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Antonio Serrapica – Nessun dorma
Una mostra di Antonio Serrapica (nato a Castellammare di Stabia nel 1960, lavora dal 2000 con la Galleria Toselli di Milano) di singolarissima intensità immaginativa, è l’evento della pittura che, nell’attuale stagione espositiva, propone lo Spazio Zero11, laboratorio delle mostre del Liceo Artistico de Chirico di Torre Annunziata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una mostra di Antonio Serrapica (nato a Castellammare di Stabia nel 1960, lavora dal 2000 con
la Galleria Toselli di Milano) di singolarissima intensità immaginativa, è l’evento della pittura che,
nell'attuale stagione espositiva, propone lo Spazio Zero11, laboratorio delle mostre del Liceo
Artistico de Chirico di Torre Annunziata.
A cura di Franco Cipriano - con la collaborazione di Raffaella Barbato, Luisa D’Auria, Carlo Mosca
e Ciro Vitale, con il coordinamento di Felicio Izzo - la mostra indica, nelle sue innumerevoli e
mutevoli iconografie, il complesso e culturalmente eccedente percorso di ricerca che l’artista
realizza fin dai suoi esordi. Realizzata in collaborazione con Artlante, studi e iniziative per
l’arte contemporanea e con Di.St.Urb ( distretto di studi e relazioni urbane in tempo di crisi)
, l’esposizione si annuncia come un autentico evento nelle iniziative artistiche nell’area
metropolitana napoletana. Antonio Serrapica, fa del territorio dell’arte uno spazio di “guerra e
pace”, facendosi attraversare, in un circolo di allarmi, paradossi, de-formazioni verbo-visive,
enigmi, rebus e anagrammi immaginativi, dalle insorgenze della storia, della cronaca e della
individuale esistenza. Tra il de-formare e il trans-figurare, tra il 'delirio' immaginale e l’invettiva
critica, s’insinua , tenera e affabulante, malinconica e mitografica, un’insospettabile desiderio
della pittura come spazio paradossale della libertà del disagio e della sofferenza che si rivela nei
frammenti di linguaggio e nei sommovimenti di senso.
-Franco Cipriano, nel testo del Quaderno edito per la mostra – con scritti anche di Raffaella Barbato
Felicio Izzo e Stefano Taccone – scrive: << Se la Storia dell’arte ‘organizza’ una narrazione che concilia
i paradossi, le dissoluzioni e le deviazioni dei linguaggi con i sistemi di definizione e identificazione del
senso, Serrapica sabota e destituisce la coerenza della narrazione crono-grafica, per rivolgere il gesto,
nella 'ferocia anatomica', nella meditazione segnica o nella grazia delle immagini, contro la consolazione
del tempo e del suo finalismo. La singolarità inafferrabile dell'artista opera sulle estremità ipertrofiche del
linguaggio, là dove il significato si amplifica, s’inverte, si smarrisce, fino alla rottura degli argini del senso,
dove “si ritrova” ormai in tutt’altra tensione con le cose del mondo.>>
la Galleria Toselli di Milano) di singolarissima intensità immaginativa, è l’evento della pittura che,
nell'attuale stagione espositiva, propone lo Spazio Zero11, laboratorio delle mostre del Liceo
Artistico de Chirico di Torre Annunziata.
A cura di Franco Cipriano - con la collaborazione di Raffaella Barbato, Luisa D’Auria, Carlo Mosca
e Ciro Vitale, con il coordinamento di Felicio Izzo - la mostra indica, nelle sue innumerevoli e
mutevoli iconografie, il complesso e culturalmente eccedente percorso di ricerca che l’artista
realizza fin dai suoi esordi. Realizzata in collaborazione con Artlante, studi e iniziative per
l’arte contemporanea e con Di.St.Urb ( distretto di studi e relazioni urbane in tempo di crisi)
, l’esposizione si annuncia come un autentico evento nelle iniziative artistiche nell’area
metropolitana napoletana. Antonio Serrapica, fa del territorio dell’arte uno spazio di “guerra e
pace”, facendosi attraversare, in un circolo di allarmi, paradossi, de-formazioni verbo-visive,
enigmi, rebus e anagrammi immaginativi, dalle insorgenze della storia, della cronaca e della
individuale esistenza. Tra il de-formare e il trans-figurare, tra il 'delirio' immaginale e l’invettiva
critica, s’insinua , tenera e affabulante, malinconica e mitografica, un’insospettabile desiderio
della pittura come spazio paradossale della libertà del disagio e della sofferenza che si rivela nei
frammenti di linguaggio e nei sommovimenti di senso.
-Franco Cipriano, nel testo del Quaderno edito per la mostra – con scritti anche di Raffaella Barbato
Felicio Izzo e Stefano Taccone – scrive: << Se la Storia dell’arte ‘organizza’ una narrazione che concilia
i paradossi, le dissoluzioni e le deviazioni dei linguaggi con i sistemi di definizione e identificazione del
senso, Serrapica sabota e destituisce la coerenza della narrazione crono-grafica, per rivolgere il gesto,
nella 'ferocia anatomica', nella meditazione segnica o nella grazia delle immagini, contro la consolazione
del tempo e del suo finalismo. La singolarità inafferrabile dell'artista opera sulle estremità ipertrofiche del
linguaggio, là dove il significato si amplifica, s’inverte, si smarrisce, fino alla rottura degli argini del senso,
dove “si ritrova” ormai in tutt’altra tensione con le cose del mondo.>>
11
aprile 2015
Antonio Serrapica – Nessun dorma
Dall'undici al 30 aprile 2015
arte contemporanea
Location
SPAZIO ZERO11
Torre Annunziata, Via Vittorio Veneto, 514, (Napoli)
Torre Annunziata, Via Vittorio Veneto, 514, (Napoli)
Orario di apertura
dalle ore 10.00 alle 14.00, di pomeriggio su appuntamento.
Vernissage
11 Aprile 2015, ore 18.00
Autore