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Antonio Possenti – Intorno al sogno
Le numerose opere inedite create per l’occasione della mostra dal maestro Possenti, provenienti dalle collezioni private di Massimo Montecchi e Franco Ristori, rappresentano elementi che ruotano intorno al ‘Sogno di una notte di mezza estate’ . Da qui il titolo della mostra.
Comunicato stampa
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Folletti e fate, boschi incantati, magie e sortilegi d’amore. E poi l’ impalpabilità dei sogni. Questa la ‘ricetta’ vincente di ‘Sogno di una notte di mezza estate’, l’ affascinante opera teatrale di William Shakespeare che, ad oltre quattro secoli dalla sua scrittura e dalla sua prima rappresentazione, continua a ricevere innumerevoli attenzioni dal cinema, dal teatro e dall’arte. Ed è proprio questa commedia shakespeariana ad avere ispirato ‘Intorno al sogno’ la mostra personale del maestro lucchese Antonio Possenti, uno tra i massimi esponenti della pittura figurativa contemporanea. La mostra ad ingresso libero, curata dallo storico e critico dell’arte Giovanni Faccenda, è stata inaugurata il 2 luglio al Cassero Senese di Grosseto (via Aurelio Saffi tel. 0564. 21164) e resterà visibile fino al 19 luglio tutti i giorni - compresi i festivi - con orario continuato 18.00 - 24.00 . Le numerose opere inedite create per l’occasione della mostra dal maestro Possenti, provenienti dalle collezioni private di Massimo Montecchi e Franco Ristori, rappresentano elementi che ruotano intorno al ‘Sogno di una notte di mezza estate’ . Da qui il titolo della mostra. I dipinti ad olio su tavola e a gouache, insieme a diversi disegni, non trattano infatti solo ciò che è presente nella commedia shakespeariana, ma vanno anche ad approfondire le vicende trasversali ed il contesto mitologico dei personaggi che in essa compaiono. I primi giorni della mostra hanno già rilevato un notevole afflusso di pubblico, proveniente non solo da Grosseto, ma da tutta Italia, visto l’ interesse che è stato dimostrato per il lavoro compiuto per l’occasione dal maestro Possenti.
Dal 25 luglio al 1 agosto la mostra farà tappa anche al Museo di Arte Sacra di Massa Marittima, in provincia di Grosseto (corso Armando Diaz, tel. 0566. 901954), mentre il 26 luglio alle 21.00 al Cassero di Massa Marittima si terrà lo spettacolo teatrale ‘Sogno di una notte di mezza estate’ del Laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio, per la regia e il riadattamento (totalmente in rima) di Giacomo Moscato. Per questo spettacolo, che a Grosseto si è tenuto il 2, 4 e 5 luglio ottenendo il ‘tutto esaurito’ ogni sera, il maestro Possenti ha diretto ed ideato le linee guida della scenografia e dei costumi, poi sviluppate da Edoardo Casini (scenografia) e Luisa Lenzerini (costumi).
LA MOSTRA
‘‘Questa opera shakespeariana è il corrispondente esatto di ciò che è la mia visione. Io immagino e rappresento un mondo parallelo che ha la consistenza del reale ma che poi reale non è. Il riferimento con ‘Sogno di una notte di mezza estate’, che in passato episodicamente ho già trattato, è anche un accostarsi a tutto ciò che è magico e misterioso. Sono stato precoce nel disegno, già da bambino ho sempre fatto cose che si riferivano al mondo dell’immaginazione. Da piccolo era quello della favola, crescendo ha preso connotazioni diverse, vivendo una realtà assai più complessa. Tuttavia non sono passato dalla così detta ‘fase naturalistica’, ciò che realizzo è riconducibile ad un tipo di struttura naturale ma trascesa. Quando faccio un quadro avviene l’inverso di ciò che succede con l’illustrazione, in questo caso, infatti, non ho riprodotto fedelmente il ‘Sogno di una notte di mezza estate’ ma l’ ho trasportato nel mio mondo, che ovviamente non riguarda solo il soggetto trattato ma anche la pittura stessa e il colore. Detto questo posso dire di essere più vicino al surrealismo, pur non essendo surrealista. Il surrealismo adopera visioni di carattere riconoscibile come metafora, per dire quindi qualcos’altro. Nei miei quadri non c’è la metafora o il simbolismo, poi è chiaro che chi li guarda può vederci qualcosa o attribuire a questi valori che in realtà non ci sono. Le cose sono in quanto sono visione, non è detto che debbano essere percepite in funzione di qualcosa. Ma ciò che un po’ mi accomuna al surrealismo, e che trovo affascinante, è un’ambiguità che crea disorientamento. Il mio stile pittorico è stato definito infatti ‘pittura d’immaginazione’ o ‘naturalismo fantastico’.
Ciò che ho rappresentato per questa mostra è quindi il mio mondo parallelo e visionario, quel mondo del sogno che si accosta alla perfezione con questa commedia. Ma ovviamente ci sono anche elementi tratti dalla commedia e poi ho fatto riferimento alla mitologia. Sarà infatti anche un’ occasione per fare incuriosire ed approfondire ciò che nella commedia viene solo accennato.’’ Antonio Possenti
‘‘Rappresentare il sogno è stato ed è un cimento cui tanti artisti hanno dedicato riflessione ed energia, attratti da un tema per eccellenza affascinante e suggestivo, ma consapevoli al tempo stesso della sua inafferrabilità. […] Nel “Sogno di una notte di mezza estate” Shakespeare è stato maestro di un tale miracolo creando un testo senza tempo, capace di suscitare suggestioni infinite la cui origine sta nei personaggi, sta negli intrecci, ma soprattutto sta in un’atmosfera sospesa in cui attori e spettatori sono catturati senza scampo. E’ chiaro dunque che misurarsi con una simile opera è una bella impresa, affascinante e stimolante, ma piena di insidie: se non riesce, pazienza, perché l’altezza del modello giustifica l’insuccesso; se va in porto, onore al talento di chi si è messo in gioco così arditamente. Questo sfida si realizza a Grosseto, a partire dalla notte del 2 luglio 2009, una notte d’estate, appunto, in cui si apre la mostra di un grande artista del nostro tempo, Antonio Possenti, che piega le sue figure immote e attonite alla rappresentazione dell’universo onirico shakespeariano. Una situazione artistica originale e avvincente, destinata a caratterizzare la nostra estate: l’Amministrazione Comunale della Città di Grosseto con piacere le apre uno dei suoi spazi più suggestivi, il Cassero Senese, nella certezza che la mostra si farà ricordare.’’
Lucia Matergi, Assessore alla Cultura della Città di Grosseto
‘‘Ad oltre quattro secoli dalla scrittura e dalla sua prima rappresentazione (1594-1596 circa), la commedia in cinque atti che Shakespeare ambientò in un bosco incantato della Grecia – ispirandosi probabilmente alle Metamorfosi di Ovidio e, forse, a L’asino d’oro di Apuleio –, continua a ricevere innumerevoli attenzioni, equamente suddivise nell’ambito del cinema e in quello del teatro. Più rare e circoscritte, invece […], risultano quelle dei pittori, per i quali un compito evidentemente arduo sembra quello di mantenersi a debita distanza dalla mera illustrazione. Spicca, dunque, nella sua singolare interpretazione, quanto Antonio Possenti ha molto liberamente distillato dalla trama di Sogno di una notte di mezza estate. […] Come accade ogni volta che Possenti si cimenta con un testo poetico, filosofico o letterario, anche in questa occasione, infatti, il divenire della storia, al pari dei suoi protagonisti, sciama, evanescente, in un contesto inventivo dove tutto può succedere, dal momento che ogni soggetto o accadimento narrato è, in realtà, per questo artista, che continua a dimostrarsi ispirato come pochi, un irrinunciabile pretesto di pittura. Cosa viva tra i segreti di tavole così finemente dipinte, appartiene al mistero di un autore capace di aggiungere, ogni volta, un contributo di idee e di colori straordinario. Perché è soprattutto in questo versante, nella ricca e fantasiosa varietà che distingue una tale alchimia pittorica, che andrebbero ricercate le maggiori peculiarità dell’estro di Possenti, e, in parte, quella sua insanabile ossessione – che già fu di Klee – nel volere «il colore giusto al posto giusto».’’
Giovanni Faccenda, critico e storico dell’arte
‘‘[…] Le cinquanta opere di Possenti che costituiscono la mostra non sono semplici residui della scenografia teatrale, ma sono al tempo stesso la premessa e lo sviluppo performativo di questa rivisitazione moderna della commedia shakespeariana, e rappresentano l'esito, la personale conclusione “non conclusa” e quindi poeticamente in-finita del soggetto, quella che permette all'osservatore di viaggiare con l'immaginazione fuori dalla sceneggiatura, al di là della platea e del palcoscenico del teatro. Visitando la mostra, difatti, lo spettatore entra in un mondo “altro”, onirico e immaginario, che pur ispirato al Sogno di una notte di mezza Estate non appare compreso ed esaurito in esso, e si trova ad ammirare figure ed immagini fantastiche ed evocative che solo la mente creativa di Possenti poteva partorire. In questo mondo ironico e allucinato, sovraccarico di colori e dettagli bizzarri, ognuno può trovare un ulteriore stimolo e opportunità, quella di recuperare un personale alfabeto di segni e simboli con cui costruire la propria commedia e il proprio estivo sogno notturno.’’
Mauro Papa, Direttore del Centro Documentazione Arti Visive del Comune di Grosseto
Dal 25 luglio al 1 agosto la mostra farà tappa anche al Museo di Arte Sacra di Massa Marittima, in provincia di Grosseto (corso Armando Diaz, tel. 0566. 901954), mentre il 26 luglio alle 21.00 al Cassero di Massa Marittima si terrà lo spettacolo teatrale ‘Sogno di una notte di mezza estate’ del Laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio, per la regia e il riadattamento (totalmente in rima) di Giacomo Moscato. Per questo spettacolo, che a Grosseto si è tenuto il 2, 4 e 5 luglio ottenendo il ‘tutto esaurito’ ogni sera, il maestro Possenti ha diretto ed ideato le linee guida della scenografia e dei costumi, poi sviluppate da Edoardo Casini (scenografia) e Luisa Lenzerini (costumi).
LA MOSTRA
‘‘Questa opera shakespeariana è il corrispondente esatto di ciò che è la mia visione. Io immagino e rappresento un mondo parallelo che ha la consistenza del reale ma che poi reale non è. Il riferimento con ‘Sogno di una notte di mezza estate’, che in passato episodicamente ho già trattato, è anche un accostarsi a tutto ciò che è magico e misterioso. Sono stato precoce nel disegno, già da bambino ho sempre fatto cose che si riferivano al mondo dell’immaginazione. Da piccolo era quello della favola, crescendo ha preso connotazioni diverse, vivendo una realtà assai più complessa. Tuttavia non sono passato dalla così detta ‘fase naturalistica’, ciò che realizzo è riconducibile ad un tipo di struttura naturale ma trascesa. Quando faccio un quadro avviene l’inverso di ciò che succede con l’illustrazione, in questo caso, infatti, non ho riprodotto fedelmente il ‘Sogno di una notte di mezza estate’ ma l’ ho trasportato nel mio mondo, che ovviamente non riguarda solo il soggetto trattato ma anche la pittura stessa e il colore. Detto questo posso dire di essere più vicino al surrealismo, pur non essendo surrealista. Il surrealismo adopera visioni di carattere riconoscibile come metafora, per dire quindi qualcos’altro. Nei miei quadri non c’è la metafora o il simbolismo, poi è chiaro che chi li guarda può vederci qualcosa o attribuire a questi valori che in realtà non ci sono. Le cose sono in quanto sono visione, non è detto che debbano essere percepite in funzione di qualcosa. Ma ciò che un po’ mi accomuna al surrealismo, e che trovo affascinante, è un’ambiguità che crea disorientamento. Il mio stile pittorico è stato definito infatti ‘pittura d’immaginazione’ o ‘naturalismo fantastico’.
Ciò che ho rappresentato per questa mostra è quindi il mio mondo parallelo e visionario, quel mondo del sogno che si accosta alla perfezione con questa commedia. Ma ovviamente ci sono anche elementi tratti dalla commedia e poi ho fatto riferimento alla mitologia. Sarà infatti anche un’ occasione per fare incuriosire ed approfondire ciò che nella commedia viene solo accennato.’’ Antonio Possenti
‘‘Rappresentare il sogno è stato ed è un cimento cui tanti artisti hanno dedicato riflessione ed energia, attratti da un tema per eccellenza affascinante e suggestivo, ma consapevoli al tempo stesso della sua inafferrabilità. […] Nel “Sogno di una notte di mezza estate” Shakespeare è stato maestro di un tale miracolo creando un testo senza tempo, capace di suscitare suggestioni infinite la cui origine sta nei personaggi, sta negli intrecci, ma soprattutto sta in un’atmosfera sospesa in cui attori e spettatori sono catturati senza scampo. E’ chiaro dunque che misurarsi con una simile opera è una bella impresa, affascinante e stimolante, ma piena di insidie: se non riesce, pazienza, perché l’altezza del modello giustifica l’insuccesso; se va in porto, onore al talento di chi si è messo in gioco così arditamente. Questo sfida si realizza a Grosseto, a partire dalla notte del 2 luglio 2009, una notte d’estate, appunto, in cui si apre la mostra di un grande artista del nostro tempo, Antonio Possenti, che piega le sue figure immote e attonite alla rappresentazione dell’universo onirico shakespeariano. Una situazione artistica originale e avvincente, destinata a caratterizzare la nostra estate: l’Amministrazione Comunale della Città di Grosseto con piacere le apre uno dei suoi spazi più suggestivi, il Cassero Senese, nella certezza che la mostra si farà ricordare.’’
Lucia Matergi, Assessore alla Cultura della Città di Grosseto
‘‘Ad oltre quattro secoli dalla scrittura e dalla sua prima rappresentazione (1594-1596 circa), la commedia in cinque atti che Shakespeare ambientò in un bosco incantato della Grecia – ispirandosi probabilmente alle Metamorfosi di Ovidio e, forse, a L’asino d’oro di Apuleio –, continua a ricevere innumerevoli attenzioni, equamente suddivise nell’ambito del cinema e in quello del teatro. Più rare e circoscritte, invece […], risultano quelle dei pittori, per i quali un compito evidentemente arduo sembra quello di mantenersi a debita distanza dalla mera illustrazione. Spicca, dunque, nella sua singolare interpretazione, quanto Antonio Possenti ha molto liberamente distillato dalla trama di Sogno di una notte di mezza estate. […] Come accade ogni volta che Possenti si cimenta con un testo poetico, filosofico o letterario, anche in questa occasione, infatti, il divenire della storia, al pari dei suoi protagonisti, sciama, evanescente, in un contesto inventivo dove tutto può succedere, dal momento che ogni soggetto o accadimento narrato è, in realtà, per questo artista, che continua a dimostrarsi ispirato come pochi, un irrinunciabile pretesto di pittura. Cosa viva tra i segreti di tavole così finemente dipinte, appartiene al mistero di un autore capace di aggiungere, ogni volta, un contributo di idee e di colori straordinario. Perché è soprattutto in questo versante, nella ricca e fantasiosa varietà che distingue una tale alchimia pittorica, che andrebbero ricercate le maggiori peculiarità dell’estro di Possenti, e, in parte, quella sua insanabile ossessione – che già fu di Klee – nel volere «il colore giusto al posto giusto».’’
Giovanni Faccenda, critico e storico dell’arte
‘‘[…] Le cinquanta opere di Possenti che costituiscono la mostra non sono semplici residui della scenografia teatrale, ma sono al tempo stesso la premessa e lo sviluppo performativo di questa rivisitazione moderna della commedia shakespeariana, e rappresentano l'esito, la personale conclusione “non conclusa” e quindi poeticamente in-finita del soggetto, quella che permette all'osservatore di viaggiare con l'immaginazione fuori dalla sceneggiatura, al di là della platea e del palcoscenico del teatro. Visitando la mostra, difatti, lo spettatore entra in un mondo “altro”, onirico e immaginario, che pur ispirato al Sogno di una notte di mezza Estate non appare compreso ed esaurito in esso, e si trova ad ammirare figure ed immagini fantastiche ed evocative che solo la mente creativa di Possenti poteva partorire. In questo mondo ironico e allucinato, sovraccarico di colori e dettagli bizzarri, ognuno può trovare un ulteriore stimolo e opportunità, quella di recuperare un personale alfabeto di segni e simboli con cui costruire la propria commedia e il proprio estivo sogno notturno.’’
Mauro Papa, Direttore del Centro Documentazione Arti Visive del Comune di Grosseto
02
luglio 2009
Antonio Possenti – Intorno al sogno
Dal 02 al 19 luglio 2009
arte contemporanea
Location
CASSERO SENESE
Grosseto, Via Aurelio Saffi, 6, (Grosseto)
Grosseto, Via Aurelio Saffi, 6, (Grosseto)
Orario di apertura
tutti i giorni - compresi i festivi - con orario continuato 18.00 - 24.00
Autore
Curatore