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Antonio Serrapica – Napoli cronaca rosa
Tele a fondo rosa, fotografie e video. Rivisitazione di Napoli.
Comunicato stampa
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Tele a fondo rosa, fotografie e video. Rivisitazione di Napoli.
Antonio Serrapica, con il suo linguaggio tra il poetico e il dissacrante parla così dei suoi lavori e del suo reale:
C’è un gatto rosa.
Cosmo microcosmo, visione particolare, visione generale. La collina mentale piena di alberi e foreste gonfiabili, oggi è sullo shuttle.
Guardando dall’alto quando siamo persi nel bosco si può fare il punto nave. Si vota e si partecipa, si suda e si fatica, e tutto si fa per l’origine del mondo.
C’è bisogno di toccare le piaghe come San Tommaso per crederci ai fumi di scappamento della navetta speciale, visto però che loro non conosceranno mai Maruzzella, che gli farà battere il cuore più forte dell’onda di quando il mare è scuro.
Traballa la luna nel cielo, ma non si vedrà mai che vorrebbe scappare dal sole da cui si vuole emancipare, facendo scorte d’acqua all’arancia, al salmone, alla coca cola, alla sambuca e al doppio brodo star, sufficiente per vivere da sola per i prossimi secoli a venire, di cui si sa tutto tranne la data della festa di San Catello, San Ciro e San Eusebio.
Molti sono disturbati dal sole 24 ore, ostico da leggere come un fittissimo intrigo di numeri che ridotti all’osso, per una comoda sintesi di lettura a poltrona matissiana, diciamo che vanno dada zero fino all’infinito settebello/a.
Solo i bambini sanno veramente leggere il sole 24 ore, e parlano una loro lingua bellissima, semplice e chiara, che dice fame, noia, solitudine, affetto, umidità, bruciore calore, freddo, gioia, felicità.
La lingua parlata da tutti gli esseri viventi.
Per chi la sa ascoltare potrà capire la spazzatura che qui cresce per strada e sott’acqua.
Però tutto è bene quel che non finisce mai.
Qui vince l’antifavola.
ANTONIO SERRAPICA nasce a Castellammare di Stabia nel 1960.
Mostre personali recenti:
2009 “Happy day” Ass. Culturale Juliet - Caffè Vatta Villa Opicina Trieste
2008 “Happy day” Ass. Culturale Juliet Trieste
2007 Galleria Casa mia Napoli
2006 “Petrolio” Galleria d'arte moderna, Napoli
2005 Galleria Casa mia Napoli
2004 Galleria Ca’ Di Fra’ Milano
2004 “Miniere” Galleria Umberto Di Marino Napoli
2004 Ass. Culturale Juliet Trieste
2003 “Sincope” Geo Arte Contemporanea Bari
2003 “A. Serrapica” Galleria Toselli Milano
2002 “Juliet Art Magazine” Parco Foundations Treviso.
2002 “Alba da Roma ad Amor” Palazzetto del Mare Castellammare di Stabia
2001 “Fatti un mondo in mano” Galleria Umberto Di Marino Napoli
1999 “Pioggia e vento a Serrapica City” Galleria d'arte moderna, Napoli
1998“Fritti senza olio” Galleria d'arte moderna, Napoli
Antonio Serrapica, con il suo linguaggio tra il poetico e il dissacrante parla così dei suoi lavori e del suo reale:
C’è un gatto rosa.
Cosmo microcosmo, visione particolare, visione generale. La collina mentale piena di alberi e foreste gonfiabili, oggi è sullo shuttle.
Guardando dall’alto quando siamo persi nel bosco si può fare il punto nave. Si vota e si partecipa, si suda e si fatica, e tutto si fa per l’origine del mondo.
C’è bisogno di toccare le piaghe come San Tommaso per crederci ai fumi di scappamento della navetta speciale, visto però che loro non conosceranno mai Maruzzella, che gli farà battere il cuore più forte dell’onda di quando il mare è scuro.
Traballa la luna nel cielo, ma non si vedrà mai che vorrebbe scappare dal sole da cui si vuole emancipare, facendo scorte d’acqua all’arancia, al salmone, alla coca cola, alla sambuca e al doppio brodo star, sufficiente per vivere da sola per i prossimi secoli a venire, di cui si sa tutto tranne la data della festa di San Catello, San Ciro e San Eusebio.
Molti sono disturbati dal sole 24 ore, ostico da leggere come un fittissimo intrigo di numeri che ridotti all’osso, per una comoda sintesi di lettura a poltrona matissiana, diciamo che vanno dada zero fino all’infinito settebello/a.
Solo i bambini sanno veramente leggere il sole 24 ore, e parlano una loro lingua bellissima, semplice e chiara, che dice fame, noia, solitudine, affetto, umidità, bruciore calore, freddo, gioia, felicità.
La lingua parlata da tutti gli esseri viventi.
Per chi la sa ascoltare potrà capire la spazzatura che qui cresce per strada e sott’acqua.
Però tutto è bene quel che non finisce mai.
Qui vince l’antifavola.
ANTONIO SERRAPICA nasce a Castellammare di Stabia nel 1960.
Mostre personali recenti:
2009 “Happy day” Ass. Culturale Juliet - Caffè Vatta Villa Opicina Trieste
2008 “Happy day” Ass. Culturale Juliet Trieste
2007 Galleria Casa mia Napoli
2006 “Petrolio” Galleria d'arte moderna, Napoli
2005 Galleria Casa mia Napoli
2004 Galleria Ca’ Di Fra’ Milano
2004 “Miniere” Galleria Umberto Di Marino Napoli
2004 Ass. Culturale Juliet Trieste
2003 “Sincope” Geo Arte Contemporanea Bari
2003 “A. Serrapica” Galleria Toselli Milano
2002 “Juliet Art Magazine” Parco Foundations Treviso.
2002 “Alba da Roma ad Amor” Palazzetto del Mare Castellammare di Stabia
2001 “Fatti un mondo in mano” Galleria Umberto Di Marino Napoli
1999 “Pioggia e vento a Serrapica City” Galleria d'arte moderna, Napoli
1998“Fritti senza olio” Galleria d'arte moderna, Napoli
10
dicembre 2009
Antonio Serrapica – Napoli cronaca rosa
Dal 10 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA
Napoli, Via Francesco Crispi, 31, (Napoli)
Napoli, Via Francesco Crispi, 31, (Napoli)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì ore 10.30 - 12.30
16.30 – 19.00
Vernissage
10 Dicembre 2009, ore 18,00
Autore