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Antonio Tamburro – La pittura fotografa la vita
La mostra presenta le ultime opere pittoriche dell’artista in vari formati, incentrate prevalentemente sui temi delle metropoli, degli ombrelli, delle figure femminili, delle spiaggie e dei caffè.
Comunicato stampa
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La pittura di Antonio Tamburro non ha bisogno di particolari spiegazioni estetiche o filosofiche, questo perchè è
una pittura che parla da sola; comunica emozioni immediate e arriva dritta al cuore. Nei suoi dipinti l'artista raffigura scene di vita quotidiana: metropoli attraversate da folle di ombrelli, locali notturni, caffè frequentati da figure solitarie, spiagge affollate, in cui prevale sempre la figura umana, in particolare quella femminile. E' una pittura che si fa guardare subito e non stanca mai; anzi è capace di suscitare rinnovate emozioni ogni volta che la si guarda. Come uno spettatore che si affaccia al mondo per catturarne la bellezza, così Antonio Tamburro fotografa la vita per poi trasporre le sue emozioni sulla tela. La pittura di Tamburro è empatica perchè è capace di far immedesimare l'osservatore che si riconosce nella sua realtà umana e sociale: quella delle metropoli dell'indifferenza, del consumismo, degli interni e degli esterni
affollati ma solitari, dominati dall'incomunicabilità. La sua innata capacità artistica, oltre a quella di trasmettere empatia e bellezza risiede anche nel virtuosismo della tecnica pittorica.
I dipinti ad olio e acrilico sono attraversati da una sorprendente energia e da un dirompente dinamismo, reso dalle ampie campiture di colore intervallate dalle pennellate fluide e dalle spatolate vibranti. I grigi e i neri si inframmezzano alle tonalità brillanti dei blu, dei gialli, dei
viola e dell'arancio, mentre il rosso compare sempre al centro di ogni suo quadro, anche soltanto in un particolare pittorico: l' ombrello (vedi Folla di ombrelli, 200x200 cm e Rainy day,
100x100 cm) , il vestito di una donna (vedi Walking in the rain, 140x140 cm e Il Bacio, 100x50 cm ), l'anguria (vedi
Spiaggia, 200x200 cm), la cravatta dell'uomo (vedi Caffè, 140x140 cm). Le figure dei suoi dipinti si stagliano nitide, emergendo vittoriose dalla lotta eterna tra luce e ombra. La luce che dipinge è una luce corporea, viva, quasi irreale nella sua perfezione. Da qualsiasi direzione arrivi è sempre armonizzata con le ombre e risalta le forme e la brillantezza dei colori. Esemplare è la luce del dipinto (Early Morning, 100x50 cm) che bagna con il suo calore mattutino l'intera figura, il panneggio che la avvolge e parte del pavimento.
Altrettanto esemplare è la luce del dipinto (Spiaggia, 200x200 cm) che arriva dall'alto e scolpisce i corpi delle figure sdraiate, dandogli un aspetto scutoreo e lucente simile a quello del marmo. La pittura di Tamburro si collega a quella del passato, in particolare a quella del tardo Ottocento europeo (Toulouse Lautrec, Giovanni Boldini) ma anche ad alcuni esponenti americani del primo Novecento come Edward Hopper. La sua pittura figurativa negli anni è approdata a soluzioni nuove, focalizzandosi principalmente sullo studio del colore, della materia e del segno, rimanendo sempre di impronta realista ma con alcune influenze astrattiste; basta osservare alcune forme stilizzate nei suoi quadri, appena accennate oppure non finite. In definitiva si può dire che nella pittura di Tamburro è l'atmosfera che fa l'opera più che il
soggetto. E questa è resa non solo dagli atteggiamenti e dalle espressioni delle figure presenti nei suoi dipinti ma anche da tutto quello che le circonda. Tamburro riesce a catturare la vita come in uno scatto fotografico e a coglierne l'essenza, ma le atmosfere dei suoi dipinti riescono a dire molto di più di una fotografia, perchè sanno raccontare in profondità la vera esistenza dell'uomo, andando oltre la fredda realtà.
una pittura che parla da sola; comunica emozioni immediate e arriva dritta al cuore. Nei suoi dipinti l'artista raffigura scene di vita quotidiana: metropoli attraversate da folle di ombrelli, locali notturni, caffè frequentati da figure solitarie, spiagge affollate, in cui prevale sempre la figura umana, in particolare quella femminile. E' una pittura che si fa guardare subito e non stanca mai; anzi è capace di suscitare rinnovate emozioni ogni volta che la si guarda. Come uno spettatore che si affaccia al mondo per catturarne la bellezza, così Antonio Tamburro fotografa la vita per poi trasporre le sue emozioni sulla tela. La pittura di Tamburro è empatica perchè è capace di far immedesimare l'osservatore che si riconosce nella sua realtà umana e sociale: quella delle metropoli dell'indifferenza, del consumismo, degli interni e degli esterni
affollati ma solitari, dominati dall'incomunicabilità. La sua innata capacità artistica, oltre a quella di trasmettere empatia e bellezza risiede anche nel virtuosismo della tecnica pittorica.
I dipinti ad olio e acrilico sono attraversati da una sorprendente energia e da un dirompente dinamismo, reso dalle ampie campiture di colore intervallate dalle pennellate fluide e dalle spatolate vibranti. I grigi e i neri si inframmezzano alle tonalità brillanti dei blu, dei gialli, dei
viola e dell'arancio, mentre il rosso compare sempre al centro di ogni suo quadro, anche soltanto in un particolare pittorico: l' ombrello (vedi Folla di ombrelli, 200x200 cm e Rainy day,
100x100 cm) , il vestito di una donna (vedi Walking in the rain, 140x140 cm e Il Bacio, 100x50 cm ), l'anguria (vedi
Spiaggia, 200x200 cm), la cravatta dell'uomo (vedi Caffè, 140x140 cm). Le figure dei suoi dipinti si stagliano nitide, emergendo vittoriose dalla lotta eterna tra luce e ombra. La luce che dipinge è una luce corporea, viva, quasi irreale nella sua perfezione. Da qualsiasi direzione arrivi è sempre armonizzata con le ombre e risalta le forme e la brillantezza dei colori. Esemplare è la luce del dipinto (Early Morning, 100x50 cm) che bagna con il suo calore mattutino l'intera figura, il panneggio che la avvolge e parte del pavimento.
Altrettanto esemplare è la luce del dipinto (Spiaggia, 200x200 cm) che arriva dall'alto e scolpisce i corpi delle figure sdraiate, dandogli un aspetto scutoreo e lucente simile a quello del marmo. La pittura di Tamburro si collega a quella del passato, in particolare a quella del tardo Ottocento europeo (Toulouse Lautrec, Giovanni Boldini) ma anche ad alcuni esponenti americani del primo Novecento come Edward Hopper. La sua pittura figurativa negli anni è approdata a soluzioni nuove, focalizzandosi principalmente sullo studio del colore, della materia e del segno, rimanendo sempre di impronta realista ma con alcune influenze astrattiste; basta osservare alcune forme stilizzate nei suoi quadri, appena accennate oppure non finite. In definitiva si può dire che nella pittura di Tamburro è l'atmosfera che fa l'opera più che il
soggetto. E questa è resa non solo dagli atteggiamenti e dalle espressioni delle figure presenti nei suoi dipinti ma anche da tutto quello che le circonda. Tamburro riesce a catturare la vita come in uno scatto fotografico e a coglierne l'essenza, ma le atmosfere dei suoi dipinti riescono a dire molto di più di una fotografia, perchè sanno raccontare in profondità la vera esistenza dell'uomo, andando oltre la fredda realtà.
20
aprile 2017
Antonio Tamburro – La pittura fotografa la vita
Dal 20 aprile al 31 maggio 2017
arte contemporanea
Location
6° SENSO ART GALLERY
Roma, Via Margutta, 43, (Roma)
Roma, Via Margutta, 43, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10.00 - 13.30 , 15.30 - 19.30
domenica su appuntamento
Vernissage
20 Aprile 2017, ore 18.30
Autore