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Antonio Zago – Dalla libido della maria – un fiore
Antonio Zago dipana il mistero di una allucinazione coinvolgente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 3 al 30 giugno presso la galleria L'Arte a Molinella (BO), in Via Mazzini 162, 051/880612, si terrà la mostra personale di Antonio Zago dal titolo "Dalla libido della maria - un fiore".
Venerdì 3 giugno alle 21 si terrà l'open cocktail di inaugurazione, presso la galleria stessa, sarà presente l’artista.
ANTONIO ZAGO
“…L’essenza della mente è come il cielo: a volte è oscurata dalle nuvole della riflessione che fluisce.
Allora, il vento delle nostre conoscenze soffia e allontana le nubi fluttuanti; senza ostacolo, il fluire della riflessione è in se stesso l’illuminazione. L’esperienza è così naturale come la luce del Sole e della Luna; nonostante che sia molto più in là di spazio e tempo”.
Milarepa
Colui che sogna di giorno conosce più cose di coloro che sognano di notte.
Antonio Zago dipana il mistero di una allucinazione coinvolgente: una allucinazione vigilata dell’occhio che disvela plaghe senza confini e mondi arcani inattesi, un miraggio della percezione che percorre l’alveo incandescente di realtà remote, una sensibilità che spalanca le dimensioni del sogno e che intravede ideali confluenze trasfiguratrici di inusitati ideogrammi della fantasia e della mente.
Come la bellezza, nella sua dimensione felicemente romantica, suggerisce la percezione dell’infinito nel finito, parimenti possiamo affermare, e ne era consapevole lo stesso Gorge Braque, che vi è una sola cosa che acquista valore in arte: è quello che non si può spiegare. Perché devi essere prima caos, se vuoi dare origine ad una stella danzante.
Ecco chiarito il mistero della sostanza pittorica di Antonio Zago, con le sue narrazioni fantasmagoriche: essa è materia di colore e di segno che si espande incessantemente e si sfalda, si polverizza e si ricompone in esplosioni di cromie, in rivoli di luce, in trame simboliche , in allegorie ipnotiche e in atmosfere evocative. I fiori emergenti dai fogli policromi si tendono nella propria simbiosi orgasmica con elevata esaltazione sensoriale, si esaltano in un abbraccio di fuoco che li traveste come d’incanto in sideree comete incandescenti. Essi stanno a significare che il mistero dell’amore è inspiegabilmente più grande del mistero stesso della morte: un’arcana potenzialità, nascosta alla ragione ed all’esperienza , e che solo un poeta veggente come Lord Byron sapeva suggerire.
”Bacio che arriva dall’inizio dei tempi, dove cuore, e anima, e sensi all’unisono si scatenano”.
Fiori pari a sensibili allegorie incantatorie e, con i suoi petali dorati, il rosso fiore di carne dischiuso come Venere sull’onda di un mare schiumoso.
Antonio Zago è nato a Bovolenta (Padova)
nel 1944, vive e lavora a Padova.
Per diciassette anni si è interessato di architettura, per altri dieci di grafica pubblicitaria come graphic designer ora da tredici vive con i colori, le tele e se stesso.
…la sola visione interiore
può essere la verità …
Sathya Sai Baba
Venerdì 3 giugno alle 21 si terrà l'open cocktail di inaugurazione, presso la galleria stessa, sarà presente l’artista.
ANTONIO ZAGO
“…L’essenza della mente è come il cielo: a volte è oscurata dalle nuvole della riflessione che fluisce.
Allora, il vento delle nostre conoscenze soffia e allontana le nubi fluttuanti; senza ostacolo, il fluire della riflessione è in se stesso l’illuminazione. L’esperienza è così naturale come la luce del Sole e della Luna; nonostante che sia molto più in là di spazio e tempo”.
Milarepa
Colui che sogna di giorno conosce più cose di coloro che sognano di notte.
Antonio Zago dipana il mistero di una allucinazione coinvolgente: una allucinazione vigilata dell’occhio che disvela plaghe senza confini e mondi arcani inattesi, un miraggio della percezione che percorre l’alveo incandescente di realtà remote, una sensibilità che spalanca le dimensioni del sogno e che intravede ideali confluenze trasfiguratrici di inusitati ideogrammi della fantasia e della mente.
Come la bellezza, nella sua dimensione felicemente romantica, suggerisce la percezione dell’infinito nel finito, parimenti possiamo affermare, e ne era consapevole lo stesso Gorge Braque, che vi è una sola cosa che acquista valore in arte: è quello che non si può spiegare. Perché devi essere prima caos, se vuoi dare origine ad una stella danzante.
Ecco chiarito il mistero della sostanza pittorica di Antonio Zago, con le sue narrazioni fantasmagoriche: essa è materia di colore e di segno che si espande incessantemente e si sfalda, si polverizza e si ricompone in esplosioni di cromie, in rivoli di luce, in trame simboliche , in allegorie ipnotiche e in atmosfere evocative. I fiori emergenti dai fogli policromi si tendono nella propria simbiosi orgasmica con elevata esaltazione sensoriale, si esaltano in un abbraccio di fuoco che li traveste come d’incanto in sideree comete incandescenti. Essi stanno a significare che il mistero dell’amore è inspiegabilmente più grande del mistero stesso della morte: un’arcana potenzialità, nascosta alla ragione ed all’esperienza , e che solo un poeta veggente come Lord Byron sapeva suggerire.
”Bacio che arriva dall’inizio dei tempi, dove cuore, e anima, e sensi all’unisono si scatenano”.
Fiori pari a sensibili allegorie incantatorie e, con i suoi petali dorati, il rosso fiore di carne dischiuso come Venere sull’onda di un mare schiumoso.
Antonio Zago è nato a Bovolenta (Padova)
nel 1944, vive e lavora a Padova.
Per diciassette anni si è interessato di architettura, per altri dieci di grafica pubblicitaria come graphic designer ora da tredici vive con i colori, le tele e se stesso.
…la sola visione interiore
può essere la verità …
Sathya Sai Baba
03
giugno 2005
Antonio Zago – Dalla libido della maria – un fiore
Dal 03 al 30 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA L’ARTE
Molinella, Corso Giuseppe Mazzini, 160, (Bologna)
Molinella, Corso Giuseppe Mazzini, 160, (Bologna)
Orario di apertura
9-12:30 e 16-19:30 tutti i giorni esclusa la domenica
Vernissage
3 Giugno 2005, ore 21
Autore