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Ap-punto
sette opere d’arte digitali sul concetto di punto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’ambito dei due giorni di eventi per la presentazione della Grande Punto alla Triennale di Milano, sarà presentato un video in cui i lavori di sette artisti, alcuni giovanissimi, altri affermati da tempo nella scena dell’arte contemporanea, rappresenteranno una riflessione sul significato e sulle diverse interpretazioni del concetto di punto.
I Coniglioviola presentano l’ipnotico progetto di net.art La Meditazione di Yolanda, esperimento di meditazione on line e sito (luogo) praticato da centinaia di persone in tutto il mondo. Il lavoro si basa sui sette punti chackras, i punti del nostro corpo in cui, secondo la tradizione orientale, si canalizzano le energie.
I quadri di Massimo Kaufmann sono esplosioni di puro colore, costituiti da strati e ammassi di puntini. In un’intervista ha dichiarato che nei suoi quadri “c’è ogni singolo respiro, ogni battito cardiaco, trasformato in punti”.
Fausto Gilberti presenta un’animazione dei suoi disegni, in cui personaggi dall’aspetto buffo, fatti esclusivamente di punti e linee e rigorosamente in bianco e nero, compiono azioni inquietanti. Il film si ispira al massacro compiuto a Los Angeles nel 1969 da Charles Manson.
Il punto come puntura, fonte di dolore e di piacere, in grado di guarire, come nelle iniezioni mediche o nell’agopuntura, o addirittura anche di uccidere, come nel caso di punture di insetti o della tossicodipendenza. Nicus Lucà per l’occasione ha realizzato Punto Fermo, un cortometraggio in cui si può assistere, spillo dopo spillo, alla creazione di un grande punto, che si forma a partire dal simbolo della pace (stilizzazione di uno strumento di tortura).
In un processo a togliere di ecologia della comunicazione, Carlo Spoldi ha assunto il pixel come elemento minimo, primario della rappresentazione, tentando una rifondazione del linguaggio e una strategia creativa dell’ordine. Le sue sculture sono le realizzazioni tridimensionali dei suoi disegni digitali. Il grande punto-pixel viene adorato come la pietra nera della Mecca. Tutti gli uomini e il mondo intero non sono altro che puntini.
Le giovani Sweety creano installazioni video usando se stesse, disegno manuale, disegno digitale e ritagli fotografici. Per l’occasione hanno realizzato un finto spot commerciale in cui la macchina Punto viaggia in un mondo coloratissimo fatto di punti e di dolci e una “gigantessa” fa di tutto per mangiarsela.
Alessia Zuccarello ha realizzato per l’occasione un video in cui il punto è interpretato in senso figurativo, diretto e allo stesso tempo concettuale: l’ombelico come parte centrale del corpo, il punto da cui nascono le nostre emozioni e le nostre azioni più impulsive; considerato punto debole, secondo un retaggio culturale che vede il dominio della razionalità.
Courtesy:
Fausto Gilberti
Galleria Perugi, Padova
Massimo Kaufmann
Galleria In Arco, Torino
Galleria Astuni, Pietrasanta
Galleria 1000eventi, Milano
Nicus Lucà
Esso Gallery, New York
Alessia Zuccarello
Ermanno Tedeschi Gallery, Torino
I Coniglioviola presentano l’ipnotico progetto di net.art La Meditazione di Yolanda, esperimento di meditazione on line e sito (luogo) praticato da centinaia di persone in tutto il mondo. Il lavoro si basa sui sette punti chackras, i punti del nostro corpo in cui, secondo la tradizione orientale, si canalizzano le energie.
I quadri di Massimo Kaufmann sono esplosioni di puro colore, costituiti da strati e ammassi di puntini. In un’intervista ha dichiarato che nei suoi quadri “c’è ogni singolo respiro, ogni battito cardiaco, trasformato in punti”.
Fausto Gilberti presenta un’animazione dei suoi disegni, in cui personaggi dall’aspetto buffo, fatti esclusivamente di punti e linee e rigorosamente in bianco e nero, compiono azioni inquietanti. Il film si ispira al massacro compiuto a Los Angeles nel 1969 da Charles Manson.
Il punto come puntura, fonte di dolore e di piacere, in grado di guarire, come nelle iniezioni mediche o nell’agopuntura, o addirittura anche di uccidere, come nel caso di punture di insetti o della tossicodipendenza. Nicus Lucà per l’occasione ha realizzato Punto Fermo, un cortometraggio in cui si può assistere, spillo dopo spillo, alla creazione di un grande punto, che si forma a partire dal simbolo della pace (stilizzazione di uno strumento di tortura).
In un processo a togliere di ecologia della comunicazione, Carlo Spoldi ha assunto il pixel come elemento minimo, primario della rappresentazione, tentando una rifondazione del linguaggio e una strategia creativa dell’ordine. Le sue sculture sono le realizzazioni tridimensionali dei suoi disegni digitali. Il grande punto-pixel viene adorato come la pietra nera della Mecca. Tutti gli uomini e il mondo intero non sono altro che puntini.
Le giovani Sweety creano installazioni video usando se stesse, disegno manuale, disegno digitale e ritagli fotografici. Per l’occasione hanno realizzato un finto spot commerciale in cui la macchina Punto viaggia in un mondo coloratissimo fatto di punti e di dolci e una “gigantessa” fa di tutto per mangiarsela.
Alessia Zuccarello ha realizzato per l’occasione un video in cui il punto è interpretato in senso figurativo, diretto e allo stesso tempo concettuale: l’ombelico come parte centrale del corpo, il punto da cui nascono le nostre emozioni e le nostre azioni più impulsive; considerato punto debole, secondo un retaggio culturale che vede il dominio della razionalità.
Courtesy:
Fausto Gilberti
Galleria Perugi, Padova
Massimo Kaufmann
Galleria In Arco, Torino
Galleria Astuni, Pietrasanta
Galleria 1000eventi, Milano
Nicus Lucà
Esso Gallery, New York
Alessia Zuccarello
Ermanno Tedeschi Gallery, Torino
15
settembre 2005
Ap-punto
15 settembre 2005
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Vernissage
15 Settembre 2005, ore 18.30
Autore
Curatore