Le due mostre personali del maestro Antonio

Nunziante si concentrano sulla sua ultima

produzione con una serie di opere che spaziano fra

la Metafisica e una serie di simboli pittorici più

orientati alla poesia. Nunziante è uno dei tre

figurativi più importanti al mondo. Nella misura

degli spazi severi del Monastero Polironiano (e in

quelli assai prossimi della Galleria Zanini)

emergono dunque opere che esprimono un forte

sentimento della contemporaneità. L’orizzonte che

viene a delinearsi si allarga in cerchi sempre più

ampi, grazie ad un inedito spettro di

sperimentazione linguistica: creatività e poesia si

misurano con gli aspetti segreti e simbolici degli

spazi espositivi, per immaginare e lasciare

immaginare un’arte in cui passato, presente e futuro

trovano un ideale punto di congiunzione. I dipinti

di Nunziante sono opere che parlano dell’attualità

ritrovata della pittura, sono opere in cui il recupero

di Böcklin si ibrida con le atmosfere metafisiche di

de Chirico.

Con questo artista assolutamente virtuoso, un

funambolo della pittura formatosi nell’Accademia

di Belle Arti di Torino, San Benedetto Po dialoga

con le migliori operazioni culturali dei grandi

centri italiani, con le capitali della Cultura.