LA TOTALIZZANTE ESPRESSIONE GEOMETRICA DI ANTONIO SALZANO
Antonio Salzano, grazie all’esigenza di esprimersi attraverso la fede, acquisisce un nuovo linguaggio spontaneo (non costruito né voluto per scelte innovative) che è quello dell’espressione pura dell’anima. E’ una pittura rivolta, oltre al messaggio religioso, ai problemi dell’umanità e al servizio della solidarietà; sentimenti che rendono vibranti di emozioni le statiche strutture geometriche che, pur restando nell’ambito di una scelta espressiva “razionale”, riflettono la luce di una purezza d’animo che non è quella di un bambino ai suoi primi timorosi passi, ma la consapevole strada intrapresa da una persona che ha dedicato la sua vita all’arte, alla ricerca e alla fede.
Tuttavia, non possiamo ignorare un altro aspetto fondamentale della pittura di Antonio Salzano che è quello della ricerca come significato e significante del colore stesso. Nelle ultime opere di Salzano, eseguite nell'anno 2011, affiora anche l’idea di una ricerca “scientifica”; non sono più solo espressione di temi legate a un discorso soggettivo, ma significati derivanti dal valore stesso dei colori. I suoi dipinti, denominati "Terre rosse", fanno parte di una ricerca sui colori caldi ove, dal movimento che deriva dall’accostare il rosso ai marroni o ai viola-rosso, si completa una composizione che evidenzia una materialità (forse di origine mediterranea) nella tridimensionalità di una geometria “solida” che, nel recupero dei gialli tendenti al rosso, diventa vibrante di luce e di calore umano. Dalle superfici ben definite di spazi piatti, frammenti geometrici tridimensionali affiorano come eventi proiettati da flussi di energia. Sono simboli tradotti in forme geometriche cilindriche, tronchi di coni o triangolari che, grazie alla sapiente costruzione di un chiaroscuro minuzioso, che ne evidenzia i volumi o si espande in campi di luce, come lame taglienti che s’infiltrano tra le strutture di contorno, determinano delle aperture spaziali che s’intersecano, si sovrappongono o si allungano come un cosmo in continuo movimento. Flussi e riflussi di campi magnetici che si attraggono o si contraggono come i segni di un destino che sta per compiersi. A volte, le immagini si bloccano, si fermano, si allineano come finestre che si affacciano sui cortili dell’esistenza. E’ qui l’incanto della pittura di Salzano, scene dinamiche o strutture metafisiche rivelanti vicende umane che riempiono la tela in una composizione geometrica unica, vibrante, dinamica e umanizzata.

Mario LANSIONE (in arte Lanzione)