Una Trentina le opere importanti e recenti che diranno di incanti, di suoni e di colori e con le quali prosegue il programma della Galleria La Murzia, crogiuolo di cultura all’insegna del pluralismo artistico e che presenta in questa occasione un artista giovane e raffinato. La scelta di ospitare questa mostra non è casuale ma nasce dall’impegno di far crescere e creare uno spunto per la conoscenza e l’approfondimento del bene culturale, che sia esso la natura , il paesaggio o il bene artistico, spunto che valga a costruire la conoscenza storica del nostro tempo nonché l’identità dell’arte come portatrice di messaggi.

La potenzialità costruttiva e la finezza pittorica aristocratica di Pedretti determinano il filo conduttore dell’intera mostra, che non lascia mai intendere problemi irrisolti, ma mete e spazi raggiunti subitaneamente e determinanti progetti di logica e di ricerca. Pedretti ha visto! Ha visto l’amazzonia e la racconta attraverso i suoi pennelli. La bellezza della semplificazione e dell’ astrazione del segno rende l’opera un territorio immenso e delicato. L’argomento affrontato è il paesaggio. L’impressione è quella di un discorso creativo, d’un artista vitale e pulsante, con l’impegno di stimolare un interesse alla natura. E’ un’occasione rara per vedere tutta la sua produzione importante.



Quadri bellissimi, realizzati durante i viaggi in Amazzonia;

Intensi, così belli da sfiorare il surreale: una tecnica pittorica maestosa al servizio di un progetto comunicativo e grintoso.

Un fascino ineguagliabile.

La mostra si pone come una significativa sublimazione alla natura che balza lieve davanti agli occhi. Una mostra incentrata sulla narrazione della distruzione del polmone del mondo. Un delicato spunto analitico per un adeguato globale sviluppo sostenibile. Qualcosa di più di un ecosistema, di un paesaggio: un’immensa natura da proteggere, il nostro futuro!