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Antwan Horfee – My Rug, Your Arms
Il 16 Dicembre inaugura, allo SpazioC21 a Reggio Emilia, la mostra “My Rug, Your Arms” di Antwan Horfee (Parigi 1983), una mostra di tele e carte accompagnata da una fanzine in tiratura limitata realizzata in residenza a Reggio Emilia, durante l’estate scorsa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 16 Dicembre 2023 inaugura, allo SpazioC21 in Palazzo Brami a Reggio Emilia, la mostra My Rug, Your Arms di Antwan Horfee (Parigi 1983), artista francese tra più promettenti della sua generazione. Una mostra di tele e carte – accompagnata da una fanzine in tiratura limitata – realizzata in residenza a Reggio Emilia, durante l’estate scorsa, come di consuetudine allo SpazioC21. Diplomato all’Academie des Beaux Arts di Parigi, Horfee ha sviluppato un linguaggio visivo autentico, vibrante e identitario. La sua estetica accoglie coincidenze che creano una semantica misteriosa e coinvolgente, un corpus di opere che contiene elementi figurativi e surreali combinati ad astrazione gestuale. Si sente, nella sua opera, l’influenza dei movimenti dell’avanguardia artistica, dei gruppi CoBrA e Gutai, della cultura del graffiti writing e di quella folkloristica e popolare di cui Horfee colleziona oggetti e tessuti. Da protagonista del suo tempo, Horfee ha sperimentato una varietà di media, di tecniche e di strumenti; si è cimentato con la carta e la tela, con la scultura e l’animazione, ed ha realizzato anche film ed esperienze immersive.
Membro carismatico della storica crew PAL (Peace and Love, Parigi), si è affermato all'inizio del millennio come uno dei writer più influenti sulla scena internazionale, ma ha saputo – come pochi altri – traslare la ricerca in strada in una poliedrica produzione di studio. Nelle sue opere dominano la divisione dei piani, la luce ed un segno inconfondibile; una
tavolozza di colori che rispecchia un tempo dominato dalle immagini digitali; e mondi immaginari che interpretano l’epoca di diversità, di rumore e di incertezza in cui viviamo.
“I dipinti che Antwan Horfee presenta in questa mostra – ne scrive Antonio Grulli nel testo critico che accompagna la mostra – hanno un immediato effetto psichedelico di cui molti hanno già scritto in passato. Si riconoscono le sue classiche sovrapposizioni di piani e tecniche pittoriche. La palette è libera e molto varia, ma l’artista è in grado di controllarla con eleganza e virtuosismo anche in accostamenti che rischiano la cacofonia. E virtuoso lo è per davvero Horfee, virtuoso e veloce, anche sul più classico dei supporti, la tela. Si sente questa velocità, questa necessità di urgenza, anche nei quadri. Una velocità dettata non solo dal proprio background nello spazio urbano, ma anche e soprattutto da una passione carnale per quello che fa, da un amore corporeo per il creare arte che porta molti artisti a non voler far altro per tutta la giornata... La sua intera produzione attraverso una moltitudine di linguaggi è il frutto di un’attitudine in cui il lavoro in studio è il centro di tutto e il piacere maggiore. Un luogo in cui passare la maggior parte del proprio tempo e al tempo stesso uno spazio accogliente e aperto verso le nuove generazioni. Una vera e propria bottega ma reinterpretata con lo spirito contemporaneo, fatta di una permeabilità che ricorda pratiche artistiche portate avanti da figure come Tim Rollins e il suo progetto K.O.S., in cui il coinvolgimento di giovani artisti di ogni estrazione sociale è centrale. Per fare in modo che la strada resti sempre con lui, anche al chiuso di quattro pareti”.
Horfee vive e lavora a Parigi. Ha realizzato molte mostre personali ed è presente nelle gallerie Ruttkowski68 a Colonia, Ceysson & Bénétière a Parigi e Nino Mier a Los Angeles e Bruxelles. Sue opere sono state esposte al Palais de Tokio di Parigi, al Ludwig Museum, alla Biennale d’Arte Contemporanea di Lione, e alla Fondazione Michael Horback di Colonia.
Membro carismatico della storica crew PAL (Peace and Love, Parigi), si è affermato all'inizio del millennio come uno dei writer più influenti sulla scena internazionale, ma ha saputo – come pochi altri – traslare la ricerca in strada in una poliedrica produzione di studio. Nelle sue opere dominano la divisione dei piani, la luce ed un segno inconfondibile; una
tavolozza di colori che rispecchia un tempo dominato dalle immagini digitali; e mondi immaginari che interpretano l’epoca di diversità, di rumore e di incertezza in cui viviamo.
“I dipinti che Antwan Horfee presenta in questa mostra – ne scrive Antonio Grulli nel testo critico che accompagna la mostra – hanno un immediato effetto psichedelico di cui molti hanno già scritto in passato. Si riconoscono le sue classiche sovrapposizioni di piani e tecniche pittoriche. La palette è libera e molto varia, ma l’artista è in grado di controllarla con eleganza e virtuosismo anche in accostamenti che rischiano la cacofonia. E virtuoso lo è per davvero Horfee, virtuoso e veloce, anche sul più classico dei supporti, la tela. Si sente questa velocità, questa necessità di urgenza, anche nei quadri. Una velocità dettata non solo dal proprio background nello spazio urbano, ma anche e soprattutto da una passione carnale per quello che fa, da un amore corporeo per il creare arte che porta molti artisti a non voler far altro per tutta la giornata... La sua intera produzione attraverso una moltitudine di linguaggi è il frutto di un’attitudine in cui il lavoro in studio è il centro di tutto e il piacere maggiore. Un luogo in cui passare la maggior parte del proprio tempo e al tempo stesso uno spazio accogliente e aperto verso le nuove generazioni. Una vera e propria bottega ma reinterpretata con lo spirito contemporaneo, fatta di una permeabilità che ricorda pratiche artistiche portate avanti da figure come Tim Rollins e il suo progetto K.O.S., in cui il coinvolgimento di giovani artisti di ogni estrazione sociale è centrale. Per fare in modo che la strada resti sempre con lui, anche al chiuso di quattro pareti”.
Horfee vive e lavora a Parigi. Ha realizzato molte mostre personali ed è presente nelle gallerie Ruttkowski68 a Colonia, Ceysson & Bénétière a Parigi e Nino Mier a Los Angeles e Bruxelles. Sue opere sono state esposte al Palais de Tokio di Parigi, al Ludwig Museum, alla Biennale d’Arte Contemporanea di Lione, e alla Fondazione Michael Horback di Colonia.
16
dicembre 2023
Antwan Horfee – My Rug, Your Arms
Dal 16 dicembre 2023 all'undici febbraio 2024
arte contemporanea
Location
SpazioC21
Reggio Emilia, Via Emilia San Pietro, 21, (RE)
Reggio Emilia, Via Emilia San Pietro, 21, (RE)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
16 Dicembre 2023, ore 18
Sito web
Autore
Autore testo critico