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Antonio Pedretti – Bianco Lombardo
Una selezione di venticinque dipinti che ritraggono i paesaggi innevati lombardi, per accompagnare il visitatore alla riscoperta delle proprie radici e del legame con la natura.
Comunicato stampa
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Una selezione di venticinque tele dal titolo «Bianco Lombardo»: queste le opere di Antonio Pedretti in esposizione presso la Galleria «Ezio Mariani» a Seregno (via Cavour, 26). La mostra sarà inaugurata alla presenza dell’artista e del viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, grande appassionato del lavoro di Pedretti, domenica 7 novembre alle ore 11.00 e resterà aperta al pubblico fino al 5 dicembre.
L’artista è diventato uno dei massimi protagonisti del «natura-lismo» europeo, che affonda le proprie radici nella lezione di John Constable, William Turner e Giovanni Segantini. I soggetti della sua ricerca pittorica cambiano: dagli scorci lacustri, agli intricati canneti o alle pianure lombarde silenziose sotto larghe campiture di bianco.
«Tele suggestive e di gusto informale –spiega Luca Tommasi, il curatore- che interpretano in chiave atemporale il paesaggio lombardo invernale». Una mostra che porta il visitatore «dentro» la natura per mezzo del gesto pittorico potente di un artista che dipinge paesaggi con zoomate profonde tanto da farli diventare interni.
Un viaggio nei campi lombardi attraverso una successione di luci e ombre e ricercati disequilibri che, soprattutto nelle grandi dimensioni dei supporti, procurano nel visitatore un breve disorientamento.
Antonio Pedretti è nato nel 1950 a Gavirate, in provincia di Varese, dove vive e lavora. Studia a Milano presso la Scuola di Pittura del Castello Sforzesco e poi all’Accademia di Brera, che abbandona nel 1972. La sua prima mostra personale è a Varese nel 1966. Inizia da qui un intenso percorso espositivo con allestimenti anche in sedi pubbliche e istituzionali: da Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, nel 1992 alla Casa dei Carraresi, a Treviso, nel 1998, sino alle più recenti mostre tenute nei musei di Buenos Aires, San Paolo del Brasile, Rio de Janeiro, Montevideo, Santiago. E poi ancora Belgio, Francia, Giappone, Spagna, Brasile e Cile. Un percorso artistico che ha premesso a Pedretti di raccogliere nel tempo il consenso di alcuni importanti critici, quali, fra gli altri, Marco Goldin, Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi.
L’ingresso alla mostra è gratuito, gli orari di apertura ai visitatori sono dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 nei giorni festivi, mentre dalle 16.30 alle 19.00 nei giorni feriali. E’ possibile inoltre acquistare il catalogo delle opere, edito da Silvana Editoriale.
L’artista è diventato uno dei massimi protagonisti del «natura-lismo» europeo, che affonda le proprie radici nella lezione di John Constable, William Turner e Giovanni Segantini. I soggetti della sua ricerca pittorica cambiano: dagli scorci lacustri, agli intricati canneti o alle pianure lombarde silenziose sotto larghe campiture di bianco.
«Tele suggestive e di gusto informale –spiega Luca Tommasi, il curatore- che interpretano in chiave atemporale il paesaggio lombardo invernale». Una mostra che porta il visitatore «dentro» la natura per mezzo del gesto pittorico potente di un artista che dipinge paesaggi con zoomate profonde tanto da farli diventare interni.
Un viaggio nei campi lombardi attraverso una successione di luci e ombre e ricercati disequilibri che, soprattutto nelle grandi dimensioni dei supporti, procurano nel visitatore un breve disorientamento.
Antonio Pedretti è nato nel 1950 a Gavirate, in provincia di Varese, dove vive e lavora. Studia a Milano presso la Scuola di Pittura del Castello Sforzesco e poi all’Accademia di Brera, che abbandona nel 1972. La sua prima mostra personale è a Varese nel 1966. Inizia da qui un intenso percorso espositivo con allestimenti anche in sedi pubbliche e istituzionali: da Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, nel 1992 alla Casa dei Carraresi, a Treviso, nel 1998, sino alle più recenti mostre tenute nei musei di Buenos Aires, San Paolo del Brasile, Rio de Janeiro, Montevideo, Santiago. E poi ancora Belgio, Francia, Giappone, Spagna, Brasile e Cile. Un percorso artistico che ha premesso a Pedretti di raccogliere nel tempo il consenso di alcuni importanti critici, quali, fra gli altri, Marco Goldin, Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi.
L’ingresso alla mostra è gratuito, gli orari di apertura ai visitatori sono dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 nei giorni festivi, mentre dalle 16.30 alle 19.00 nei giorni feriali. E’ possibile inoltre acquistare il catalogo delle opere, edito da Silvana Editoriale.
07
novembre 2010
Antonio Pedretti – Bianco Lombardo
Dal 07 novembre al 05 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA EZIO MARIANI
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì ore 16.30-19.00
Sabato e domenica ore 10.00-12.30 e 16.30-19.00
Vernissage
7 Novembre 2010, Ore 11.00
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore