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Antonio Petrianni – Acqua Benedetta
L’appuntamento con il Quarto Atto della rassegna Scattoscenico è affidato ad Antonio Petrianni con il progetto Acqua Benedetta. Una sequenza di 98 fotografie, un video e una boccetta di acqua occuperanno la Sala espositiva Marco Ferreri del Teatro Fellini di Pontinia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della stagione 2018/19 del Teatro Fellini di Pontinia, Italo Bergantini e la Romberg Arte Contemporanea presentano Scattoscenico, rassegna in 5 atti.
Obiettivo delle 5 mostre che si alternano, affiancando il cartellone teatrale, è mettere in scena una profonda analisi sulle città di fondazione del territorio Pontino.
Il percorso in CINQUE ATTI vede avvicendarsi le opere di 5 ARTISTI, MARCELLO SCOPELLITI, ANGELO GIOVANNETTI, GABRIELE ROSSI, ANTONIO PETRIANNI e PAOLO PETRIGNANI (rigorosamente in ordine di entrata in scena), che usano il mezzo fotografico per raccontare, ognuno con il proprio linguaggio, la cultura, la comunità e i cambiamenti che nel corso degli anni hanno rinnovato l’identità del territorio.
L’appuntamento con il Quarto Atto della rassegna Scattoscenico è affidato ad Antonio Petrianni con il progetto Acqua Benedetta.
Una sequenza di 98 fotografie, un video e una boccetta di acqua occuperanno la Sala espositiva Marco Ferreri del Teatro Fellini di Pontinia.
In presenza di un’insufficienza renale il corpo di un uomo è come una palude, anche poca acqua
può allagare tutto. La ricerca si snoda tra una palude bonificata e un corpo dializzato. Entrambi invasi dall’acqua sopravvivono a un passo dal collasso soltanto grazie all’intervento costante dell’uomo.
La realtà corre su due linee: quella della dialisi a cadenza precisa, del controllo del peso e del razionamento dell’acqua; e quella parallela del territorio bonificato e del sistema di canali e idrovore che mantengono asciutto il suolo. Un doppio biologico dove i paesaggi diventano cellulari e i segni indecifrabili: tra annegamento e siccità, tra reni e terreni, vene e canali, tra meccanica idraulica e medicina, Uomo e Natura si fondono.
Antonio Petrianni: nel 2015 mi ha contattato Fabio, chiedendomi di registrare quello che poi
si è dimostrato essere un video-testamento.
A seguito di una glomerulonefrite, da piccolo Fabio era stato sottoposto ad un trapianto di rene donatogli dalla madre Oise. Dopo 30 anni come tutti i trapianti anche questo aveva avuto il suo naturale decorso. Doveva quindi tornare in dialisi.
Dopo alcuni incontri l’analogia tra territorio bonificato e paziente con insufficienza renale è stata lampante.
Obiettivo delle 5 mostre che si alternano, affiancando il cartellone teatrale, è mettere in scena una profonda analisi sulle città di fondazione del territorio Pontino.
Il percorso in CINQUE ATTI vede avvicendarsi le opere di 5 ARTISTI, MARCELLO SCOPELLITI, ANGELO GIOVANNETTI, GABRIELE ROSSI, ANTONIO PETRIANNI e PAOLO PETRIGNANI (rigorosamente in ordine di entrata in scena), che usano il mezzo fotografico per raccontare, ognuno con il proprio linguaggio, la cultura, la comunità e i cambiamenti che nel corso degli anni hanno rinnovato l’identità del territorio.
L’appuntamento con il Quarto Atto della rassegna Scattoscenico è affidato ad Antonio Petrianni con il progetto Acqua Benedetta.
Una sequenza di 98 fotografie, un video e una boccetta di acqua occuperanno la Sala espositiva Marco Ferreri del Teatro Fellini di Pontinia.
In presenza di un’insufficienza renale il corpo di un uomo è come una palude, anche poca acqua
può allagare tutto. La ricerca si snoda tra una palude bonificata e un corpo dializzato. Entrambi invasi dall’acqua sopravvivono a un passo dal collasso soltanto grazie all’intervento costante dell’uomo.
La realtà corre su due linee: quella della dialisi a cadenza precisa, del controllo del peso e del razionamento dell’acqua; e quella parallela del territorio bonificato e del sistema di canali e idrovore che mantengono asciutto il suolo. Un doppio biologico dove i paesaggi diventano cellulari e i segni indecifrabili: tra annegamento e siccità, tra reni e terreni, vene e canali, tra meccanica idraulica e medicina, Uomo e Natura si fondono.
Antonio Petrianni: nel 2015 mi ha contattato Fabio, chiedendomi di registrare quello che poi
si è dimostrato essere un video-testamento.
A seguito di una glomerulonefrite, da piccolo Fabio era stato sottoposto ad un trapianto di rene donatogli dalla madre Oise. Dopo 30 anni come tutti i trapianti anche questo aveva avuto il suo naturale decorso. Doveva quindi tornare in dialisi.
Dopo alcuni incontri l’analogia tra territorio bonificato e paziente con insufficienza renale è stata lampante.
15
marzo 2019
Antonio Petrianni – Acqua Benedetta
Dal 15 marzo al 04 maggio 2019
fotografia
Location
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Orario di apertura
da venerdì a domenica 17 - 20
gli orari potrebbero subire variazioni, telefonare per conferma.
Vernissage
15 Marzo 2019, ore 19:00
Autore
Curatore