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Apertura festività
Alla Galleria Nazionale di Cosenza, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria guidata da Fabio De Chirico, sarà possibile ammirare anche in occasione delle imminenti festività natalizie i suoi tanti capolavori d’arte recentemente collocati in un nuovo e suggestivo percorso espositivo. Come precisa il Soprintendente De Chirico la Galleria Nazionale di Cosenza è l’unico museo (insieme al museo di Capodimonte e ai musei di Trieste) ad essere aperto per le festività natalizie e rappresenta quindi una occasione certamente affascinante per trascorrere le festività in maniera diversa.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
Galleria Nazionale di Cosenza
Cosenza, Palazzo Arnone – 25 dicembre 2008/1 gennaio 2009
Alla Galleria Nazionale di Cosenza, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria guidata da Fabio De Chirico, sarà possibile ammirare anche in occasione delle imminenti festività natalizie i suoi tanti capolavori d’arte recentemente collocati in un nuovo e suggestivo percorso espositivo. Come precisa il Soprintendente De Chirico la Galleria Nazionale di Cosenza è l'unico museo (insieme al museo di Capodimonte e ai musei di Trieste) ad essere aperto per le festività natalizie e rappresenta quindi una occasione certamente affascinante per trascorrere le festività in maniera diversa.
La raccolta, ordinata secondo un criterio cronologico e incrementata da recenti acquisizioni, documenta momenti significativi dell’arte italiana, dal Cinquecento al Novecento e, nello specifico, traccia un percorso delle vicende artistiche del territorio calabrese; regione questa da sempre terreno di confronti e scambi, che - al pari delle altre regioni meridionali - ha accolto ed elaborato influenze e istanze culturali legate al succedersi degli eventi storici.
Il percorso inizia con opere risalenti alla cultura rinascimentale e, tra queste, il bel dipinto del calabrese Marco Cardisco, raffigurante la Madonna in adorazione del Bambino, che viene esposto per la prima volta.
Il Seicento è ampiamente illustrato da un nucleo consistente di dipinti di Mattia Preti, oggi ulteriormente arricchito dall’acquisizione del dipinto Cristo crocifisso tra i santi Bruno e Francesco d’ Assisi, di straordinaria intensità.
Altra acquisizione di grande interesse per la Galleria risulta il San Francesco d’Assisi confortato dall’angelo di Francesco Cozza, artista di origine calabrese ma poco documentato nel territorio, il cui acquisto è stato particolarmente importante per la difficoltà di reperire altre sue opere nei circuiti consueti del collezionismo.
Ancora per il Seicento numerosi sono i dipinti dei maestri napoletani Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Francesco De Rosa, Giuseppe Recco, artisti che tanta influenza hanno esercitato per la definizione e gli esiti di gran parte del patrimonio pittorico calabrese.
Discorso a parte meritano il Pasce oves meas del genovese Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio e due tele, raffiguranti Lot e le figlie del campano Massimo Stanzione e Giacobbe e il suo gregge al truogolo del siciliano Pietro Novelli, opere tutte provenienti da collezioni private del territorio ed ora qui esposte per la prima volta. Esse documentano il costante arricchimento e il gusto aggiornato della committenza locale.
Il Settecento è illustrato da opere di Paolo De Matteis, Francesco De Mura, Stefano Liguoro, Sebastiano Conca, Corrado Giaquinto, artisti anche questi rintracciabili nelle chiese e nelle raccolte del territorio.
Il percorso si conclude con La prova dell’abito da sposa, eseguita dal crotonese Gaele Covelli, una delle presenze artistiche più interessanti, vissuto tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.
Di assoluta novità infine la struttura espositiva progettata per la Stauroteca, che attraverso un’evocazione simbolica, esalta la tecnica esecutiva e la straordinaria qualità artistica della singolare croce-reliquiario realizzata, nella metà del XII secolo, negli opifici normanni di Palermo ed esposta nella Galleria grazie ad un comodato con l’Arcidiocesi di Cosenza.
Galleria Nazionale di Cosenza
Cosenza, Palazzo Arnone – 25 dicembre 2008/1 gennaio 2009
Alla Galleria Nazionale di Cosenza, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria guidata da Fabio De Chirico, sarà possibile ammirare anche in occasione delle imminenti festività natalizie i suoi tanti capolavori d’arte recentemente collocati in un nuovo e suggestivo percorso espositivo. Come precisa il Soprintendente De Chirico la Galleria Nazionale di Cosenza è l'unico museo (insieme al museo di Capodimonte e ai musei di Trieste) ad essere aperto per le festività natalizie e rappresenta quindi una occasione certamente affascinante per trascorrere le festività in maniera diversa.
La raccolta, ordinata secondo un criterio cronologico e incrementata da recenti acquisizioni, documenta momenti significativi dell’arte italiana, dal Cinquecento al Novecento e, nello specifico, traccia un percorso delle vicende artistiche del territorio calabrese; regione questa da sempre terreno di confronti e scambi, che - al pari delle altre regioni meridionali - ha accolto ed elaborato influenze e istanze culturali legate al succedersi degli eventi storici.
Il percorso inizia con opere risalenti alla cultura rinascimentale e, tra queste, il bel dipinto del calabrese Marco Cardisco, raffigurante la Madonna in adorazione del Bambino, che viene esposto per la prima volta.
Il Seicento è ampiamente illustrato da un nucleo consistente di dipinti di Mattia Preti, oggi ulteriormente arricchito dall’acquisizione del dipinto Cristo crocifisso tra i santi Bruno e Francesco d’ Assisi, di straordinaria intensità.
Altra acquisizione di grande interesse per la Galleria risulta il San Francesco d’Assisi confortato dall’angelo di Francesco Cozza, artista di origine calabrese ma poco documentato nel territorio, il cui acquisto è stato particolarmente importante per la difficoltà di reperire altre sue opere nei circuiti consueti del collezionismo.
Ancora per il Seicento numerosi sono i dipinti dei maestri napoletani Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Francesco De Rosa, Giuseppe Recco, artisti che tanta influenza hanno esercitato per la definizione e gli esiti di gran parte del patrimonio pittorico calabrese.
Discorso a parte meritano il Pasce oves meas del genovese Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio e due tele, raffiguranti Lot e le figlie del campano Massimo Stanzione e Giacobbe e il suo gregge al truogolo del siciliano Pietro Novelli, opere tutte provenienti da collezioni private del territorio ed ora qui esposte per la prima volta. Esse documentano il costante arricchimento e il gusto aggiornato della committenza locale.
Il Settecento è illustrato da opere di Paolo De Matteis, Francesco De Mura, Stefano Liguoro, Sebastiano Conca, Corrado Giaquinto, artisti anche questi rintracciabili nelle chiese e nelle raccolte del territorio.
Il percorso si conclude con La prova dell’abito da sposa, eseguita dal crotonese Gaele Covelli, una delle presenze artistiche più interessanti, vissuto tra fine Ottocento e prima metà del Novecento.
Di assoluta novità infine la struttura espositiva progettata per la Stauroteca, che attraverso un’evocazione simbolica, esalta la tecnica esecutiva e la straordinaria qualità artistica della singolare croce-reliquiario realizzata, nella metà del XII secolo, negli opifici normanni di Palermo ed esposta nella Galleria grazie ad un comodato con l’Arcidiocesi di Cosenza.
25
dicembre 2008
Apertura festività
Dal 25 dicembre 2008 al primo gennaio 2009
presentazione
Location
GALLERIA NAZIONALE – PALAZZO ARNONE
Cosenza, Via Gian Vincenzo Gravina, (Cosenza)
Cosenza, Via Gian Vincenzo Gravina, (Cosenza)
Orario di apertura
Ore 10,00- 18,00 (chiusa lunedì)
Autore