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Apertura della galleria
Durante la serata di apertura e fino al 24 dicembre, sara’ presentata una selezione di lavori degli artisti Roberto Ferri, Massimiliano Mirabella, Giacomo Montanaro, Roxy in the box e Antonio Quero. Saranno inoltre presentati pezzi unici e serie limitate della designer Anna Gili e in esclusiva per Roma la collezione Dolado di MBK group Milano, insieme a pezzi unici di altri giovani designer
Comunicato stampa
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ARTISTI
Massimiliano Mirabella Guardare da vicino la sua opera significa esplorare i recessi della sua anima. Passione, impeto, sofferenza, ossessione, umani vincoli contraddistinguono la sua poetica. Forsennata ricerca di un io alternativamente perduto e ritrovato nei legacci e nei volti nascosti. Anelito ad un simbolico ritorno nella placenta, nel liquido amniotico, dove ci si ripara da una realta’ troppo spesso aggressiva e intollerante. L’artista si rifugia nella sua arte usando tutti i mezzi che la sua ricerca riesce a trovare, sperimentando tecniche e avendo come parola d’ordine la mutazione e l’inarrestabilita’ espressiva. Metallo, gessetti, colori a olio, a carboncino, addirittura lucido da scarpe per sfumare forme create forsennatamente, con la passione di chi vive a pieno la sua dimensione di uomo e di artista. Un tema ricorrente e’ la distruzione, meglio se quella lavica, culturalmente affine alla sua condizione geografica e storica. Ferite aperte dalle quali puo’ fuoriuscire la vita caratterizzano le sue fotografie. L’essere umano nel suo ambiente naturale e i comportamenti che vengono scatenati sono un altro tema della sua fotografia. Si avvale spesso di autoritratti, perche’ e’ partendo da se stesso, dalla sua condizione, che intende trascendere all’oggettivazione di stati mentali e sensazioni. Ricerca intima che tende ad allargarsi per inglobare l’umano sentire e divenire.
Carmen Vicinanza
Massimiliano Mirabella nasce a Napoli nel 1970 consegue il diploma di Laurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, sezione pittura. Dal 1987 e’ presente con varie personali e collettive in Italia anche con gruppi quali “Todo Modo” e “VESUVIaria” con cui e’ stato presente a Roma nel novembre di quest’anno nella mostra/performance MERCE FRAGILE organizzata dall’Hermes Art Studios a Palazzo Valentini.
Giacomo Montanaro artista partenopeo la cui particolare ricerca presenta una serie di interventi con acidi su carta fotografica. Cresce la dimensione delle opere e l’impatto visivo diviene ancor piu’ impressionante. L’artista interviene ulteriormente con una serie di graffi che
esaltano la profondita’ delle sue figure. Peculiare la sua sperimentazione del colore. Montanaro riesce ad andare oltre la barriera delle tonalita’. Crea colori con nuove tecniche, con acidi sempre piu’ sofisticati e sempre piu’ nocivi. Estrapola tonalita’ da ossidriche situazioni che lo portano sempre piu’ in pericolosi aneliti di catarsi sensuale e intellettuale. L’ispirazione e’ sempre l’uomo inteso come individualita’ e per forza di cose sofferente rispetto alla realta’ che si trova ad affrontare. Figure stilizzate e risultanti palesemente dolorose allo stesso tempo che emanano tutta l’essenza di un’anima che incombe sotto il gravoso peso della sorte umana. La matrice e’ la decomposizione lavica dei corpi pompeiani che tanto ha influito sulla poetica del pittore. La tecnica e’ il frutto della sua personalissima ricerca sul colore che e’ passata attraverso la sperimentazione di varie sostanze non tradizionalmente impiegate per dipingere fino ad arrivare ai suoi ultimi bagni d’acido che trovano la tonalita’ finale dopo una lunga serie di abluzioni nell’acqua che a contrasto con le sostanze acide fa emergere delle tinte incredibilmente vive e irreali.
Carmen Vicinanza
Giacomo Montanaro nato a Torre del Greco (NA) nel 1970 si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli sezione scultura col maestro Augusto Perez. E’ l’artista di spicco della galleria Il Ritrovo di Rob Shazar (nella bellissima S.Agata de’ Goti – Benevento).
Varie le mostre personali e collettive attraverso tutta la penisola. Di particolare rilievo la sua partecipazione nel 1999 alla Biennale di Venezia - Studio Due. Ultima sua presenza a Roma nel novembre di quest’anno nella mostra/performance MERCE FRAGILE organizzata dall’Hermes Art Studios a Palazzo Valentini.
Roxy in the box impegnata ecletticamente nella video-arte come nell’elaborazione dell’immagine, dell’installazione come della pittura ad acrilico offre un’immaginario poliedrico e ironico affidato ad un uso del colore di gusto neo-pop dal segno nitido e dalle campiture piatte. Diversamente da come oggi di preferisce procedere nell’uso delle tecnologie digitali, Roxy utilizza il computer come ausilio nella progettazione delle immagini, dapprima di atmosfera glamour, sulle quali interviene per virarne i colori e renderle fumettistiche e “plastificate”, per poi riportarle sulla tela in maniera assolutamente manuale, ad acrilico. La prime esperienze la vedono giocare sul doppio fronte della pittura correlata alla manipolazione dei prodotti di largo consumo, dalla “Nutella” ai detersivi in polvere, secondo la filosofia new-dada, opere nelle quali interviene sul pakacing creando ironiche allusioni ai dipinti alle quali li lega… . Con un intento satirico a sfondo sociale, ironizza cosi’ su ossessioni, abitudini, convenzioni, sentimenti, luoghi comuni quotidiani senza essere pedante, ma col solo fine di far riflettere, divertendo.
(Tratto da un testo di Giusy Caroppo)
Roxy in the box al secolo Rosaria Bosso e’ nata a Napoli, dove vive e lavora, nel 1967. Specializzata in Fashion Design presso l’Accademia della Moda di Napoli nel 1988 e in Affresco presso l’Istituto Edile di Bologna nel 1993 dal 1999 e’ stata presente in tutta Italia in diverse personali e collettive, da notare la sua partecipazione alla decima edizione di ARTISSIMA, 2003 a Torino e l’installazione GOOD MORNING nella Collettiva Delirio a cura di Giusy Caroppo, nel Castello Svevo di Trani.
./.
Roberto Ferri giovanissimo artista originario di Taranto ha caratterizzato la sua opera nel segno di una visione anacronistica che, afferma egli stesso, non puo’ essere per questo disgiunta da una scelta platealmente irrealista. Per il critico Robertomaria Siena “ …la sua fede e’, molto semplicemente, la religione pagana dell’Eros e della Bellezza. L’artista rivisita i miti greci o ne inventa di nuovi; tali “racconti” si servono di corpi (maschili e femminili) che esistono unicamente per esercitare su di noi l’arma (benefica e letale) della seduzione. Questa vive e si nutre di un espediente piu’ che collaudato nell’arte dell’occidente, il marchingegno di vere e proprie “messe in scena”, che vedono il reale trasfigurarsi, capovolgersi nell’irreale della bellezza e dell’eros raggiunti e posseduti da noi che siamo gli spettatori del teatro del nostro. …”.
Roberto Ferri e’ nato a Taranto nel 1978. Frequenta l’ultimo anno di corso dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2002 ha partecipato a diverse collettive e personali, da notare la sua partecipazione con l’Accademia delle Belle Arti di Roma all’evento “La notte Bianca” in gemellaggio con Parigi e Bruxelles.
Antonio Quero coetaneo di Roberto Ferri a cui oltre ad un comune percorso di formazione lo avvicina la visione anacronistica dell’espressione artistica declinata in un versante malinconico e crepuscolare. Antonio “…recupera pertanto il fascino delle tecniche tradizionali e si concede ad un mondo di centauri, angeli, dei ed altri essere figli dell’inesistente. Dunque l’immaginazione non conosce confini e all’interno di questa, l’arte fa accadere tutte le sue alchimie ed i suoi fiabeschi vagolamenti. …(Robertomaria Siena)”.
Antonio Quero e’ nato a Taranto nel 1978, attualmente iscritto al terzo anno dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, al corso di Scenografia del Prof. F.Zito e A. Mancini. Attivo in collettive in territorio romano nel 2003 partecipa alla mostra organizzata dall’Accademia delle Belle Arti di Roma in occasione dell’evento “la Notte Bianca” in gemellaggio con Parigi e Bruxelles.
DESIGNER
Anna Gili nata a Orvieto nel 1960 si e’ diplomata all'I.S.I.A. di Firenze nel 1984. Disegna pezzi unici o di piccola serie. Ha lavorato per Alessi, Metals, Play line, Slamp. Nel 1992 ha coordinato la mostra “nuovo bel design”. Collabora con l’atelier Mendini. Di particolare interesse il progetto del "vestito sonoro" presentato al P.A.C. di Milano, ai magazzini Seibu di Tokio e al Kunstmuseum di Dusseldorf. Presente in numerose mostre di design in Italia ed all'Estero in particolare : alla galleria Kaess Weiss di Stoccarda, al Museo Alchimya di Milano, all'Expo di Taejon in Corea, al Centre Pompidou a Parigi, al Louisiana Revy museum in Danimarca, all'Uversee-Museum a Brema. Del 1997 la personale alla galleria Artists' Space di New York. Nel 1999 le sue opere sono state presentate nel Moderna Museet a Stoccolma. Del 2000 la mostra "Essere Ben Essere" alla Triennale di Milano.
MKD group di Milano presenta DOLADO, una nuova linea di design, rigorosamente made in Italy, che propone un’originale combinazione di design e poesia, ispirandosi alla fantasia dei bambini. I disegni raccolti in workshop nelle scuole elementari hanno consentito all’MKD group di agevolare il progetto di design nel tentativo di azzerare le conoscenze acquisite, tipiche dell’eta’ adulta, e di giungere a forme che fanno dell’originalita’ il loro punto di forza.
L’unione di originalita’ e funzionalita’, l’adeguamento dell’approccio scultoreo alle esigenze della produzione industriale il cui risultato e’ DOLADO: oggetti che abitano lo spazio dell’uomo e si raccontano. DOLADO ha imparato dai bambini: dalla loro visione ludica e soggettiva del mondo ha creato oggetti semplici, minimali, oggetti che possano abitare lo spazio dell’uomo interagendo con lui.
Donatello Ferrara, designer DOLADO, ritenendo che l’armonia delle forme di un oggetto e’ data dalla proporzione tra lo spazio dell’oggetto e lo spazio dell’uomo, ha creato una collezione di oggetti di design che potessero abitare e non semplicemente arredare.
Tiziana Restanti designer, nata a Roma nel 1970 dove vive e lavora. Nella sua ricerca ha compiuto una personalissima rielaborazione del concetto di lampada, abbinando alla sua funzione di oggetto d'uso comune un forte carattere autoreferenziale per cui l'oggetto illumina se stesso. Le sue lampade, tutti pezzi unici, hanno forme particolari, vive, con qualche riferimento al mondo vegetale ed animale specialmente acquatico. Acqua e terra si mescolano ed e' forte nei suoi oggetti un'ascendenza etnica, una ricerca di radici. E' il richiamo alla natura, ai suoi colori, che troviamo anche nei materiali, migliaia di perline di legno dai colori caldi che si intrecciano disegnando totem e piantane dalle forme inaspettate.
Sabrina Venditti e’ nata a Sora nel 1969, architetto e designer, progetta abitazioni applicando particolare cura nella progettazione e negli allestimenti degli interni disegnando per i suoi clienti pezzi unici di design, firmando cosi’ ogni suo intervento con una cifra assolutamente personale. Espone per la prima volta un suo pezzo unico, una seduta/luce realizzata in lamiera tagliata al laser.
Massimiliano Mirabella Guardare da vicino la sua opera significa esplorare i recessi della sua anima. Passione, impeto, sofferenza, ossessione, umani vincoli contraddistinguono la sua poetica. Forsennata ricerca di un io alternativamente perduto e ritrovato nei legacci e nei volti nascosti. Anelito ad un simbolico ritorno nella placenta, nel liquido amniotico, dove ci si ripara da una realta’ troppo spesso aggressiva e intollerante. L’artista si rifugia nella sua arte usando tutti i mezzi che la sua ricerca riesce a trovare, sperimentando tecniche e avendo come parola d’ordine la mutazione e l’inarrestabilita’ espressiva. Metallo, gessetti, colori a olio, a carboncino, addirittura lucido da scarpe per sfumare forme create forsennatamente, con la passione di chi vive a pieno la sua dimensione di uomo e di artista. Un tema ricorrente e’ la distruzione, meglio se quella lavica, culturalmente affine alla sua condizione geografica e storica. Ferite aperte dalle quali puo’ fuoriuscire la vita caratterizzano le sue fotografie. L’essere umano nel suo ambiente naturale e i comportamenti che vengono scatenati sono un altro tema della sua fotografia. Si avvale spesso di autoritratti, perche’ e’ partendo da se stesso, dalla sua condizione, che intende trascendere all’oggettivazione di stati mentali e sensazioni. Ricerca intima che tende ad allargarsi per inglobare l’umano sentire e divenire.
Carmen Vicinanza
Massimiliano Mirabella nasce a Napoli nel 1970 consegue il diploma di Laurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, sezione pittura. Dal 1987 e’ presente con varie personali e collettive in Italia anche con gruppi quali “Todo Modo” e “VESUVIaria” con cui e’ stato presente a Roma nel novembre di quest’anno nella mostra/performance MERCE FRAGILE organizzata dall’Hermes Art Studios a Palazzo Valentini.
Giacomo Montanaro artista partenopeo la cui particolare ricerca presenta una serie di interventi con acidi su carta fotografica. Cresce la dimensione delle opere e l’impatto visivo diviene ancor piu’ impressionante. L’artista interviene ulteriormente con una serie di graffi che
esaltano la profondita’ delle sue figure. Peculiare la sua sperimentazione del colore. Montanaro riesce ad andare oltre la barriera delle tonalita’. Crea colori con nuove tecniche, con acidi sempre piu’ sofisticati e sempre piu’ nocivi. Estrapola tonalita’ da ossidriche situazioni che lo portano sempre piu’ in pericolosi aneliti di catarsi sensuale e intellettuale. L’ispirazione e’ sempre l’uomo inteso come individualita’ e per forza di cose sofferente rispetto alla realta’ che si trova ad affrontare. Figure stilizzate e risultanti palesemente dolorose allo stesso tempo che emanano tutta l’essenza di un’anima che incombe sotto il gravoso peso della sorte umana. La matrice e’ la decomposizione lavica dei corpi pompeiani che tanto ha influito sulla poetica del pittore. La tecnica e’ il frutto della sua personalissima ricerca sul colore che e’ passata attraverso la sperimentazione di varie sostanze non tradizionalmente impiegate per dipingere fino ad arrivare ai suoi ultimi bagni d’acido che trovano la tonalita’ finale dopo una lunga serie di abluzioni nell’acqua che a contrasto con le sostanze acide fa emergere delle tinte incredibilmente vive e irreali.
Carmen Vicinanza
Giacomo Montanaro nato a Torre del Greco (NA) nel 1970 si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Napoli sezione scultura col maestro Augusto Perez. E’ l’artista di spicco della galleria Il Ritrovo di Rob Shazar (nella bellissima S.Agata de’ Goti – Benevento).
Varie le mostre personali e collettive attraverso tutta la penisola. Di particolare rilievo la sua partecipazione nel 1999 alla Biennale di Venezia - Studio Due. Ultima sua presenza a Roma nel novembre di quest’anno nella mostra/performance MERCE FRAGILE organizzata dall’Hermes Art Studios a Palazzo Valentini.
Roxy in the box impegnata ecletticamente nella video-arte come nell’elaborazione dell’immagine, dell’installazione come della pittura ad acrilico offre un’immaginario poliedrico e ironico affidato ad un uso del colore di gusto neo-pop dal segno nitido e dalle campiture piatte. Diversamente da come oggi di preferisce procedere nell’uso delle tecnologie digitali, Roxy utilizza il computer come ausilio nella progettazione delle immagini, dapprima di atmosfera glamour, sulle quali interviene per virarne i colori e renderle fumettistiche e “plastificate”, per poi riportarle sulla tela in maniera assolutamente manuale, ad acrilico. La prime esperienze la vedono giocare sul doppio fronte della pittura correlata alla manipolazione dei prodotti di largo consumo, dalla “Nutella” ai detersivi in polvere, secondo la filosofia new-dada, opere nelle quali interviene sul pakacing creando ironiche allusioni ai dipinti alle quali li lega… . Con un intento satirico a sfondo sociale, ironizza cosi’ su ossessioni, abitudini, convenzioni, sentimenti, luoghi comuni quotidiani senza essere pedante, ma col solo fine di far riflettere, divertendo.
(Tratto da un testo di Giusy Caroppo)
Roxy in the box al secolo Rosaria Bosso e’ nata a Napoli, dove vive e lavora, nel 1967. Specializzata in Fashion Design presso l’Accademia della Moda di Napoli nel 1988 e in Affresco presso l’Istituto Edile di Bologna nel 1993 dal 1999 e’ stata presente in tutta Italia in diverse personali e collettive, da notare la sua partecipazione alla decima edizione di ARTISSIMA, 2003 a Torino e l’installazione GOOD MORNING nella Collettiva Delirio a cura di Giusy Caroppo, nel Castello Svevo di Trani.
./.
Roberto Ferri giovanissimo artista originario di Taranto ha caratterizzato la sua opera nel segno di una visione anacronistica che, afferma egli stesso, non puo’ essere per questo disgiunta da una scelta platealmente irrealista. Per il critico Robertomaria Siena “ …la sua fede e’, molto semplicemente, la religione pagana dell’Eros e della Bellezza. L’artista rivisita i miti greci o ne inventa di nuovi; tali “racconti” si servono di corpi (maschili e femminili) che esistono unicamente per esercitare su di noi l’arma (benefica e letale) della seduzione. Questa vive e si nutre di un espediente piu’ che collaudato nell’arte dell’occidente, il marchingegno di vere e proprie “messe in scena”, che vedono il reale trasfigurarsi, capovolgersi nell’irreale della bellezza e dell’eros raggiunti e posseduti da noi che siamo gli spettatori del teatro del nostro. …”.
Roberto Ferri e’ nato a Taranto nel 1978. Frequenta l’ultimo anno di corso dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2002 ha partecipato a diverse collettive e personali, da notare la sua partecipazione con l’Accademia delle Belle Arti di Roma all’evento “La notte Bianca” in gemellaggio con Parigi e Bruxelles.
Antonio Quero coetaneo di Roberto Ferri a cui oltre ad un comune percorso di formazione lo avvicina la visione anacronistica dell’espressione artistica declinata in un versante malinconico e crepuscolare. Antonio “…recupera pertanto il fascino delle tecniche tradizionali e si concede ad un mondo di centauri, angeli, dei ed altri essere figli dell’inesistente. Dunque l’immaginazione non conosce confini e all’interno di questa, l’arte fa accadere tutte le sue alchimie ed i suoi fiabeschi vagolamenti. …(Robertomaria Siena)”.
Antonio Quero e’ nato a Taranto nel 1978, attualmente iscritto al terzo anno dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, al corso di Scenografia del Prof. F.Zito e A. Mancini. Attivo in collettive in territorio romano nel 2003 partecipa alla mostra organizzata dall’Accademia delle Belle Arti di Roma in occasione dell’evento “la Notte Bianca” in gemellaggio con Parigi e Bruxelles.
DESIGNER
Anna Gili nata a Orvieto nel 1960 si e’ diplomata all'I.S.I.A. di Firenze nel 1984. Disegna pezzi unici o di piccola serie. Ha lavorato per Alessi, Metals, Play line, Slamp. Nel 1992 ha coordinato la mostra “nuovo bel design”. Collabora con l’atelier Mendini. Di particolare interesse il progetto del "vestito sonoro" presentato al P.A.C. di Milano, ai magazzini Seibu di Tokio e al Kunstmuseum di Dusseldorf. Presente in numerose mostre di design in Italia ed all'Estero in particolare : alla galleria Kaess Weiss di Stoccarda, al Museo Alchimya di Milano, all'Expo di Taejon in Corea, al Centre Pompidou a Parigi, al Louisiana Revy museum in Danimarca, all'Uversee-Museum a Brema. Del 1997 la personale alla galleria Artists' Space di New York. Nel 1999 le sue opere sono state presentate nel Moderna Museet a Stoccolma. Del 2000 la mostra "Essere Ben Essere" alla Triennale di Milano.
MKD group di Milano presenta DOLADO, una nuova linea di design, rigorosamente made in Italy, che propone un’originale combinazione di design e poesia, ispirandosi alla fantasia dei bambini. I disegni raccolti in workshop nelle scuole elementari hanno consentito all’MKD group di agevolare il progetto di design nel tentativo di azzerare le conoscenze acquisite, tipiche dell’eta’ adulta, e di giungere a forme che fanno dell’originalita’ il loro punto di forza.
L’unione di originalita’ e funzionalita’, l’adeguamento dell’approccio scultoreo alle esigenze della produzione industriale il cui risultato e’ DOLADO: oggetti che abitano lo spazio dell’uomo e si raccontano. DOLADO ha imparato dai bambini: dalla loro visione ludica e soggettiva del mondo ha creato oggetti semplici, minimali, oggetti che possano abitare lo spazio dell’uomo interagendo con lui.
Donatello Ferrara, designer DOLADO, ritenendo che l’armonia delle forme di un oggetto e’ data dalla proporzione tra lo spazio dell’oggetto e lo spazio dell’uomo, ha creato una collezione di oggetti di design che potessero abitare e non semplicemente arredare.
Tiziana Restanti designer, nata a Roma nel 1970 dove vive e lavora. Nella sua ricerca ha compiuto una personalissima rielaborazione del concetto di lampada, abbinando alla sua funzione di oggetto d'uso comune un forte carattere autoreferenziale per cui l'oggetto illumina se stesso. Le sue lampade, tutti pezzi unici, hanno forme particolari, vive, con qualche riferimento al mondo vegetale ed animale specialmente acquatico. Acqua e terra si mescolano ed e' forte nei suoi oggetti un'ascendenza etnica, una ricerca di radici. E' il richiamo alla natura, ai suoi colori, che troviamo anche nei materiali, migliaia di perline di legno dai colori caldi che si intrecciano disegnando totem e piantane dalle forme inaspettate.
Sabrina Venditti e’ nata a Sora nel 1969, architetto e designer, progetta abitazioni applicando particolare cura nella progettazione e negli allestimenti degli interni disegnando per i suoi clienti pezzi unici di design, firmando cosi’ ogni suo intervento con una cifra assolutamente personale. Espone per la prima volta un suo pezzo unico, una seduta/luce realizzata in lamiera tagliata al laser.
10
dicembre 2003
Apertura della galleria
Dal 10 al 27 dicembre 2003
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
STOP.SHOP
Roma, Via Laurina, 18, (Roma)
Roma, Via Laurina, 18, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 11.00 - 19.30 eccetto il lunedi
Vernissage
20 Dicembre 2003, ore 17