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Antonio Sanfilippo – La grafia del segno
Si apre presso La VALENTE ARTECONTEMPORANEA con il titolo “la grafia del segno” una personale di Antonio Sanfilippo uno dei protagonisti della “FORMA1” insieme a Dorazio, Guerrini, Perilli e Accardi.
La mostra sarà composta da 20 lavori circa con la tecnica tipica del maestro, tempera su carta, degli anni ’50 e’60.
Comunicato stampa
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Riportiamo un frammento tratto dal testo scritto da Marisa Vescovo dal titolo “Antonio Sanfilippo: ovvero la scrittura interminabile” edito dalla VALENTE Artecontemporanea.
…E così il vuoto resta come la patria di tutte le inesorabili differenze che volevamo cancellare.
In questo senso il vuoto è la testimonianza di una SCRITTURA INTERMINABILE, perché ogni pagina che scriviamo, ogni forma che l’artista riepie di segni-monadi, sono rese possibili, e al tempo stesso, sono circondate, da tutto ciò che abbiamo escluso e che ne fa la “differenza”.
Sanfilippo forse traccia segni nel vuotoper riempirlo, mentre il vuoto del cosmo rende possibile il materializzarsi della sua “scrittura”, al tempo rimane come prova di ciò che è stato emarginato e poi, inesorabilmente, viene introdotto contro le intenzioni dell’artefice.
Il vuoto permane così come il testo di tutte le diversità insuperabili che sono più forti di noi.
Ogni enunciato, ogni atto di scrittura, e questa è tale, ubbidisce ad un principio di conservazione dell’energia altrettanto universale di quello che governa la fisica.
Sanfilippo scrive nel 1960: “nell’arte prevale il gioco disinteressato e spontaneo dell’immaginazione e dell’intelletto…L’arte nel suo motivogeneratore può essere avvicinata alla scienza, anche se nei due casi la contemplazione è diversa”…
…E così il vuoto resta come la patria di tutte le inesorabili differenze che volevamo cancellare.
In questo senso il vuoto è la testimonianza di una SCRITTURA INTERMINABILE, perché ogni pagina che scriviamo, ogni forma che l’artista riepie di segni-monadi, sono rese possibili, e al tempo stesso, sono circondate, da tutto ciò che abbiamo escluso e che ne fa la “differenza”.
Sanfilippo forse traccia segni nel vuotoper riempirlo, mentre il vuoto del cosmo rende possibile il materializzarsi della sua “scrittura”, al tempo rimane come prova di ciò che è stato emarginato e poi, inesorabilmente, viene introdotto contro le intenzioni dell’artefice.
Il vuoto permane così come il testo di tutte le diversità insuperabili che sono più forti di noi.
Ogni enunciato, ogni atto di scrittura, e questa è tale, ubbidisce ad un principio di conservazione dell’energia altrettanto universale di quello che governa la fisica.
Sanfilippo scrive nel 1960: “nell’arte prevale il gioco disinteressato e spontaneo dell’immaginazione e dell’intelletto…L’arte nel suo motivogeneratore può essere avvicinata alla scienza, anche se nei due casi la contemplazione è diversa”…
09
novembre 2003
Antonio Sanfilippo – La grafia del segno
Dal 09 novembre al 28 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
VALENTE ARTE CONTEMPORANEA
Finale Ligure, Via Anton Giulio Barrili, 12, (Savona)
Finale Ligure, Via Anton Giulio Barrili, 12, (Savona)
Orario di apertura
tutti i giorni, 9:30-13:00; 15:00-19:00
Vernissage
9 Novembre 2003, ore 10.00
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