolavoro letterario collodiano. Il suo lavoro ventennale sul nostro burattino mostra una sperimentazione ed uno scavo continui, che gli sono consentiti dalla sua versatilità d'artista esperto e di felice espressione in molte tecniche, ma che non sono un puro virtuosismo.(…) La capacità di Nocera a rendere con un linguaggio tanto universale quanto personale il mondo di Pinocchio, ci è vicino come istituzione, che da tempo ha scelto e propone come linguaggio universale per comunicare Pinocchio nelle arti visive al loro massimo livello, come testimoniano le opere di Emilio Greco, Venturino Venturi e Pietro Consagra nel Parco di Pinocchio a Collodi, o le numerose mostre che nell'ultimo decennio abbiamo proposto sia nel Museo-Biblioteca del Parco, sia in varie sedi in Italia e nel mondo. Anche per questo abbiamo scelto di annoverare Antonio Nocera tra gli artisti presenti nella collezione della Fondazione Collodi, certi che saprà comunicare i molti messaggi e suggestioni del nostro personaggio ad un pubblico senza frontiere, come è quello che conosce, ama e custodisce Pinocchio nel bagaglio del proprio immaginario e della propria cultura. (Pierfrancesco Bernacchi -Segretario Generale Fondazione Nazionale Carlo Collodi)
La mostra approderà in settembre alla Undergallery di Raffaella Silbernagl a Milano. Il viaggio del Pinocchio di Nocera è appena iniziato…
18
maggio 2013
Antonio Nocera – Pinocchio
Dal 18 maggio al 31 luglio 2013
arte contemporanea
Location
CHANCE ART GALLERY PESCARA
Pescara, Piazza Della Rinascita, 20/14, (Pescara)
Pescara, Piazza Della Rinascita, 20/14, (Pescara)
Orario di apertura
da martedi a sabato th.15.00-19.30
Vernissage
18 Maggio 2013, h.18.00
Autore
Curatore